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Arzachena, speranze playoff ridotte al lumicino, Giorico: «Volevamo il 5° posto ma resta un ottimo campionato»
Il tecnico: «Fatto il massimo per battere l'Olbia»

Arzachena, speranze playoff ridotte al lumicino, Giorico: «Volevamo il 5° posto ma resta un ottimo campionato»

Aveva un solo obiettivo: vincere. Perché battendo l'Olbia nel derby non solo avrebbe avvicinato i bianchi in classifica ma si sarebbe portato ad un punto da un terzetto (la stessa Olbia, San Cesareo e Budoni) che occupa i tre posti disponibili per i playoff (il quarto è inarrivabile ed è in mano alla Viterbese). Ma l'Arzachena ha ben poco di che rimproverarsi per la gara di domenica al Biagio Pirina, né tantomeno del proprio campionato condotto sempre nelle posizioni medio-alte della classifica. Lo 0-0 in casa è stata una mancata vittoria così come una mancata sconfitta perché alcune occasioni create dalle due squadre sono state sciupate per poco o i portieri si sono esaltati, specie quello smeraldino Ruzittu sul colpo di testa dell'ex Mastinu a 6' dal termine.

 

Mauro Giorico, una grande stagione alla guida dell'ArzachenaIl tecnico dei biancoverdi Mauro Giorico analizza così il pareggio con l'Olbia: «Abbiamo provato nel primo tempo a non farli giocare, specialmente in mezzo al campo; siamo stati bravi e abbiamo rischiato poco avendo due o tre possibilità per passare in vantaggio. Questo non è bastato, il caldo e tante altre componenti hanno fatto sì che nessuna delle due squadre prevalesse, però ce l'abbiamo messa tutta perché volevamo vincere per coltivare ancora il sogno playoff. Non ci siamo riusciti, peccato, era una gara che con un episodio a favore te la porti a casa, così come se nel finale avessimo subito gol l'avremmo certamente persa. Sono in ogni caso soddisfatto dall'impegno profuso da tutti i giocatori, sotto un sole cocente non hanno lesinato energie e hanno dato tutto fino all'ultimo secondo cercando di portare a casa la vittoria». Gara equilibrata, con prevalenza delle occasioni da parte dell'Olbia specie nella ripresa. L'Arzachena ha provato a trovare fino all'ultimo il gol-vittoria, anche utilizzando nell'ultimo quarto d'ora quattro giocatori offensivi come Fideli e Spano in fascia e Cicino affiancato a Branicki. «Ci abbiamo provato anche con le sostituzioni - dice Giorico - bastava che il tiro di Branicki fosse stato dieci centimetri più basso e la palla sarebbe entrata all'incrocio dei pali. Gli episodi, si sa, possono cambiare le partite e anche l'Olbia può recriminare per il colpo di testa di Mastinu parato ottimamente da Ruzittu. Dalla panchina si voleva la vittoria e devo dire bravo ai ragazzi che hanno dato il massimo per superare l'avversario».

 

L'Arzachena non è ancora fuori del tutto dai giochi playoff ma le speranze sono ridotte al minimo perché nell'ultima giornata, oltre ad andare a vincere a Fondi, dovrebbe sperare nella sconfitta del San Cesareo in casa col Cynthia (in caso di arrivo a pari punti gli smeraldini sono in parità negli scontri diretti con la squadra di Perrotti ma in vantaggio nella differenza reti generale) e nella non vittoria dell'Ostiamare con il già salvo Astrea (così i viola non potrebbero raggiungere quota 54). Bonacquisti e compagni sarebbero, tra l'altro, fuori dai giochi in caso di arrivo a quota 54 di tre squadre, cioè comprendendo anche la sconfitta del Budoni a Palestrina oltre quella del San Cesareo, perché nella classifica avulsa i biancoverdi sarebbero ultimi con 3 punti, i cugini galluresi ne avrebbero 5 e il San Cesareo 6. «Ancora c'è un lumicino di speranza per entrare nei playoff - osserva Giorico - perché la matematica non ci condanna del tutto. Andremo a Fondi per cercare di vincere ed avere a nostro favore qualche risultato negativo in altri campi, solo così potremmo centrare l'obiettivo ma se così non fosse sarebbe per noi ugualmente un ottimo campionato». Su chi attribuire il merito di una classifica che, male che vada, non sarà peggiore del settimo posto, il tecnico algherese non ha dubbi: «Per ottenere certi risultati ci vogliono sempre tre componenti importanti: una società seria e competente, uno staff tecnico valido e dei giocatori che diano tutto quanto in campo. Noi non abbiamo una squadra di fuoriclasse e l'impegno massimo deve portare a nascondere quelle carenze che ci sono in organico. Quando abbiamo giocato con tutti gli effettivi, e i 14 che hanno preso parte alla gara hanno dato tutto, difficilmente abbiamo perso le partite. L'Arzachena anche fuori casa si è sempre fatta valere, siamo stati sconfitti solo due volte lontano dal Biagio Pirina, meritando anche qualcosa in più di quello raccolto. Probabilmente non riusciremo a raggiungere l'obiettivo dei playoff ma, comunque sia, il nostro campionato è stato ottimo».

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2014/2015
Tags:
Sardegna
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