Salta al contenuto principale
Davide Cocco, centrocampista, La Palma
La San Marco non sbaglia, pari dolce-amaro per l'Andromeda; Selargius corsaro ad Iglesias

Colpo grosso per l'Arborea: vittoria sul Vecchio Borgo e primato in solitaria; il La Palma affonda il Gonnos

L'Arborea mette a segno l'ennesimo colpo importante in questo avvio di stagione e, complice la sconfitta del Gonnos, rimane da sola in vetta alla classifica a quota 10 punti: dopo quattro turni è ancora prematuro fare previsioni o calcoli, ma senza ombra di dubbio la squadra allenata da mister Firinu sta mandando dei chiari segnali a tutte le rivali: i giallo-blu attraversano un momento di forma invidiabile e, c'è da scommetterci, avranno voglia di correre ancora; intanto Lombardi e soci si possono godere l'ottimo 2 a 1 rifilato a domicilio al Vecchio Borgo di Murgia.
Al secondo posto il La Palma di Madau, che batte di misura, come si accennava in precedenza, i medio-campidanesi allenati da Incani e si affaccia nei quartieri alti, conquistando il secondo posto, in coabitazione con la San Marco, che soffre ma strappa la seconda vittoria di fila contro un buon Villasor.
Ancora a secco di vittorie l'Orrolese, costretta sul pari, per 2 a 2, da una combattiva Andromeda; primo sorriso stagionale invece per l'Idolo, che affonda di fronte al proprio pubblico il Carloforte. Il Carbonia invece si deve accontentare di un punticino nel confronto con l'ostico Villamassargia.


L'Arborea supera a pienissimi voti anche l'esame rappresentato dalla trasferta cagliaritana in casa del temibilissimo Vecchio Borgo Sant'Elia e vola in solitaria in vetta alla classifica, con 10 punti in cassaforte e il morale alle stelle: la stagione è ancora alle sue fasi iniziali ma i giallo-blu si stanno già conquistando, sul campo, il ruolo di protagonisti. Per ora parlano i fatti, dopo l'ennesima prestazione tutta grinta e personalità, contro un cliente, è il caso di sottolinearlo ancora, tutt'altro che facile, soprattutto tra le mura amiche.
Proprio per questo, la partenza positivissima degli ospiti ha un valore, se si vuole ancora maggiore: grande approccio alla gara sin dalle primissime battute con Musu che dopo appena sette minuti colpisce un clamoroso palo da ottima posizione. Al quarto d'ora, altra fiammata improvvisa dell'Arborea con Atzeni che semina il panico nel cuore della difesa avversaria ma non inquadra il bersaglio al momento della conclusione, con la palla che termina alta sulla traversa.
Il Vecchio Borgo tuttavia regge bene agli assalti e anzi, al primo affondo sblocca clamorosamente il punteggio: tiro di Feboli dal limite dell'area e Lombardi è beffato, complice anche una leggera deviazione. Passano tre minuti però e l'Arborea impatta: Soddu mette in mezzo all'area un pallone velenoso, Murgia cerca di intervenire ma è sfortunatissimo e beffa Granata per il più classico degli autogol. La partita entra nel vivo: punizione di Atzeni, Granata è bravo a rifugiarsi in calcio d'angolo. Nel frattempo il tecnico dei cagliaritani Miro Murgia viene allontanato dal direttore di gara. Le due squadre si affrontano a viso aperto: il Sant'Elia va vicinissimo al nuovo vantaggio, azione viziata però da un fuori gioco, ma a passare sono ancora i giallo-blu, sugli sviluppi di una bellissima azione orchestrata da Atzeni che trova il tempo per battere a rete, Granata ci mette una pezza ma non può nulla sul successivo tap-in di Musu. Il Vecchio Borgo nella ripresa si butta in avanti a caccia del gol: occasione per Casula, ma il fortino dell'Arborea regge all'urto; sull'altro fronte, ci prova Peddoni con una conclusione a botta sicura sulla quale il portiere di casa compie una prodezza; non è da meno Lombardi, poco dopo, sul tentativo di Floris dalla distanza.
Alla mezz'ora, Atzeni ancora grande protagonista con una conclusione formidabile a giro che termina la sua corsa contro il palo. Passano i minuti e la tensione sale, con Pinna che lascia i cagliaritani in inferiorità numerica in seguito ad un fallo di reazione. A quel punto all'Arborea non resta altro da fare che condurre in porto il confronto, per tre punti d'oro.

