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Boi sprona il Carloforte: «Bene con le grandi ma per salvarci bisogna vincere gli scontri diretti»
Il tecnico imbattuto con Pula, P.Corallo e Quartu

Boi sprona il Carloforte: «Bene con le grandi ma per salvarci bisogna vincere gli scontri diretti»

Che l’impresa fosse ardua già lo sapeva quando ha assunto la guida del Carloforte ma Gianluca Boi non ha per niente intenzione di rassegnarsi ai playout. «Non ho idea di quanti punti ci vogliano per la salvezza diretta – dice il tecnico dei tabarchini, quart’ultimi con 19 punti – non ho fatto tabelle, il nostro obiettivo è cercare di lasciarci alle spalle almeno cinque squadre, cosa non semplicissima». Da sei  partite in panchina nell’Isola di San Pietro, il ruolino di marcia non è certo quello auspicato: con sei punti conquistati, il terz’ultimo posto che porta dritti dritti in Prima categoria è stato distanziato di 2 punti (Capoterra) ma la sest’ultima piazza (occupata dall’Arbus) si è allontanata di altre 4 lunghezze (da -3 a -7). Il calendario non ha dato certo una mano dopo l’esordio vincente nello scontro diretto contro il Capoterra, perché metà delle gare sono state giocate contro le tre squadre che stanno dominando il campionato. «Abbiamo fermato Pula, Porto Corallo e Quartu 2000 – ricorda Boi, subentrato a Tony Poma alla 17esima giornata – ma abbiamo perso male gli scontri diretti con Villasimius e Arbus, gare che mettono in palio punti doppi».

 

Mister, domenica a Quartu avete ottenuto un buon pareggio sfiorando addirittura il colpaccio nel finale, c’è più rammarico per l’occasione persa o più contentezza per aver fermato anche la terza grande del torneo?

«Prima dell’inizio della partita, soprattutto venendo da due sconfitte consecutive, il punto l’avremmo sottoscritto poi vedendo il corso della partita e avendo soprattutto noi due occasioni nitide davanti al portiere c’è un po’ di rammarico, però penso che alla fine il risultato di pareggio sia giusto»

Ma Gianluca Boi, che è stato uno dei grandi bomber sardi, come giudica le due occasioni sciupate dal suo attaccante Pinna, di cui una a porta vuota?

«Francesco va solo elogiato perché ha fatto un grande lavoro di sacrificio. Oltre ad aver costruito le due occasioni alla fine della partita, ha sempre protetto bene la palla facendo salire la squadra, quindi ci sta quell’errore lì e non mi sento di rimproverarlo proprio per niente»

In attacco poi ha esordito l’argentino Juan Insaurralde, lo scorso anno nella Dorgalese

«È un grande acquisto, è quel tipo d’attaccante che a noi mancava oltre al fatto che la rosa è ristretta e in questo periodo siamo andati in affanno»

Come si può spiegare di un Carloforte imbattuto con le tre grandi del campionato?

«Quando giochi contro le squadre di alta classifica, che cercano di imporre il proprio gioco, abbiamo più spazi e più possibilità di giocare la palla, però a noi interessa fare risultato anche con le nostre dirette concorrenti adesso non vorrei che, come è successo dopo i pareggi con Pula e Porto Corallo, ci sia nuovamente un calo mentale perché noi siamo una squadra che se tiene la concentrazione al massimo per 90’ possiamo fare risultato dappertutto altrimenti andiamo a perdere con Villasimius e Arbus»

Avendo incontrato nel giro di un mese Pula, Porto Corallo e Quartu 2000, mister Boi è la persona più indicata per analizzare la lotta al vertice

«Non so se il Quartu fosse nervoso perché reduce da una sconfitta, io dico che quando riesco a schierare tutti e quattro i miei difensori non è facile superarci. Contro il Pula abbiamo fatto una grossissima partita in un momento, tra l’altro, non molto positivo per loro. La squadra che mi ha impressionato più di tutte, però, è il Porto Corallo, quella che ci ha fatto soffrire maggiormente. In ogni caso tra loro tre sarà una lotta serrata fino alla fine»

Le prossime quattro gare del Carloforte, invece, saranno decisive per la lotta salvezza perché si potrà sfruttare il fattore campo

«Ne abbiamo tre in casa, è vero, ma da quando sono arrivato io ho chiesto ai ragazzi di guardare gara per gara e così continuiamo ad andare avanti perché ormai in questa fase del campionato non c’è più un risultato scontato. Con lo spirito messo in campo a Quartu siamo fiduciosi ma si deve continuare su questa rotta perché se molliamo un attimo, come dopo la partita con il Porto Corallo, ripiombiamo nella crisi»

Fabio Salis

In questo articolo
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2010/2011
Tags:
Sardegna
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