Villacidrese ripescata, Marroccu: «Traguardo che arriva da lontano e nuovo punto di partenza»

C'è grande soddisfazione e felicità in casa della Villacidrese che, in virtù delle decisioni prese dal Comitato Regionale sul completamento dell'organico dell'Eccellenza, permette alla società mediocampidanese di raggiungere la serie A del calcio sardo. Si tratta del punto più alto toccato dal club dopo che, nell'estate del 2011, la società rinunciò ad iscriversi alla serie D. Una nuova avventura era ripartita dalla Terza categoria riconquistando la Promozione nel 2014-15, due anni dopo ci fu la retrocessione in Prima e in altri due anni la riconquista della categoria. Nelle ultime due stagioni contrassegnate dalla pandemia di Covid-19 l'intento della società era proprio il salto in Eccellenza, ora ottenuto con il ripescaggio. 

«È una vittoria di tutti - le parole del presidente Matteo Marrocu nel profilo ufficiale del club - siamo ripartiti dalla terza categoria con umiltà, intatta passione e l'entusiasmo che ci contraddistingue da sempre. Un gruppo di amici insieme agli instancabili, storici dirigenti, ha nuovamente scommesso su se stesso, sostenendo con tutte le forze questo nuovo progetto. Un traguardo che arriva da lontano, per il quale vanno ringraziati ogni singolo giocatore e membro di staff che in questi anni ha sudato per dedizione e passione verso la nostra maglia. Ringrazio i miei amici che, fuori e dentro il campo da gioco, hanno sempre dato tanto e che, alla chiamata di ripartenza, hanno risposto presente con l'entusiasmo di sempre. Il paese, Villacidro, ha bisogno e merita questa nuova vita societaria, lo storico accordo con il Villacidro Calcio nel 2018 ci ha portati ad unire le forze, rafforzando il progetto e creandone uno comune con il mio caro amico Nicola Saiu, presidente del Football Club Villacidro. Ora godiamoci questo traguardo con il sorriso e qualche lacrima, iniziamo a lavorare affinché questo non sia un punto di arrivo ma un nuovo punto di partenza di una storia che ci ha dato qualche dolore, ma senza dubbio grandi gioie!»