C'era tanta attesa per il confronto d'altissima quota tra il La Palma e il Gonnosfanadiga e le aspettative non sono di certo state deluse, anzi: i cagliaritani si prendono la scena, ed il secondo posto in classifica, al termine di una gara praticamente perfetta, chiusa con il punteggio di 2 a 0, anche se le occasioni costruite dai locali avrebbero potuto garantire un divario ancora più largo.
Loi guida i primi assalti dei suoi verso la porta difesa da Petucco, che si disimpegna bene in avvio e rischia grosso al 10', quando Baldussi spara alto dopo una bella iniziativa sempre di Loi. Scampato lo spavento, il Gonnos cerca di prendere le misure all'avversario, ma sono sempre i cagliaritani ad essere pericolosissimi, con Ibba, la cui mira non è però sufficientemente precisa. Il primo tempo si chiude con un'incursione di Tomasi che chiama in causa Sanna, con l'estremo difensore che comunque risponde presente. Per le reti bisogna aspettare la ripresa: al 13' Curreli scarica in fondo al sacco di prima intenzione il bellissimo suggerimento di Cocco. Il Gonnos non ci sta e conferma tutte le ottime cose fatte vedere nelle scorse uscite: ancora Tomasi protagonista, ma Sanna vince ancora una volta il duello contro il fortissimo attaccante e salva i suoi. Il punteggio rimane in bilico sino al 90', quando Littera trasforma in gol l'assist di Siddu.
Secondo posto in classifica, a quota 8, anche per la San Marco Assemini, che batte di misura per 2 a 1 il Villasor in un confronto pieno di colpi di scena: il match si sblocca al decimo, con Jatta che si rende protagonista di un autogol che regala il vantaggio agli uomini di Spini.
Il Villasor tiene bene il campo e limita le iniziative degli avversari, che si affacciano di nuovo dalle parti di Palla soltanto nel finale di tempo, quando Piras, innescato da Fanni, chiama in causa il giovane portiere ospite che risponde in maniera pregevole. Ad inizio ripresa, altro episodio a favore della San Marco: Barry si incunea in area avversaria e si conquista un calcio di rigore sull'uscita di Palla; dal dischetto Fanni è spietato. Il Villasor però, nel momento di maggiore difficoltà, cerca di buttare il cuore oltre l'ostacolo nel tentativo di rientrare in gara: ci prova Condè, ma Mattana riesce a salvarsi, anche grazie all'aiuto del palo; i sorresi hanno un'altra grande chance al 70', per un calcio di rigore assegnato per un fallo di mano, ma dal dischetto Mingoia non riesce a superare il prodigioso Mattana, che intercetta il tiro. Gol per gli ospiti che arriva comunque a dieci dalla fine, con Piras che risolve un'azione confusa in area di rigore avversaria; la San Marco arretra il proprio baricentro, il Villasor a quel punto ci crede e per poco Contu non trova il clamoroso pari, ma il suo colpo di testa non impensierisce Mattana. C'è tempo solo per un'ultima azione, griffata Porcu, che sfiora la terza marcatura in favore dei suoi, ma i tre punti finiscono comunque nelle tasche di Spini e soci.
Continua il digiuno di vittorie per l'Orrolese, al terzo pari stagionale, che riesce comunque nell'impresa di rimontare due gol di svantaggio nei confronti dell'Andromeda e smuove la classifica, seppur soltanto di una tacchetta; discorso leggermente diverso per gli ospiti, che seppur amareggiati per un successo sfumato solo all'ultimo, sul più bello, possono continuare a viaggiare in tutta tranquillità, dall'alto dei sei punti conquistati sino ad ora. Partono meglio i giallo-neri, che si propongono in avvio con Demuro, buona la guardia di Uccheddu; replica dell'Orrolese con Laconi che si invola verso la porta avversaria ma non trova la conclusione vincente. Alla mezz'ora, break per l'Andromeda con Congiu, risposta da applausi del solito Uccheddu e risultato fermo sullo 0 a 0. Le cose cambiano alla mezz'ora della ripresa, quando Olla scardina il pacchetto difensivo avversario con un contropiede fulminante, concluso con una staffilata che non lascia scampo a Uccheddu. Passano appena due minuti e Asunis raddoppia con una conclusione ad altissimo coefficiente di difficoltà. Per i padroni di casa piove sul bagnato con l'espulsione di Medici: sembra il preludio per una domenica nerissima, ed invece Deias rimette in corsa i suoi con un gol tutto furbizia e tempismo; allo scadere, la palla buona capita dalle parti di Pendin che da pochi passi non può sbagliare e salva i suoi.
Dopo tre tentativi, l'Idolo di mister Piras trova, finalmente è il caso di dirlo, il primo successo della nuova stagione, con il secco 2 a 0 rifilato al Carloforte: gli ospiti reggono bene il campo per oltre un tempo ma passano sotto al quarto d'ora della ripresa con Boi, tocco di fino a scavalcare Grosso. Dieci minuti più tardi, il duo delle meraviglie Ferreli – Giolitti confeziona il raddoppio: il primo inventa, il secondo piazza la conclusione vincente con un destro di ottima fattura. Il Carloforte cerca di reagire con il carattere, ma le espulsioni di Migliaccio e Ndiaye complicano tutto.

