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Arzachena capolista, contro il Grosseto le solite armi: compattezza, carattere e il Biagio Pirina
Brack & soci: «Contenti del 1° posto ma sereni»

Arzachena capolista, contro il Grosseto le solite armi: compattezza, carattere e il Biagio Pirina

Compatta, granitica, massiccia. Si sprecano gli aggettivi per definire la solidità dell'Arzachena capolista a sorpresa del girone G di serie D. Una precisa identità che rispecchia il carattere del suo tecnico Mauro Giorico che, se nelle categorie inferiori ha potuto divertire i tifosi di Torres e Olbia a suon di gol e vittorie, in serie D e alla guida di un gruppo che deve raggiungere al più presto il traguardo salvezza badando principalmente alla concretezza e all'ottenimento del risultato senza tanti fronzoli. La squadra in campo è come un serpente velenoso, che ti aspetta e poi contrattacca, che va a segno e ti inietta la sostanza mortifera, si stringe compatta a difesa del risultato e annulla ogni tentativo degli avversari di rimediare. Su 13 gol fatti, tutti ben distribuiti nell'arco dei 90' (vedi statistica), 5 sono su rigore (tutti di Branicki), 1 su punizione (Manzini), 2 sugli sviluppi di un calcio d'angolo (Boi e Castaldi) e 5 su azione (3 di Sanna e 2 di Oggiano).

 

Koen Brack con Federico Boi e Marco RuzittuIl punto di forza è la difesa, con il quintetto base formato da Ruzittu in porta dietro la linea formata da Petrone, Brack, Boi e Dedola, cui va aggiunta la copertura puntuale e sostanziosa che danno Bonacquisti e Manzini con La Rosa che ha fatto il difensore in assenza di Boi, il centrocampista in assenza di Manzini e l'appoggio a Branicki in assenza di Sanna. A Lanusei, negli ultimi 20' nei quali si è anche visto il rientro di un elemento prezioso come Rossi, è stata esaltata la compattezza difensiva, la voglia di portare a casa il risultato e la coesione di gruppo. Pregi che verranno riproposti nel big-match contro il Grosseto, una delle corazzate del girone che punta alla vittoria finale e che è alla conquista della vetta. L'Arzachena si presenta, però, con un bottino di 20 punti in 9 gare (media di 2,2 a partita), al Biagio Pirina ha ottenuto 4 vittorie su 4, con vittime illustri quali Ostiamare, Torres e Nuorese; avere anche lo scalpo dei toscani di Giacomarro, reduci dal pareggio contro la Viterbese, sarà difficilissimo così come non sarà facile per gli avversari far gol a Koen Brack e compagni. L'olandese, già nel dopogara del match vinto a Lanusei, ha commentato così il primato conquistato: «Siamo contentissimi e ci godiamo il momento, consci che il nostro obiettivo è la salvezza. Lavoriamo tanto durante la settimana ma lo facciamo con leggerezza e divertimento, questo fa sì che rendiamo al meglio anche la domenica». Per il 34enne difensore arrivato in italia nel 2009 all'Atessa Val di Sangro alla base delle vittorie smeraldine e del primo posto in gradatoria «c'è la duttilità di molti giocatori. La Rosa è uno che dove lo metti fa sempre benissimo, Rossi ha giocato solo uno spicchio di gara ma ha dato un contributo determinante in difesa, non è ancora al top ma lo sarà presto». Il toscano Fabio Rossi, alla quinta stagione di fila in biancoverde, la sesta in totale contando anche l'esperienza del 2008/09, conferma: «Ho iniziato in ritardo la preparazione ma ora sto crescendo di condizione e darò il mio contributo». Luca La Rosa è tornato con gli smeraldini dopo 5 campionati (3 all'Olbia e 2 al San Teodoro): «Vivo ad Arzachena e rigioco in serie D, sto bene, ho quasi sempre giocato titolare e siamo contenti del primo posto ma non voliamo alti perché in questo campionato non c'è una gara dove puoi rifiatare un attimo. Siamo pronti ad affrontare il Grosseto con lo stesso spirito messo in campo in queste 9 giornate».

In questo articolo
Allenatori:
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Stagione:
2015/2016
Tags:
Sardegna
9 Andata
Girone G