Le due leader vincono ancora e mantengono la vetta
Budoni e Latte Dolce inarrestabili, rimonta Monastir e playout agganciati, pari Nuorese, il Sant'Elena ancora ko e vede il baratro
Budoni e Latte Dolce procedono gomito a gomito in testa alla classifica e, quando mancano ancora tre giornate, aumentano le possibilità che il salto in serie D venga deciso da uno spareggio in campo neutro. I galluresi calano il poker contro la Tharros, i sassaresi vincono con maggior fatica il derby col Li Punti. Il Ghilarza va ko a Calangianus ma tiene il terzo posto perché il San Teodoro non va oltre lo 0-0 ad Arbus e i galluresi si ritrovano in scia il Taloro che regola il Sant'Elena e scavalca la Ferrini fermata sul pari a Nuoro. I barbaricini affiancano così i quartesi al penultimo posto perché il Monastir strappa un pari al fotofinish in quel di Ossi e occupa il secondo posto dei playout a tre punti dal Lanusei che era fermo per il riposo e resta a quota 32. Di conseguenza Villacidrese e Iglesias, sconfitte da Bosa e Carbonia cercano ancora il punto che chiuda ogni discorso.
Il Budoni tira dritto e infigge il secondo poker di fila all'avversario di turno. Dopo lo 0-4 in casa del Sant'Elena ecco il medesimo punteggio anche contro la Tharros giunta in Gallura per cercare di strappare un risultato positivo per chiudere il proprio discorso salvezza. E, invece, la squadra di Cerbone parte forte e, dopo 9', la sblocca: fallo laterale di Assoumani, palla a Meloni che vede l'inserimento di Raimo, assist preciso per il sinistro in diagonale dell'esterno ex Lanusei. La capolista non abbassa i ritmi, Lancioni ha due occasioni per raddoppiare ma viene fermato da Stevanato e dalla schiena di Sardo, poi Meloni di testa manca di poco il bersaglio ma, al 21', Greco fulmina Stevanato con un sinistro scoccato appena dentro l'area. L'ex Usai prova a riaprirla ma viene fermato in area da Satta ai limiti del rigore. A cavallo della mezzora gol annullato di testa a Meloni, che poi impegna Stevanato ancora di testa, la palla carambola sul piede di Sardo per l'autogol. Prima del riposo Santoro sfiora il poker ma calcia addosso a Stevanato l'assist di Assoumani. Nella ripresa Faustico mantiene inviolata la porta fermando Usai, Santoro e Meloni cerca il quarto gol che arriva allo scadere per il rigore procurato dal neoentrato Ndiaye e trasformato dal bomber Meloni per il gol numero 22.
Per il Latte Dolce arriva la quinta vittoria di fila ed è tutt'altro che agevole nonostante il doppio vantaggio sul Li Punti al termine dei primi 45'. Il derby sassarese parte bene per i ragazzi di Giorico in vantaggio dopo 9’ con il rigore procurato da Marcangeli e trasformato da Cabeccia. Passano pochi minuti e Saba va in gol, però annullato per un tocco di mano del centrocampista. A metà frazione arriva il secondo rigore per la capolista, scorrettezza di Serna su Scognamillo e penalty sulla cui battuta si presenta Marcangeli ma Secchi para, l'attaccante è il primo a riprendere la respinta ma centra la traversa, poi Saba insacca con un tap-in ma l'arbitro ravvede il fallo di Marcangeli sul portiere avversario. La squadra di Salis si fa notare il tiro di Troisi a fil di palo mentre Saba fa centro al terzo tentativo: dopo i due gol annullati, il centrocampista raddoppia sul filtrante di Scognamillo. Prima del riposo Grassi spreca l'occasione per il terzo gol. Ad inizio ripresa il Li Punti torna in gara grazie al gol-lampo di Alvarez. Il Latte Dolce non la chiude prima con Grassi (Secchi respinge) e, nel finale, con Serra (ancora una volta Secchi alza il muro).
Il Ghilarza cade a Calangianus ma conserva la terzo prestigiosa posizione. La squadra di Cirinà cade sotto i colpi di Ongaina e Barbuio che riportano il successo in casa giallorossa dopo un punto nelle ultime quattro gare. Il San Teodoro non ne approfitta e guadagna solo un punto sui guilcerini perché la squadra di Marini non riesce a far gol sul campo dell'Arbus, che resta all'ultimo posto e si giocherà le residue e minime speranze nello scontro diretto in casa del Sant'Elena.