Si chiude in perfetta parità, con il punteggio di 1 a 1, il confronto, interessante ed importante, tra il Carbonia e il Villamassargia: i minerari continuano a viaggiare a velocità ridotta e fanno registrare il terzo pari di fila, il primo in casa dopo quelli rimediati contro San Marco e Idolo; il Villamassargia esce indenne da una delle trasferte più complicate del girone, smuove la classifica, anche se solo di un punto, salendo a quota 3, e può continuare a lavorare in tutta tranquillità sotto le cure di mister Murru. Al cospetto di una cornice di pubblico degna delle grandissime occasioni le due squadre si affrontano a viso aperto sin dalle primissime battute, ma gli ospiti riescono a chiudere bene tutti gli spazi, controllano le iniziative di Cacciuto, Lazzaro e soci ma non riescono a risultare abbastanza incisivi in avanti per impensierire Bove. Il primo episodio da bollino rosso del match arriva alla mezz'ora, quando Marongiu interviene con la mano sulla conclusione di Cacciuto, con il portiere fuori però dalla propria area di rigore, ma l'arbitro lascia proseguire. Ancora Marongiu protagonista nel finale di tempo, quando disinnesca ottimamente il siluro di Cacciuto. Nella ripresa le due squadre aumentano i giri, regalando al pubblico numerosi cambi di fronte: ci provano Milia e Todde per i locali, ma a passare sono invece gli ospiti, con Ariu che trova lo spunto giusto sulla fascia di competenza e serve a Iesu un pallone d'oro che si trasforma nel punto del momentaneo vantaggio.
Il Carbonia non ci sta, ma fatica a trovare la combinazione giusta per scardinare il fortino avversario: il match si infiamma letteralmente nell'ultima parte, quando Todde colpisce il legno su un perentorio colpo di testa; è il preludio al pari, che arriva al 42' grazie ad un calcio di rigore conquistato e trasformato da Cacciuto. Partita conclusa? Non proprio, perchè negli ultimi secondi ancora Cacciuto per poco non beffa Marongiu sugli sviluppi di un contropiede; sull'altro fronte però, Piras spedisce sul fondo la palla che potrebbe decidere il match.

Primi sorrisi e primi tre punti pieni anche per il Selargius di Piras, che si impone con un pirotecnico 3 a 1 in casa della Monteponi Iglesias, sempre ferma all'ultimo posto con un solo punticino in sacca. A dire il vero, la Monteponi sembra partire con il piede giusto, con le iniziative di Demontis e Monni, ma a passare per primi sono gli ospiti, a cavallo del 20', con Mura che si conquista e trasforma un calcio di rigore. Il Selargius insiste, trascinato ancora da Mura, ma Rubbiani limita i danni e tiene a galla i suoi che impattano con Monni, a segno da pochi passi. Ancora De Montis e Monni protagonisti per gli iglesienti, ma il fortino del Selargius regge all'urto. Break dei selargini con Scalas, a cinque dal riposo, ma Rubbiani dice no. La ripresa si apre con il secondo calcio di rigore in favore degli ospiti, ancora con Mura a segno. La Monteponi non ci sta e reagisce con veemenza: clamoroso l'incrocio dei pali colpito con un bellissimo tiro a giro dal solito De Montis, poi è il turno di Casula che chiama Casti al miracolo. Il punteggio non muta più, se non nel finale, con Cardia che chiude i giochi su bell'assist di Minerba.

Rinviata a data da destinarsi, per un lutto che ha colpito la società ospite, la sfida tra Seulo e Sant'Elena.

In questo articolo
Campionato:
Stagione:
2018/2019
Tags:
Promozione
Girone A