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Castiadas il sogno serie D è realtà,il presidente Piu: «Ora viene il difficile, dobbiamo costruire la squadra in dieci giorni»
«Siamo felici ma pure pronti a metterci l'elmetto»

Castiadas il sogno serie D è realtà,il presidente Piu: «Ora viene il difficile, dobbiamo costruire la squadra in dieci giorni»

Prima la trafila burocratica, poi un mese di attesa con l'ultima settimana che pareva interminabile ma, alla fine, il Castiadas è in serie D. Come nel 2010 quando arrivò in finale playoff e poi fu ripescata al pari dell'Arzachena, questa volta il cammino si era interrotto in semifinale ma è stato sufficiente per il salto di categoria. Che sembrava inizialmente impossibile per un punteggio iniziale molto basso (19 punti) ma che via via si è alleggerito perché delle 21 squadre che hanno fatto gli spareggi solo in 7 hanno presentato domanda di ripescaggio, 2 due di queste (Sporting Città di Fiumicino e Sant'Agnello) sono state messe fuori graduatoria per un precedente ripescaggio, il resto l'ha fatto la Covisod che ha bocciato oltre ai sei della prima ora (Termoli, Hinterreggio, Nuova Gioiese, Sora, Battipagliese, Asti) altri quattro club (Civitanovese Gelbison Vallo della Lucania, Forlì, San Marino) che hanno fatto la differenza per portare i posti vuoti da 6 a 9, che poi diventeranno 10 non appena in Lega Pro approderà la terza squadra dalla serie D oltre ad Albinoleffe e  Pordenone.

 

Il presidente Pierpaolo Piu soddisfatto del ripescaggio in serie DIl Castiadas risulta ora come ultima delle ripescate con il 9° posto globale in graduatoria, prima di pranzo la notizia dell'ufficiosità che presto si è trasformata in ufficiale con il comunicato della Lega Nazionale Dilettanti. Soddisfatto il presidente Pierpaolo Piu mentre il patron Cenzo Zaccheddu è all'estero per lavoro. «Ma è stato il primo ad esser stato avvisato del ripescaggio da Roma - rivela Piu - poi ci siamo sentiti subito dopo e nel frattempo la voce correva per tutta Italia. È stata una lunga attesa ma ora viene il difficile, siamo felici ma pronti a metterci l'elmetto perché la serie D è un campionato difficile e abbiamo il dovere di costruire una squadra all'altezza». Il presidente è rimasto attaccato al telefono per tutto il giorno per rispondere a tutte le chiamate: «Appena ufficializzato il ripescaggio hanno chiamato una marea di giocatori, che si propongono per venire a Castiadas, e i procuratori, perché ci sono tanti giovani che vogliono piazzare in serie D perché è una bella vetrina». Al momento il Castiadas consta di 14 giocatori di proprietà, perciò al direttore sportivo Luca Massessi spetta un grande lavoro per dare al tecnico Andrea Piccarreta un gruppo di giocatori valido per la serie D. Verranno depositate le liste già firmate del centrale di difesa Totò Bruno, del portiere Thomas Pioli e del centrocampista Andrea Epis, tutti ex Porto Corallo come il tecnico Piccarreta. Si spera di poter trattenere anche Pierluigi Porcu. «Avevamo già l'accordo nel caso di ripartenza in Eccellenza - continua Piu - mentre per la serie D ci sono dei problemi familiari da superare. Purtroppo questa attesa ci ha bloccato il mercato, al punto che molti dei giocatori che avevamo contattato hanno poi chiuso con altre squadre, ma non ci sono problemi la squadra la faremo prendendo anche giocatori stranieri». Lunedì 10 è fissato l'inizio della preparazione: «Abbiamo dieci giorni di tempo per costruire la squadra - chiude il presidente - il 23 agosto ci aspetta il derby di Coppa Italia col Muravera, il primo nel Sarrabus in serie D».

In questo articolo
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2014/2015
Tags:
Sardegna