Salta al contenuto principale
Pierluigi Scotto, allenatore, Sorso
«La fine del Sorso? Grande ingiustizia, buttati via due anni»

Scotto fa le carte all'Eccellenza: «Nuorese, Carbonia e Atletico Uri per il primo posto, Arbus mina vagante, Ferrini e Ghilarza possibili sorprese»

È il grande assente di questo campionato di Eccellenza che sta per partire con rinnovato interesse da parte degli sportivi sardi. Pierluigi Scotto è senza squadra, vittima principe della scelta da parte di chi gestiva il Sorso di non iscrivere la squadra dopo aver sfiorato la serie D arrivando alle semifinali nazionali dei playoff dopo aver conteso il primo posto al Muravera. «Provo ancora una grande amarezza e una grande ingiustizia per me e la gente di Sorso - dice con schiettezza l'allenatore sassarese - Non mi sarei mai aspettato un epilogo del genere. Buttato via un grande lavoro sul campo di due anni che avrebbe dovuto coronarsi col terzo ma per vicende che non ancora capisco è saltato tutto». Ora è alla finestra: «Senza squadra nonostante abbia avuto due richieste importanti (Nuorese e Castiadas, ndr) poi non concretizzate per motivi "strani". Probabilmente rimango fuori dai giochi anche perché in molti pensavano che rimanessi a Sorso». Scotto conserva con orgoglio l'esperienza dei due anni a Sorso: «Parlano i campionati d'avanguardia fatti coi miei collaboratori e una squadra costruita completamente da zero nel primo anno ma capace di conquistare i playoff con 54 punti a pari merito con Torres, Atletico Uri e Stintino nonostante un girone di ritorno affrontato con 7 infortunati; nel secondo anno ci siamo migliorati di 14 punti arrivando ad un passo alla serie D e vincendo i playoff regionali contro la Nuorese. Tutto questo vedo, purtroppo, che non è contato niente».

 

Un turno di Coppa Italia e il mercato dei trasferimenti chiuso, che Eccellenza vedremo?

«La nostra serie A del calcio sardo la paragono sempre ad una serie D, ogni anno si trasforma e affascina. La vedo però un po' impoverita mancando un po' di giocatori importanti che componevano le squadre di Muravera, Sorso e per certi versi Nuorese. Nurchi, Nieddu, Vignati, Gutierrez, Lepore, Satta, Bruno, Floris sono giocatori che hanno sempre nobilitato l'Eccellenza. Pulina, Falchi, Cocco, Secchi e Ruggiu sarebbero protagonisti in ogni squadra»

Buttiamoci sui pronostici chi se la gioca la vittoria del campionato?

«Nuorese, Carbonia e Atletico Uri hanno allestito rose di spessore. La Nuorese è la squadra da battere per blasone e importanza della piazza, ha pescato principalmente da Castiadas e Sorso dal quale ha preso i centrali della miglior difesa dello scorso campionato, davanti con Cocco, Caboni e Ragatzu c'è fantasia, tecnica ed esperienza. Il Carbonia ha un asse centrale di prim'ordine con Boi, Pinna, Angheleddu, Demurtas, che stimo tanto, Cordeddu, Figos e Curreli,  conosco poco il collega Andrea Marongiu ma può giocare in diversi modi, un 4-4-2 che in fase offensiva si trasforma in 4-3-3 con Curreli che trova spazio a sinistra e Cordeddu che spinge a destra. Se ci crede non è indietro a nessuno. Saranno subito a confronto ma questa gara non arriva presto, è giusto che due squadre così importanti misurino le rispettive forze. A queste due può dare un gran fastidio l'Atletico Uri, ha cambiato l'attacco storico aprendo una nuova epoca. Davanti li ho visti meglio col modulo a due davanti, Scognamillo e Calaresu, e possono anche utilizzare Carboni trequartista; in ogni caso con Mereu, Piras, Luca Tedde è un centrocampo molto forte senza trascurare Sanna, da vedere quale sarà la coppia dei centrali di difesa definitiva avendo Puledda, Fadda e Cardone»

Dietro il terzetto chi può mettersi in luce?

