I viola di Marini a -14 ma nel ritorno viaggiano come le prime
Budoni-San Teodoro, il derby diventa cruciale per la serie D e i playoff
Per la seconda settimana di fila l'Eccellenza andrà in campo solo nella giornata di domenica. Se una settimana fa era impossibile trovare un accordo sugli anticipi perché si arrivava da un turno infrasettimanale, per la 33ª giornata le nove gare in programma avranno una concomitanza tranne un posticipo (leggi qui la presentazione).
E riparte il duello per la serie D con Budoni e Latte Dolce riallineate con 69 punti e pronte allo sprint finale quando ci sono in palio ancora 18 punti. Difficile pronosticare chi può spuntarla, intanto perché lo scontro diretto si è già giocato, intanto perché entrambe hanno già riposato e, infine, perché in quattro giorni si è annullato il gap tra le due squadre coi galluresi fermati sul pari da Carbonia e Iglesias, con un solo gol all'attivo, mentre i sassaresi battevano Ghilarza e Arbus segnando 8 reti.
Le gare di domenica incentrate sul derby della Gallura tra Budoni e San Teodoro, inoltre, pongono il tema dei playoff che, per regolamento, non si disputano qualora la differenza tra seconda e terza classificata sia dagli 8 punti in su.
Il San Teodoro, dopo il turno di riposo e a parità di gare disputate col duo di testa, riparte con un ritardo di 14 lunghezze. Da tempo si dice che gli spareggi regionali non si faranno perché l'alta competitività nella corsa alla serie D fa sì che la seconda in classifica non avrà cediementi e chiuderà comunque con un punteggio molto alto. Ma è anche vero che, solo due settimane fa, al termine di Taloro-Latte Dolce 1-1 e San Teodoro-Bosa 3-1 il divario era di 9 punti ma, pur sempre minato dal fatto che i viola di Marini avevano disputato una gara in più. Ora, a sei giornate dal termine e alla vigilia del derby, quante possibilità ci sono che almeno la finale si giochi? Molto poche, che diventano nulle in caso di vittoria della squadra di Cerbone, quasi nulle in caso di pareggio e un pochino più consistenti se arrivasse il colpaccio esterno.
Il tutto non per demerito del San Teodoro perché, dal giro di boa in poi, la squadra di Marini viaggia con un passo molto simile al duo di testa: dopo 12 giornate del girone di ritorno i viola di Marini hanno conquistato 25 punti, Latte Dolce 26 e il Budoni 29. Il problema dell'unica squadra che potrebbe ancora tenere aperti i playoff è che ha avuto un andamento quasi uguale verso chi è stato campione d'inverno - il Latte Dolce con 43 punti - mentre ha accelerato un po' di più la squadra che, in quel momento di metà dicembre, era la seconda della classe - il Budoni con 40 punti - anche per aver vinto lo scontro diretto per la vetta del girone di ritorno mentre all'andata fu dei sassaresi.
Perciò, se il gran passo di Molino e compagni non è comunque servito per accorciare il divario dalla seconda (al giro di boa era di +10 e ora è +14) è essenzialmente per il motivo sopra riportato dell'alta competitività di chi vuole la serie D e per una marcia che, nelle due di testa, non ha mai portato ad avere crisi profonde: basti pensare che, dopo le prime 12 giornate del girone d'andata, Latte Dolce e Budoni avevano conquistato 28 punti; poi, come su evidenziato, al giro di boa i sassaresi si avvantaggiarono di tre punti (43 punti contro 40) e, ora, dopo le prime 12 giornate del ritorno, sono i galluresi ad aver piazzato un + 3 sui rivali (29 punti contro 26) sebbene con un rallentamento nelle ultime due giornate.
L'ultimo aspetto del regolamento playoff da mettere in evidenza è che un San Teodoro ad alte marce e in lotta per tenerli aperti conveniva anche a chi lotta per il quarto posto (Ghilarza, Ossese, Taloro e Ferrini) perché se i viola di Marini riuscissero mai a stare dentro i 7 punti di distacco dalla vicecapolista, avrebbero anche la sfida di semifinale da giocare contro la quarta classificata che fosse, a sua volta, entro il distacco di 7 punti dagli stessi galluresi. Va da sé che, con una classifica così dilatata, è nulla l'altra semifinale seconda-quinta perché il distacco è diventato fuori portata con le prime gare del girone di ritorno dopo che al giro di boa era di 10 lunghezze.