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FUTSAL: CONOSCIAMO LE REALTA' DEL FUTSAL REGIONALE

All'Atletico Olbia ora si scommette sul Futsal insieme al calcio a 11

Proseguiamo il nostro giro alla scoperta delle realtà del futsal isolano, ma in questo caso parliamo anche di calcio a 11 visti i progetti e le energie in campo.L’avventura dell’Atletico Olbia nasce nel 2010 per opera di Mario Bassi, attuale presidente, dopo una storia che si è intrecciata con l’Olbia.La società ha puntato fin dagli esordi sul settore giovanile del calcio a 11 partecipando a tutti i campionati federali, dai Piccoli Amici fino agli Allievi, alternando la partecipazione a livello provinciale e regionale. Quest’anno ci sono ben 300 iscritti con i dirigenti sono principalmente i genitori di ragazzi che giocano.

 

“Lo sport per me è una parte fondamentale – spiega Bassi, presidente, sportivo e titolo italiano di  judo nel 1972 – nella formazione della personalità di ogni ragazzo. Coordino continuamente il mio lavoro con le famiglie e con le scuole frequentate dai nostri ragazzi e più di una volta, facendo squadra, abbiamo recuperato situazioni piuttosto preoccupanti”

 

Nella Scuola Calcio ci bambini provenienti da 15 nazionalità diverse e la convivenza multietnica è una risorsa preziosa: “Abbiamo cinesi, indiani, brasiliani, cubani, marocchini, americani, tutto perchè crediamo nell’integrazione. Tra gli elementi discriminanti non abbiamo solo il colore della pelle o il credo religioso.  Diversi bambini che frequentano la nostra Scuola Calcio sono affetti dal patologie importanti o vengono da situazioni familiari con enormi problemi”.

 

Poi, quest’anno, è arrivata la scommessa del futsal, partita da qualche settimane con tante speranze e con lo stimolo di Gian Piero Pinna, responsabile del futsal del Nord Sardegna: “Ho già potuto apprezzare – spiega Bassi – dopo appena due settimane di attività il fermento che si è creato intorno al movimento. Ritengo che il prossimo anno i numeri saranno notevolmente superiori.  Affrontiamo questa nuova esperienza col giusto entusiasmo ma anche con la consapevolezza che per noi sarà una sorta di prima elementare. Un anno di studio e di applicazione per gettare le basi di qualcosa di più importante che forse verrà nei prossimi anni”.

 

Entriamo nella rosa della squadra di calcio a 5: i ragazzi vengono tutti dal calcio a 11 e pur essendo dotati di notevole qualità tecnica e atletica, pagano inevitabilmente lo scotto del noviziato: “Grandi giocate si alternano a grandi ingenuità, ma siamo preparati a tutto e sappiamo che quest’anno le delusioni saranno maggiori delle gioie. Avremo pazienza. le persone che seguono la squadra le ho mutuate giocoforza dal gruppo di coloro che già si occupano dei ragazzi dell’attività di base” spiega.

 

Non si può dimenticare un altro importante progetto, l’Accademia calcistica, la NAGC  nata nel 2010 sempre per opera di Mario Bassi e Antonello Masala, per moltiplicare le opportunità di formazione, aggiornamento e confronto con le realtà della penisola.

 

Dopo la prima affiliazione con la Samp è arrivata anche la Fiorentina e le trasferte sono aumentate.

 

“Da quest’anno abbiamo la possibilità di portare i nostri ragazzi a Roma (Roma e Lazio), Verona (Hellas e Chievo), e Napoli”.

 

Calcio e cultura vanno a braccetto: “Ogni nostra trasferta parte al mattino con i nostri bambini che affrontano i pari età della Società che ci ospita e al pomeriggio si va allo stadio per assistere alla gara di Serie A. Dopo la gara si fa visita ai monumenti più importanti e in serata ci si imbarca per rientrare nell’isola”.

 

I progetti non sono finiti: capitolo formazione: “Ci sono clinic di aggiornamento tecnico mensili riservati alle Società aderenti (una cinquantina nell’isola, 2000 nella penisola, ndr). Quest’anno la NAGC ha chiuso accordi con West Ham e Arsenal e lo scambio di esperienze si allargherà oltremanica. Da giugno 2015 ai paesi citati si aggiungerà la California” anticipa il presidente.

 

I rapporti con l’ammistrazione locale? “Considerata la cronica carenza di impianti, sono più che soddisfacenti”.

 

L’articolo non racconta tutto il mondo dell’Atletico Olbia. Vi rimandiamo ai loro contatti per curiosare sulle loro attività. Si delinea però un mondo assolutamente interessante di giovani e progetti, che coinvolge tanti appassionati della città e dei dintorni. Speriamo che il primo anno di calcio a 5 sia anche l’occasione per pensare, magari, a una scuola di futsal. Chissà, un altro progetto che potrebbe sviluppare la disciplina del pallone numero 4 anche nel nord, a partire dai più giovani.

 

 

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In questo articolo
Stagione:
2014/2015
Tags:
Serie D
Atletico Olbia