Con la Pro Vercelli senza lo squalificato Colman
Alghero provaci, la vetta e lo Spezia distano solo una vittoria
Vetta a portata di vittoria per l’Alghero, che distanziato di soli tre punti dallo Spezia di Fulvio D’Adderio, al secondo posto in coabitazione con il Sud Tirol, smessi i panni della novizia e cementata la sua presenza fra i professionisti con la messa in cassaforte dell’anticipata salvezza, pensa in grande (probabilmente) e comincia (seriamente) a puntare in alto.
La testa del girone A di Seconda Divisione è lontana una vittoria. Domenica scorsa a Rodengo Aresti e compagni hanno piazzato un colpo che vale “solo” un punto, ma in realtà pesa come un macigno nella definizione dei rapporti di forza e nella caccia alla continuità. Domenica prossima lo Spezia riceverà il Mezzocorona, tendenzialmente abbordabile cliente da centro classifica ma spigoloso da affrontare, mentre al “Mariotti” sarà di scena la Pro Vercelli, avversario da prendere con le pinze visti i suoi 35 punti benché decimato dal giudice sportivo che ha fermato per due turni Cristini e per un turno Ruffini, Grancitelli e Rolandone. L’Alghero, c’è da scommetterci, proverà a batterlo anche senza lo squalificato Colman.
Ninni Corda ha assemblato una macchina semi perfetta, fuoriserie costruita con oculatezza ed equilibrio, ripensata nel mercato invernale, capace di non perdere la testa pur avendo spesso provato l’ebbrezza da primato in classifica in questa stagione. I piedi sono rimasti sempre ben piantati a terra, i momenti di crisi superati con il lavoro sul campo ed ora, nel 2010 dai contorni quasi perfetti, i giallorossi raccolgono e si accorgono di essere coperti nei reparti, sereni nella mente e temuti dalle avversarie. Perché l’Alghero non ha nulla da perdere ma ha tutto da guadagnare, ha messo nel sacco punti di sostanza utili a passare l’inverno del calcio, ed ora che la primavera inizia, con energie ed organico rinvigoriti, difficilmente rinuncerà a vivere la sua stagione da cicala.
Nel gioco delle assenze e delle scelte, la certezza è che Corda si trova sempre più in piacevole difficoltà: ha alternative valide nei vari settori del campo, sa giostrarle ed utilizzarle, mettendole a profitto. Dal Bosco e Ghezzi, assieme a Cocco costituiscono un mix d’attacco da urlo. Cotza ha giocato la sua prima gara da titolare affianco a Sogus, ed ha raccolto consensi. Demartis e Molino, ancora una volta in campo dal primo minuto, sono cursori capaci di far male. La ruota gira, le giornate passano, ne restano nove prima di lasciar spazio a propaggini da post season ma in una stagione senza padroni chiunque, Alghero compreso, può aspirare a prendere il comando.