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Biglietti scontati Alitalia non per gli sportivi sardi, il governo si impegna ad avviare un confronto tra compagnia e Regione ma la stagione volge al termine
Con la tariffa Sport Light si spenderebbe la metà

Biglietti scontati Alitalia non per gli sportivi sardi, il governo si impegna ad avviare un confronto tra compagnia e Regione ma la stagione volge al termine

La stagione volge al termine e il ministro delle Infrastrutture e dei Trasporti, Graziano Delrio, si impegna a risolvere il problema di disparità di trattamento che la compagnia aerea Alitalia riserva alle società sportive sarde che partecipano ai campionati nazionale rispetto ai quelle del "continente" cui hanno accesso a tariffe più basse di quelle applicate in regime di continuità territoriale. Rispondendo a una interrogazione rivoltagli durante una seduta alla Camera dal deputato del Centro Democratico Roberto Capelli riguardanti le tariffe dei voli Alitalia verso la Sardegna per gli iscritti alle federazioni sportive, il ministro Delrio ha sostenuto che il Governo si è attivato per fare in modo che la compagnia aerea "si renda disponibile ad avviare, sin da subito, un confronto immediato con la Regione Sardegna e le società sportive interessate, al fine di armonizzare i regimi tariffari e provvedere a risolvere il problema, in quanto una tariffa prevede il trasporto del bagaglio al seguito e di bagaglio in stiva come agevolazione e l'altra no. Secondo Alitalia bisogna provvedere alla revisione dei bandi vigenti e introdurre una nuova flessibilità tariffaria e flessibilità della gestione della capacità con dei meccanismi che tengano in adeguata considerazione gli eventuali nuovi livelli tariffari offerti". L'auspicabile confronto promosso dal governo si terrebbe comunque a stagione sportiva quasi ultimata, perciò l'eventuale armonizzazione delle tariffe potrebbe portare le società sarde a trarre benefici solo per la prossima.  

 

I club sardi spendono il doppio con la continuità territorialeIl problema della disparità tariffaria sorse verso la fine dello scorso anno quando fu applicato l'accordo tra Coni e Alitalia, datato aprile 2015 e valido da dicembre 2015 fino a giugno 2016, in base al quale la compagnia aerea riserva alle società sportive italiane la possibilità di usufruire della tariffa Sport Light che farebbe scendere il costo dei singoli biglietti riservati agli iscritti delle Federazioni a 79 euro per un volo di andata e ritorno (tale tariffa prevede che il gruppo di viaggiatori sia costituito da almeno persone che viaggino insieme con il medesimo itinerario a/r da svolgere nell’arco temporale tra il giorno precedente e quello successivo la gara), quasi la metà in meno rispetto a quello che pagano le società sportive sarde in regime di continuità territoriale (140-150 euro verso Roma e Milano). Cioè accade che per le 11 società di calcio a 11 sarde - 8 maschili di serie D (Arzachena, Budoni, Castiadas, Lanusei, Muravera, Nuorese, Olbia e Torres) e 3 femminili (Atletico Oristano, Caprera e Villacidro) - e le 8 di calcio a 5 sarde - 4 maschili (Cagliari C5, Elmas, Leonardo e Ossi) e 4 femminili (Futsal Cagliari, Elmas, Jasnagora e Sinnai), le quali già partono svantaggiate per il problema geografico che porta ad un aggravio economico in ogni weekend per poter partecipare alle gare in trasferta, non possono accedere a questa agevolazione tariffaria in quanto, ha sempre dichiarato la compagnia del presidente Montezemolo, "il contratto di servizio in essere tra Alitalia e regione Sardegna per garantire la continuità territoriale dell’Isola già prevede tariffa (onerata) agevolata stabilita dal bando e valida per tutti i passeggeri, sardi e non, dei voli da Cagliari o Alghero per Roma Fiumicino e quelli da Cagliari o Alghero per Milano Linate e ritorno. Alitalia rispetta totalmente le disposizioni del bando compatibili con l’esigenza di sostenibilità economica delle rotte stesse, requisito fondamentale per qualsiasi società privata chiamata ad agire secondo logiche di mercato”.

 

Il deputato Roberto Capelli ha fatto notare ciò che nei mesi scorsi è stata fonte di grande protesta da parte dei presidenti delle società di calcio isolane, e anche del presidente della Figc sarda Andrea Delpin, e cioè che la condizione di svantaggio dei club atleti sardi rispetto alle omologhe società che partecipano ad un campionato nazionale si trasforma in una vera e propria discriminazione in quanto "le tariffe scontate in regime di continuità territoriale sono riservate ai "cittadini sardi e non" allora anche le società che non risiedono in Sardegna non dovrebbero poter accedere di conseguenza alle agevolazioni della taritta Sport Light. Nell'allegato tecnico della continuità territoriale per la Sardegna, che è a totale carico del bilancio regionale se non un ultimo intevento nella legge di stabilità di 30 milioni, è stabilito che non possono essere stabilite tariffe o condizioni di sovrapprezzo, cioè tariffe superiori ma non esclude quelle inferiori. Non vorrei che la continuità territoriale sia una negazione di un diritto valido per tutti gli altri cittadini italiani".

In questo articolo
Campionato:
Stagione:
2015/2016
Tags:
Sardegna