«Credo molto nell'Arbus, può essere una mina vagante. Con Marco Piras c'è una stima reciproca, la squadra l'ha costruita facendo scelte giuste. Già così credo possa ambire ai playoff, alla rosa però manca ancora un qualcosina, specie in avanti. Poi, come ogni anno, c'è sempre da considerare la sorpresa. In questo senso la Ferrini può e deve fare un salto di qualità per la bontà della rosa. Fabio Argiolas è un attaccante di lusso, stimo molto Bonu, Usai, Podda, Matteo Argiolas, Cuccu, Piselli, sono giocatori che devono migliorare l'autostima, un lavoro che ha fatto bene Sebastiano Pinna entrando in corsa lo scorso anno. Lo stesso Ghilarza ha inserito in avanti un giocatore straordinario come Pusceddu che darà manforte a Ibba e Manca, poi c'è Fadda in porta, Pinna a centrocampo, Chergia e Atzei dietro, sembra a volte che si accontentino dopo aver messo in sicurezza la salvezza ma dovrebbero alzare l'asticella. Il Guspini ha l'allenatore Murru che si affaccia per la prima volta in Eccellenza ma ha giocatori interessanti nei giovani Floris, gemelli del 2000, poi c'è una mia vecchia conoscenza come Mattia Caddeo, un talento che può giocare su tutto il fronte d'attacco ma gli rimprovero di non aver raggiunto ancora il suo standard migliore; il centrocampista Matteo Pinna mi aveva impressionato inizialmente nella mia avventura al Castiadas poi è stato frenato dagli infortuni, senza dimenticare un gruppo esperto di giocatori come Toro, Ezeadi, Marci, Uccheddu e Damiano. Non hanno nascosto di voler fare un campionato importante. Invece, non so ancora dove poter collocare il Castiadas, che è un cantiere aperto; sono partiti in forte ritardo perdendo la possibilità di fare mercato in Sardegna dove c'è senz'altro materiale per costruire una grande squadra, perlomeno sono riusciti a tenere il capitano Carboni, un centrocampista d'eccezione»

Il resto del lotto si giocherà la salvezza 

«Con dei distinguo e specificando subito che non ci sono squadre già condannate alla retrocessione. Il Taloro arriverà sul centro classifica appena sotto i playoff per il carattere e la forza in casa che storicamente ha la squadra barbaricina. Marchi conosce il campionato e sa come affrontarlo con giocatori importanti per la categoria come Mele, Falchi, Littarru, Atzeni, Luca Pili. Il Monastir ha ben figurato l'anno scorso con Nicola Manunza che ha dimostrato di saperci fare all'esordio in panchina. Se ritrova il Fanni che ho visto nel suo ultimo anno di Eccellenza quando segnò 24 gol, si è senz'altro migliorata considerando anche l'arrivo di Alessio Congiu, un giocatore di sostanza che a me piace tanto a centrocampo. I '99 Ruggeri e Melis crescono in modo esponenziale, conosco bene Zanda, Porcu, Aramu, Falchi, se la gioca con tutti e possono alzare un po' l'asticella. L'Ossese ha mantenuto giocatori importanti come Cocco, Arca e Dettori e completato l'attacco con Chelo, in Eccellenza un attaccante di primo livello; in più c'è ha un parco giovani non male con il 2002 Nurra da seguire con attenzione. Cantara sta lavorando bene, la squadra è ben organizzata, può dar fastidio a tutti e raggiungere una salvezza tranquilla. Il Li Punti può segnare a tutti, davanti ha un quartetto di giocatori di qualità che ho allenato come Usai, Altea, Delogu e Delrio, sono curioso di vedere quanto equilibrio avrà dal centrocampo e la difesa con tutti giocatori, a parte Ravot e Cherchi, che sono una novità per l'Eccellenza. Il Bosa è sempre un avversario da affrontare con le pinze, li vedo come i baschi dell'Athletic Bilbao, cioè una squadra composta da giocatori con un forte attaccamento alla maglia, che fanno pesare nelle gare in casa. Il Porto Rotondo ha fatto una scelta mirata prendendo in prestito 4 giovani dalla Berretti dell'Olbia e inserendo due giocatori di rendimento come Tusacciu e Malesa all'interno di un gruppo che ha una sua identità, la missione di Marini è quella di salvarsi e lanciare i giovani tra i quali c'è Saggia, un 2000 tra i più forti in Sardegna. Il La Palma stava preparando il campionato di Promozione e, dopo la rinuncia del Sorso, ha dovuto correggere il tiro per l'Eccellenza presentando tante novità in squadra. Busanca è un grande allenatore che sta sperimentando la difesa a tre abbandonando il suo storico 4-4-2, una mossa che può avere un peso nella lotta-salvezza; la squadra ha comunque giocatori importanti e di esperienza come Recano, Bodano, Littera, Stocchino. La San Marco è quella più in ritardo di tutte nella campagna acquisti ma ha trovato un gran portiere come Carboni, un po' sfortunato negli ultimi anni; davanti ha tenuto un attaccante di spessore come Mancosu, dietro la coppia dei centrali Porcu-Mancusi è affidabile e sta inserendo qualche buon profilo come il '99 Puddu, che fece bene a Tortolì in serie D, e l'ex Selargius Callai. Deve completarsi e scoprirsi ancora»

Scotto nel frattempo fa da spettatore attivo 

«Ho visto gare di Coppa Italia e campionato sia in serie D che in Eccellenza. Nell'ultimo mese ho fatto un lavoro eccezionale col mio collaboratore Roberto Sai, abbiamo tutte le rose dell'Eccellenza e serie D, conosciamo ogni giocatore, chi ha la forfora e chi è riccio. Cerchiamo di tenerci aggiornati e di non farci sfuggire niente. Per chi vive di questo lavoro capisce anche che sta diventando sempre più difficile allenare, mancano alcune piazze importanti e le società cercano di spendere meno col tecnico, meglio ancora se poi è anche uno che porta "qualcosa" in dote»
 

In questo articolo
Campionato:
Stagione:
2019/2020
Tags:
1ª giornata