La Ferrini rallenta la sua corsa nella lotta al terzo posto e strappa solo un pari in casa di una Nuorese, molto motivata e alla ricerca di punti pesanti per evitare gli ultimi tre posti. E sono proprio i barbaricini, sospinti da un folto pubblico, ad iniziare il match che l'argentino Saura sblocca dopo pochi minuti, poi Usai - su punizione - impegna Scarcella e Cocco sfiora il raddoppio ma trova la pronta risposta di Manis. I cagliaritani pareggiano il match ad inizio ripresa ed è opera del difensore Boi che insacca in rovesciata. Poi le due squadre cercano il guizzo con Cocco per padroni di casa e Rostand per gli ospiti ma resta l'1-1. La squadra di Pinna viene così superata in classifica dal Taloro che torna al successo al Maristiai dopo lo scivolone con l'Iglesias e regola il Sant'Elena che sperava di interrompere la serie nera di sconfitte di fila salita ora a otto. Gara bloccata per 40' e, tranne un colpo di testa di Mele su assist di Pusceddu, ci pensa Castro a siglare su punizione quando infila la palla rasoterra all'angolino con Tirelli beffato nel tuffo. Il difensore argentino festeggia al meglio i 35 anni. Nella ripresa raddoppia Pusceddu con un tiro dalla grande distanza che il portiere quartese probabilmente battezza fuori. La squadra di Piras potrebbe tornare in gioco prima della mezzora, fallo su Rotaru e dal dischetto Fadda respinge la battuta di Ragatzu, inserito ad inizio ripresa al posto di Silva. Nel finale c'è il secondo rigore per i biancoverdi, per un tocco di mani, dagli undici metri questa volta si presenta Mura e batte Fadda.
Troppo tardi per la rimonta e quartesi agganciati dalla Nuorese ma staccati dal Monastir che strappa un pari sul campo dell'Ossese che sembrava impossibili fino a 10' dal termine. La squadra di Sanna inizia bene il match e si porta in vantaggio dopo 10' con Silva de Miranda, dribbling efficace e conclusione del brasiliano non lascia scampo a Galasso. E se Cherchi ferma il diagonale di Pilloni, a Virdis viene annullato un gol per un fuorigioco ma, prima del riposo, ci pensa Gueli con una punizione ad insaccare la palla del raddoppio. La ripresa si apre col gol-lampo di Floris che risolve una mischia in area dopo un calcio d’angolo. I bianconeri, però, riportano il vantaggio dopo con la rete di Chelo che chiude con un destro secco una veloce riaprtenza. Poi Virdis impegna Galasso e Chelo non centra la porta dopo aver saltato il portiere avversario. Nel finale c'è il sussulto per la squadra di Madau: Pulcrano sfiora il gol che, 1' dopo, trova il neoentrato Lorenzoni. La Kosmoto ci crede e, nel recupero, agguanta un punto pesantissimo con il solito Floris.
Vittorie interne per Carbonia e Bosa che irrobustiscono la propria classifica e costringono Iglesias e Villacidrese a spostare di un'altra settimana l'approdo per la salvezza aritmetica, che però appare oramai certa, Il derby del Sulcis-Iglesiente conferma quella sana rivalità e una bella cornice di pubblico (400 spettatori). La squadra di Mingioni parte a razzo e la sblocca dopo due minuti: l'ex Monteiro appoggia per Dore, tracciante in area per la deviazione in allungo di Muscas. La replica dei rossoblù è affidata all'ex Kassama e a Suella ma il tiro è debole. Nella ripresa c'è il ritorno in campo di Agostinelli dopo l'infortunio e proprio la punta ha l'occasione del raddoppio ma calcia a lato. I planargiesi, invece, vanno sotto dopo 7' grazie al gol di Muscas sugli sviluppi di un angolo, poi i mediocampidanesi hanno anche il vantaggio numerico in campo per l'espulsione di Spano dopo 15'. La squadra di Carboni, però, riesce a pareggiare con la punizione di Pucinelli e sfiora il vantaggio, prima del riposo, con Marco Carboni. Nella ripresa i rossoblù si prendono la vittoria grazie allo scatenato Imoh che prima fallisce alcune occasioni, poi insacca l'assist di Tore Carboni e, nel finale, prima sbaglia il rigore del 3-1 e poi insacca il secondo penalty nel recupero diventando il quinto cannoniere del campionato oltre i 20 gol.