Il patron Sanna: Non esiste un problema stipendi
Corda gioca il terno: «Fra tre gare conosceremo le possibilità dell'Alghero»
«Domenica vinceremo, e poi magari vinceremo anche a Legnano. A quel punto, probabilmente, saremo salvi». Poi ride Corrado Sanna, non certo spocchioso ma ironico, perché sa che il suo Alghero è salvo, sa e legge fra i numeri della classifica che la vetta e lo Spezia sono a soli tre punti, sa che ora si può provare a puntare in alto, ma giustamente per prudenza calcistica o scongiuro, non esce allo scoperto se non ricorrendo ad una battuta.
L’Alghero è secondo nel girone A di Seconda Divisione, domenica gioca in casa con la Pro Vercelli, confida in uno scivolone dei liguri di Fulvio D’Adderio, guarda a se stesso e si piace, perché difende forte, gioca bene, regala alternative nelle scelte al suo allenatore ed al suo secondo anno fra i professionisti, imparata la lezione, la sta applicando al meglio possibile. Nel mezzo qualche nube, legata ad una gestione economica che, per l’intero mondo del pallone, rappresenta un’affilata spada di Damocle pendente sulla testa. Si parlava di sciopero, di rivolta dello spogliatoio, di problemi grossi legati al mancato pagamento degli stipendi.
«Non ho la situazione chiara al dettaglio perché non ho sott’occhio le carte - dice Sanna - è vero ci sono ancora almeno un paio di mensilità da pagare, come però accade anche nelle migliori famiglie del calcio, ma i ragazzi sono delle persone per bene, che svolgono il loro lavoro con applicazione e che saranno sicuramente ripagati e pagati per questo. Non esiste assolutamente un problema stipendi, il clima e l’ambiente sono tranquilli. Pensiamo al calcio».Il calcio giocato, l’unica cosa che conta, che spesso lascia spazio a questioni che col profumo dell’erba poco hanno a che fare. Eppure sulla Riviera del Corallo si racconta quest’anno una bella favola calcistica: il brutto anatroccolo che diventa cigno e spicca il volo. Per dove ancora non si sa, ma all’orizzonte tutto è possibile.
Ninni Corda elogia la strepitosa cavalcata dei suoi giocatori, si dice «felice per propensione ed esperienza di avere più carte fra cui scegliere, e soprattutto tutte valide. Mi dispiace che ogni domenica qualcuno debba stare in panchina o addirittura in tribuna, perché sono convinto – spiega l’allenatore barbaricino – che ogni singolo componente della rosa giallorossa sia all’altezza della situazione. Ma i ragazzi sanno che possono in qualunque momento meritare ed avere un chance. La nostra formazione, anche cambiando 4-5 uomini resta sempre competitiva». Elogio dell’alternanza e della personalità «che ci permette di andar bene anche e soprattutto in trasferta. In casa abbiamo il nostro pubblico e giochiamo con grande entusiasmo, ma lontano da Alghero sappiamo farci valere. Il carattere non manca, così come la determinazione». La Pro Vercelli è già nel mirino, primo passaggio d’un trittico che all’andata segnò forse il momento più difficile, soprattutto per gli strascichi da giustizia sportiva e squalifiche: «A Vercelli finimmo in otto e pareggiammo, col Legnano fu caos totale ed il post gara fu per me e la squadra ancora più amaro, poi venne il pari di Villacidro – chiude Ninni Corda – Diciamo che queste tre partite saranno il termometro delle nostre possibilità, e diciamo anche che abbiamo una gran voglia di riscattare quanto accaduto nel girone d’andata».