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Allenatori senza il patentino, l'Aiac ha denunciato Tavecchio
Angelo Agus: «Sarà battaglia se passa la modifica»

Allenatori senza il patentino, l'Aiac ha denunciato Tavecchio

L’Aiac (Associazione Italiana Allenatori Calcio) ha presentato una denuncia alla Procura Federale nei confronti della Lega Nazionale Dilettanti e ha fatto richiesta di un parere di legittimità alla Corte di Giustizia Federale in merito alla decisione del presidente Tavecchio di rendere non obbligatorio il tesseramento di tecnici abilitati in Prima, Seconda Categoria e Juniores.

La protesta di Renzo Ulivieri - Il presidente dell’Aiac, Renzo Ulivieri, motiva così la scelta della sua associazione: «Trovo intollerabile che un vice presidente vicario della Federazione, nonché membro della Commissione UEFA per il calcio giovanile dilettantistico, violi apertamente norme statutarie così rilevanti senza una definitiva opposizione della Istituzione. Non gli sono bastate le lettere di contrasto dei Presidenti del Settore Tecnico, Baggio e di quello di quello giovanile e scolastico, Rivera. Neanche il parere del Presidente Abete né la diffida dell’AIAC, né il mio gesto sotto la Federazione. Ha risposto che proverà a cambiare le Norme in Consiglio Federale. Un’operazione di questo genere potrebbe produrre un risultato con un solo nome: “Norme ad Tavecchium”, come nella peggiore similitudine con la politica di questi tempi bui. Il tutto nasce, è bene ribadirlo, da una ritorsione nei nostri confronti (contrari a cambiare natura organizzativa al calcio femminile), candidamente ammessa da due consiglieri federali della LND. Tavecchio è un uomo potente, anzi potentissimo, è normale che adoperi la forza. A noi che abbiamo solo il 10% di rappresentanza in Consiglio Federale, non rimane altro che rimanere aggrappati alle norme statutarie. La scelta di attivare Procura Federale e Corte di Giustizia Federale mi dicono comporti tempi lunghi. Eppure ho provato a immaginare quelli necessari a dirimere la questione: 5 minuti per leggere gli articoli dello Statuto, 5 minuti per leggere i provvedimenti presi da Tavecchio, 5 minuti per leggere il parere del Presidente Federale. Totale: basterebbe l’intervallo di una partita per chiudere la questione. E che questa sia una partita chiave, non solo per il futuro degli allenatori, ma per tutto il movimento calcistico e per la Federazione, mi pare ora sia davvero chiaro a tutti».

 

Angelo Agus pronto a dar battaglia - Il reggente dell'Assoallenatori della Sardegna, Angelo Agus: «Purtroppo la Procura Federale ha tempi lunghi mentre Tavecchio ha i numeri per far passare la modifica del regolamento in Consiglio Federale, immagino trovi l'accordo con le varie Leghe, poi bisogna vedere se i consiglieri voteranno per far passare la norma-Tavecchio. Siamo pronti a dar battaglia su tutti i fronti. In ogni caso il nostro 10% alla fine conterà parecchio perché, se unito alla componente Aia (arbitri, ndr) e Aic (calciatori, ndr), in tutto facciamo un terzo in sede assembleare che ricordo necessita del 76% per ottenere maggioranze qualificate». Ad ogni modo Agus vede la politica federale andare in controtendenza: «Non si capisce perché togliere l'obbligatorietà del patentino in Prima, Seconda categoria e Juniores quando si è dato maggior importanza al ruolo di allenatore rendendo obbligatorio l'abilitazione ai tecnici dei Pulcini e Piccoli Amici a partire dal 2012/13. Ci sono altri motivi di natura politica e che non si parli, invece, di agevolazioni economiche per le società dilettantistiche perché abbiamo decurtato del 25% i massimali per i compensi ai tecnici e lo stesso presidente della Figc sarda Andrea Del Pin, parlando del caso Sardegna, ha dichiarato che non c'è stata nessuna società dilettantistica fallita».

In questo articolo
Argomenti:
Stagione:
2011/2012
Tags:
Sardegna
Angelo Agus