Donadoni, Marchetti e l'avvocato Bozzo, le chiavi
Cellino prepara il grande colpo: Cassano al Cagliari
Massimo Cellino prepara un colpo ad effetto con la complicità del tecnico Roberto Donadoni e dell'avvocato-procuratore Beppe Bozzo: portare a Cagliari Antonio Cassano. Il presidente rossoblù vuole dare una di quelle scosse all'ambiente più forte di quella che diede quando riportò in Sardegna Gianfranco Zola. La notizia sarebbe così clamorosa da far sobbalzare la città intera dopo il ritrovato clima di tranquillità portato dalla sofferta vittoria di Brescia. Perché il nome di FantAntonio è di quelli da scrivere a caratteri cubitali per una piazza come Cagliari legata ancora alle gesta di Gigi Riva e dello scudetto 1970. Ma andiamo con ordine.
L’INCONTRO A ROMA - Il dato certo è l'avvenuto incontro, lontano dai riflettori, tra il presidente del Cagliari Massimo Cellino, il tecnico rossoblù Roberto Donadoni e proprio Antonio Cassano. Il summit è avvenuto martedì notte in un ristorante di Roma, e sarebbe stato scoperto da alcuni giovani dell’Isola, capitati per caso nel locale della Capitale. Un semplice incontro fra "amici" o il segnale che il presidente stia preparando un vero e proprio colpaccio? In un altro momento e con altri presupposti la notizia avrebbe fatto meno clamore, ma vista la situazione di esilio forzato in cui si trova il fuoriclasse barese e l’imminente arbitrato che potrebbe liberarlo dal vincolo contrattuale con la Sampdoria, il vertice potrebbe portare a colpi di scena importanti.
PERCHE' CAGLIARI SI' - Le condizioni favorevoli che potrebbero portare il Pibe di Bari in Sardegna sono molte. Quella tecnica non si discute perché il talento di Cassano non è stato mai messo in discussione da nessuno. Inoltre, l’affrettata cessione di Jeda in agosto e il fatto che il Cagliari si sia poi trovato alle prese con il problema di avere in organico tre prime punte (Matri, Acquafresca e Nenè) e una sola seconda punta (Ragatzu, peraltro ancora giovane e reduce da un infortunio), renderebbe perfetto l’inserimento di un giocatore con le caratteristiche dell'azzurro. L'altro non trascurabile aspetto che potrebbe convincere Cassano ad accettare una piazza come Cagliari è la presenza di Roberto Donadoni, un tecnico che ha sempre creduto nel 28enne barese e che ebbe il coraggio nel 2008, quando era ct dell'Italia, di convocarlo per gli Europei nonostante fosse assente dal gruppo azzurro da alcuni mesi e fosse reduce da una squalifica di 5 giornate in serie A per una sceneggiata nei confronti dell'arbitro Pierpaoli dopo l'espulsione in un Samp-Torino del 2 marzo 2008. FantAntonio a Cagliari troverebbe l'occasione per redimersi agli occhi di tutta Italia dopo gli ultimi guai societari con il presidente della Sampdoria Riccardo Garrone.
L'ARBITRATO CON LA SAMPDORIA - Il 3 dicembre si terrà, infatti, la prima riunione del collegio arbitrale per la vertenza tra Garrone e Cassano, messo fuori rosa dopo un violento diverbio con il patron blucerchiato. Affinché la sentenza dia ragione al club doriano, che ricordiamo, quando ha preso Cassano dal Real si era assunto l'obbligo di versare 5 milioni al club madridista in caso di cessione del fantasista, ci deve essere pure l'assenso di Florentino Perez, patron della società spagnola, per dare il via libera alla risoluzione contrattuale. Ma il Real Madrid non vuole certo questa ipotesi ma spera che la vicenda si sposti dal Collegio Arbitrale verso una possibile transazione consensuale che così andrebbe ad evitare lo scontro dinanzi ai giudici con la presentazione dei testimoni e ulteriori cause per risarcimento danni chieste da entrambi i legali delle due parti.
IL RUOLO FONDAMENTALE DI BEPPE BOZZO - A questo punto, entra in gioco una persona, l’agente di Cassano, Beppe Bozzo, che potrebbe trovare con Cellino una soluzione che accontenti tutti: fare una transazione consensuale con la Samp, chiedere al Real di liberare il club di Garrone dall’obbligo dei 5 milioni e trasferirlo al Cagliari, che sarebbe ben accetto nel rilevare questo impegno nel caso in cui si verifichi una futura vendita del giocatore barese. Inoltre l'avvocato Bozzo è guardacaso anche il procuratore di Federico Marchetti, in rotta col Cagliari da alcuni mesi. Il Collegio Arbitrale è chiamato a dirimere, il 13 dicembre, la causa tra il portiere e Cellino ma si potrebbe arrivare ad un accordo tra le parti in modo che Marchetti possa finire alla Samp come contropartita della transazione consensuale tra Garrone e Cassano.
ARRIVA CASSANO, MATRI AL MILAN - L'altro problema di Cellino riguarderebbe il contratto di Cassano. Il numero 99 doriano nel maggio del 2008 aveva firmato un accordo che lo legava al club blucerchiato fino al 2013, con un ingaggio di circa 2,8 milioni di euro a stagione. Lo sforzo economico che andrebbe a fare il presidente Cellino verrebbe ammortizzato con la partenza di Alessandro Matri, inseguito da diversi club di serie A, con il Milan in prima fila per sostituire l’infortunato Inzaghi. Il Cagliari incasserebbe dai rossoneri soldi cash e l'altra metà del cartellino di Astori, uno dei migliori giovani difensori italiani della serie A; un campione come Cassano arriverebbe a parametro zero o comunque col sacrificio di Marchetti (che Cellino potrebbe perdere in ogni caso con l'Arbitrato); mentre l'ingaggio di Cassano, come capitò per Gianfranco Zola in passato, potrebbe essere colmato con l’intervento di qualche sponsor per venire incontro alle cassa societarie rossoblù.
IL SUD, IL MARE E LA MOGLIE CAROLINA - Quel che è certo è che Antonio Cassano a Cagliari troverebbe tanti altri elementi favorevoli per uno come lui barese di nascita: la città tranquilla, il clima, il mare, le origini sarde della moglie Carolina Marcialis (in dolce attesa) e una tifoseria pronta ad innamorarsi di un altro fuoriclasse dai piedi sopraffini dopo Gigi Riva, Enzo Francescoli e Gianfranco Zola. L'ipotesi Palermo, inoltre, pare sfumata perché Zamparini, dopo un primo passo in avanti, avrebbe invertito la rotta avendo in casa un campione più giovane come Pastore. Per ora queste sono le prime voci, ma intanto Cagliari può sognare per l'arrivo di un campione.
Filippo Congiu e Fabio Salis