Il difensore: Cattivi e decisi? Il nostro marchio
Arriva il Castiadas, l'Olbia entra in campo, l'ex Peana: «Finalmente si gioca, siamo carichi e vogliamo vincere»
Curiosità tanta, voglia di giocare di più. In serie D mette piede in campo l'Olbia, involontariamente finora nascostasi visto che ha saltato l'impegno di Coppa Italia, slittata a fine settembre, e la prima di campionato col rinvio della sfida con la Torres. Domenica al Nespoli i bianchi di Oberdan Biagioni faranno l'esordio di campionato contro il Castiadas, ripescato ad inizio agosto e di ritorno dopo 5 stagione in Lega Nazionale Dilettanti. Tra i galluresi, il difensore centrale Andrea Peana figura come unico ex dell'inedito match e scalpita insieme con i suoi compagni per giocare la prima gara della stagione: «Finalmente scendiamo in campo, siamo dal 27 luglio in preparazione, senza aver giocato una gara ufficiale. In Sardegna abbiamo fatto una sola amichevole, col Calangianus, e tre in ritiro ad Arona. Dopo un mese e mezzo avremo il piacere di giocare per i tre punti, eravamo già prontissimi e carichi per affrontare un grande derby con la Torres. Ci siamo comunque allenati con mille motivazioni, sapendo che con l'handicap del -1 in classifica bisogna fare subito tre punti. Siamo carichi e a mille, il mister in questo è bravo perché ci tiene sempre pronti. Domenica gli altri giocavano e noi ci siamo allenati, lui è bravo in tutto, cura ogni minimo particolare, la sua cura che abbiamo recepito nel girone di ritorno speriamo ora abbia effetti dall'inizio del campionato»
Dell'Olbia c'è un'immagine folgorante della gara contro il Cagliari, siete rimasti a quei livelli?
«Certo che sì, stiamo lavorando per fare quello che ci è riuscito col Cagliari, andando a prendere gli avversari a partire dal loro portiere. Lo stile di gioco sarà così in ogni partita, in casa e trasferta, ci proveremo sempre se poi sono bravi gli avversari stringeremo loro la mano, ma se la dovranno sudare come d'altronde faremo noi perché questa è una serie D competitiva con squadre come Grosseto, Albalonga e la stessa Torres attrezzate e con giocatori di categoria superiore»
Avete una rosa ampia e collaudata, forse manca il '97 che nell'amichevole coi rossoblù non c'era dal 1'
«La gara era stata impostata per mettere il portiere Mazzoleni, che è del '97, ma si è infortunato. Riccardo è bravo, era il terzo portiere al Latina, l'ha portato il mister che lo conosce bene avendolo avuto nella scuola calcio a Roma. Ha giocato Van der Want, del 95, e c'è pure Deiana del 98, tre fuoriquota in porta è una scelta coraggiosa fatta dalla società e dal tecnico che però ha la possibilità di mettere un "senior" in più in mezzo al campo. Poi del '97 abbiamo Murgia e i '98 Vispo e Riehle che provengono dal settore giovanile. Tutti stanno crescendo bene»
È difficile dire dove arriverà l'Olbia, ma cosa vi caratterizzerà in questo campionato?
«Sicuramente il fatto che non molleremo mai, ciò che ci ha contraddistinto lo scorso anno dalla seconda di ritorno, quell'arma che all'andata non avevamo. Ci metteremo tanta cattiveria agonistica e un gran possesso palla, ciò che vuole Biagioni che è un tipo sanguigno capace di fare un cambio se non vede che in campo non ci mettiamo la gamba. L'obiettivo è fare ciò che ci riusciva bene lo scorso anno, lo zoccolo duro è rimasto e siamo avvantaggiati perché sappiamo cio che vuole il mister»
Il Castiadas, ultima ripescata, bene all'esordio col Muravera: che insidie si nascondono contro la matricola?
«Non sarà semplice perché è un derby e noi la stagione scorsa ne abbiamo vinto solo uno contro le 4 cugine, quello della prima giornata col Selargius se non consideriamo il playoff col Budoni. Ora vedremo di non far diventare un problema il derby anche quest'anno, queste sono partite a sé, è vero, ma cercheremo di dare molto di più e col -1 i tre punti per noi sono obbligatori. Partiremo per vincere»
Questa pressione accompagna le squadre che vogliono vincere il campionato, anche se voi vi siete abituati dallo scorso campionato marciando nel ritorno al pari della Lupa Castelli
«La mentalità in ogni partita era quella di vincere e basta, mentre nelle gare precedenti lo si diceva ma dovevamo ancora convincerci. L'impostazione sarà questa sin da subito, speriamo di metterla in pratica col Castiadas. Conosco qualche giocatore dei sarrabesi, saranno carichi e motivati, gli auguro di fare un bel campionato, Castiadas è un'oasi felice»
Da ex, che ricordi hai di quella mezza stagione giocata nel 2010 in serie D?
«La società ora è nuova e sono cambiati quasi tutti, a parte l'allenatore Piccarreta e Bruno, ottimo fuoriquota all'epoca, col quale dividevo la casa. Castiadas la vedevo lontanissima dala mia Alghero, ma mi sono trovato bene con compagni di squadra come Mirko Onano, Stocchi, Dessena, che reputo essere un grande giocatore meritevole di categorie superiori alla serie D. Ora, a parte Porcu, non conosco tanto bene gli altri»
All'andata avevate chiuso a 11 punti ma non eravate così male come faceva intendere la classifica
«In effetti c'erano giocatori di livello ed eravamo una buona squadra. Non so cosa sia accaduto, se fosse o no un problema dei giocatori o dell'allenatore, ci siamo chiesti spesso questa cosa senza poter dare una risposta. A volte ci sono annate che partono male, io andai via a dicembre però nel ritorno vidi che tentarono una rimonta, fui dispiaciuto per la retrocessione»
Andrea Piccarreta, 5 anni dopo, ci riprova senza mettersi le scarpette
«È un buon allenatore, con più esperienza rispetto alla prima avventura e motivato dal cancellare quella retrocessione. Ricordo che era molto scaramantico, ha le sue idee di gioco, gli piace la tattica, è un combattente e mi aspetto un Castiadas preparato»
Quando dice "Con l'Olbia partiamo già sconfitti" gioca a nascondersi?
«Certo che sì, quando l'ha detto avrà nel contempo toccato ferro. Giocherà per fare punti e staremo attenti proprio per quello, sarà una bella partita, finalmente saremo in campo e abbiamo voglia di giocare. Faremo di tutto per partire con una vittoria»