Coppa Italia, mercoledì le otto qualificate ai quarti: Budoni e Latte Dolce chiamate alla rimonta

Per 16 delle 19 squadre dell'Eccellenza non c'è pausa. Mercoledì 31 agosto saranno di nuovo in campo per giocarsi (ore 17.30 tranne il match di Oristano) l'accesso ai quarti di finale della Coppa Italia. Qualificazioni ancora molto incerte sia nei due triangolari in cui è regnato il pareggio nelle prime due giornate che negli altri sei abbinamenti, perché si va dai pareggi dell'andata a vittorie di misure e non possono ritenersi sicure nemmeno chi ha ottenuto successi con due o tre reti di scarto.

Andiamo con ordine. Nei due triangolari Lanusei e Sant'Elena restano a guardare le avversarie dopo aver pareggiato le rispettive gare contro Taloro (1-1) e Nuorese (1-1), per gli ogliastrini, e contro Ferrini (0-0) e Monastir (2-2), per i quartesi. Va da sé che al fischio d'inizio del match Nuorese-Taloro entrambe le squadre sono eliminate dallo 0-0 (il Lanusei avrebbe il vantaggio dei gol fatti) e il verificarsi del terzo 1-1 porterebbe la qualificazione ad essere determinata dal sorteggio essendo tutto pari, dai punti alla migliore differenza reti e al maggiore numero di reti segnate. Il pareggio dal 2-2 in su, invece, premierebbe i gavoesi per il maggiore numero di reti segnate in trasferta. Anche per quanto concerne l'altro triangolare, al fischio d'inizio del match Ferrini-Monastir lo 0-0 determinerebbe l'eliminazione di entrambe le squadre col Sant'Elena che la spunterebbe per il maggiore numero di reti segnate in trasferta mentre il pari, dall'1-1 in su, darebbe la qualificazione al Monastir per il maggiore numero di reti segnate (3 contro le 2 dei quartesi), perciò ai cagliaritani non resta che vincere per andare avanti.

Negli abbinamenti, invece, il ripetersi dei risultati dell'andata porta le squadre ai calci di rigore per decidere la qualificata. Si parte dall'unico 0-0 dell'andata, quello tra Villacidrese e Arbus, perciò il pareggio con gol premierebbe i canarini di Mannu per il maggiore numero di reti segnate in trasferta. Le tre vittorie di misura ottenute da Li Punti, Ossese e Tharros hanno la caratteristiche che sono state fatte in trasferta col fattore campo che può essere fuorviante ma che comunque porta il Latte Dolce a dover vincere 2-0 il derby o con un gol di scarto a partire dal 2-3 in su, porta il Bosa a dover vincere 2-0 al Walter Frau o con un gol di scarto a partire dall'1-2 in su, e porta il Ghilarza a dover vincere 2-0 a Oristano o con un gol di scarto a partire dal 5-6 in su che appare improbabile. Il compito arduo è senz'altro per Budoni e Iglesias che giocano sì sul proprio campo ma partono dal dover rimontare un 2-0 al Calangianus e un 3-0 al Carbonia, che non rappresentano certo delle passeggiate della salute ma nemmeno degli obiettivi impossibili da centrare visto che pareggiare il risultato dell'andata porterebbe comunque a giocarsi la qualificazione ai calci di rigore di fronte ai propri tifosi.  

BUDONI-CALANGIANUS (and 0-2) arbitra Andrea Virgili di Olbia (Nicola Atzori di Oristano e Annamaria Sabiu di Carbonia)

NUORESE-TALORO (riposa Lanusei) arbitra Samuele Giudice di Sassari (Daniele Marcello Bognolo di Olbia e Pietro Fae di Ozieri)

LI PUNTI-LATTEDOLCE (and 2-1) arbitra Federico Isu di Cagliari (Stefano Siddi di Cagliari e Andrea Tore di Oristano)

OSSESE-BOSA (and 1-0) arbitra Gianluca Deriu di Oristano (Cristian Puddu di Ozieri e Antonio Carbini di Olbia)

THARROS-GHILARZA (and 5-4) arbitra Luca Sanna di Sassari (Luca Casula di Carbonia e Giuseppe Puddu di Oristano) ore 18

ARBUS-VILLACIDRESE (and 0-0) arbitra Salvatore Fresu di Sassari (Mario Puggioni di Sassari e Giacomo Sanna di Cagliari)

FERRINI-MONASTIR (riposa Sant'Elena) arbitra Eleonora Pili di Cagliari (Michele Acciaro e Luca Nuvoli di Alghero)

IGLESIAS-CARBONIA (and 0-3) arbitra Vincenzo Melis di Ozieri (Francesco Serusi di Oristano e Alessandro Cola di Ozieri)