I Top e i Flop del girone A di Promozione
Cardedu e Lanusei al palo, il Bari Sardo tiene su l'Ogliastra
I Top.
Pula: se l’obiettivo era la promozione in Eccellenza, Zaccheddu ed i suoi uomini hanno davvero imboccato la strada giusta. Esageratamente più forte di tutte le avversarie, la squadra biancorossa si distingue su tutto il panorama calcistico regionale per i suoi numeri impressionanti: 8 vittorie in altrettante partite e 31 gol segnati, oltre ad annoverare tra le sue file capocannoniere (Falco) e vice (Concas). Serve altro per capire che stiamo parlando di una fuoriserie? Chapeau.
Gemini Pirri: prima vittoria stagionale e prima presenza tra i top (vedi Serramanna nella precedente rubrica). Con il 3-1 ottenuto sul campo del Villasimius, la squadra di Pau si libera dell’ossessionante 0 alla voce “vinte”. Gianluca Meloni & C. hanno messo al tappeto una diretta concorrente e pertanto i punti posso valere doppio. Deus gratias.
Attilio Manis: in estate è passato dal Pula al Bari Sardo (nella foto a sinistra) con la speranza di trovare più spazio per mettersi in mostra; con la sua classe ha conquistato i tifosi bariesi e la fiducia del tecnico Orrù; domenica è stato decisivo a Capoterra, segnando un gol con un’imperiosa zuccata. È un’ala destra vecchio stampo, terrificante nelle accelerazioni e nel dribbling. Domenica sfiderà i suoi ex compagni che, al termine della partita col Cardedu, si chiedevano: «Ma "pisellino" farà gol anche a noi?». Popeye.
Daniele Alberti: stessa età di Nunzio Falco e stesso “vizio” di far gol. Domenica ha rovinato i piani del Quartu 2000, replicando al gol di Christian K. con uno scatto bruciante che ha beffato il portiere Carta e il difensore Porcu. Per il trentasettenne attaccante del Siliqua è il 5° centro stagionale e non è difficile pensare che arriverà presto in doppia cifra. Eterno.
Marco Ennas: esce dagli spogliatoi con il piede caldissimo e lo fa notare subito a tutti con un precisissimo calcio piazzato dal limite, che va a togliere la ragnatela dall’incrocio della porta asseminese. Per lui è stato un colpo magistrale, per il suo Carloforte il gol della sicurezza sul non facile campo dell’Asseminese.
I Flop.
Lanusei: terza sconfitta consecutiva per la squadra di Fiorenzo Pilia. Tra le big del girone, è la prima ad attraversare un passaggio a vuoto; in questo momento la squadra evidentemente non gira come vorrebbe il suo allenatore e la condizione, soprattutto degli attaccanti, sembra piuttosto precaria. Pochi gli 11 gol messi a segno finora, in relazione alle potenzialità del reparto offensivo. Ma siamo certi che il vero Lanusei è un altro. Work in progress.
Cardedu: occupa la stessa posizione della scorsa settimana, in virtù del fatto che non ha compiuto nessun passo in avanti, anzi. Consideriamo che l’avversario di turno era il Pula, consideriamo un arbitraggio discutibile e penalizzante (a detta loro), ma rispetto alle prime giornate si nota un atteggiamento del tutto svagato, quasi senza mordente. Occorre una svolta sin da domenica prossima contro il Porto Corallo per evitare le sabbie mobili. Black out 2.0.
Daniele Serventi: il ventenne portiere dell’Asseminese non deve aver preso bene i 3 gol incassati nel match casalingo contro il Carloforte. Subito dopo aver subito il rigore da Cherchi in pieno recupero, l’estremo difensore si è fatto cacciare anzitempo dal terreno di gioco per una reazione scomposta. È un portiere che casca spesso nel “rosso” delle giacchette nere (o gialle che siano), per cui occorre che il padre-presidente gli spieghi in tutta fretta che è meglio evitare le cassanate (per stare in tema…). Truculento.
Villasimius: seconda presenza consecutiva tra i flop. Considerando che il calendario da qui sino al termine del girone d’andata sarà terribile, la situazione è veramente drammatica (calcisticamente parlando, ovvio). Se il presidente si fosse chiamato Massimo Cellino, sicuramente Madeddu non sarebbe più il titolare della panchina biancorossa; ma non essendo questa la realtà, si continua a navigare a vista con lo stesso comandante. Mare forza 9.
Capoterra: contro il Bari Sardo ha fallito il salto di qualità che tutti i tifosi si attendevano. I 3 punti avrebbero lanciato la squadra di Porceddu a ridosso delle prime, ma una prova incolore, soprattutto nella ripresa, non hanno consentito che ciò avvenisse. Atto di dolore.
Roberto Secci