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Andrea Usai, attaccante, Latte Dolce
Ultimi 5 turni, un playout può essere annullato per i distacchi

Corsa salvezza, per il Lanusei è quasi fatta, al Latte Dolce manca poco, San Teodoro, Muravera e Torres in lotta per evitare la scomoda terzultima posizione

A cinque giornate dalla fine del campionato di serie D, nel girone G è più ingarbugliata la lotta al primo posto che vede quattro squadre racchiuse in tre punti (Arzachena, Rieti, Monterosi e Ostia) che non la lotta salvezza con una casella della retrocessione già occupata dalla radiazione del Foligno e con posizioni ben delineate per chi aspira a festeggiare il traguardo (Lanusei e Flaminia) e chi farà fatica a evitare il penultimo posto (Città di Castello) che manda dritto in Eccellenza ma, a questo punto, anche il terzultimo (San Teodoro, Muravera e Torres), che potrebbe portare alla stessa conseguenza. Infatti, in base al regolamento dei playout, "retrocederanno direttamente in Eccellenza la 16ª e la 15ª classificata se il distacco acquisito rispettivamente dalla 13ª e 14ª sarà pari o superiore a 8 punti". Nell'attuale classifica il Latte Dolce che si trova in 13ª posizione ha 11 punti di vantaggio sulla Torres 16ª.

 

LANUSEI. È ad un passo dalla salvezza diretta, obiettivo che potrebbe già arrivare sabato in caso di vittoria nella gara casalinga contro l'Avezzano. Se è vero che gli ogliastrini hanno un vantaggio di sei punti sul Latte Dolce il conteggio va fatto anche per il distacco sulla terzultima che ora è di 17 punti, cioè un vantaggio di oltre tre gare quando ne mancano ancora cinque alla fine e, nell'ipotesi, di vittoria contro gli abruzzesi e contemporaneo successo della Torres si arriverebbe a meno quattro giornate. In quel caso andranno anche visti i risultati di Muravera e San Teodoro che hanno un calendario decisamente più difficile. Se non dovesse vincere sabato, la squadra di Hervatin si ritroverebbe a giocare la successiva gara in casa della Flaminia contro un avversario che avrà i suoi stessi obiettivi di chiudere la pratica e un pareggio porterebbe ogliastrini e civitonici ad essere, per l'aritmetica, ancora dentro la lotta per la terzultima giornata, quella dopo Pasqua. Ecco perché con l'Avezzano è quasi una gara che vale l'intera stagione o, perlomeno, vale un finale in estrema tranquillità. Del tutto meritato perché il Lanusei sta facendo un grande girone di ritorno, ha conquistato 21 punti in 12 giornate: basti pensare che l'attuale capolista Rieti ne ha fatto 25 nello stesso arco di tempo (così come l'Ostia), il Monterosi 23 come l'Albalonga, il L'Aquila 21 mentre guidano la classifica del 2017 Arzachena con 29 punti e Nuorese 26.

 

FLAMINIA. Ha una prospettiva di salvezza molto simile a quella del Lanusei ma con un passaggio più stretto e tortuoso. Intanto domenica va a fare visita alla capolista Arzachena e, se dovesse perdere come da pronostico, si ritroverebbe poi a vincere con gli ogliastrini. Se, perciò, prima di Pasqua dovesse fare un solo punto, andrebbe poi in casa della Torres a giocarsi la salvezza e, in caso, di ko al Vanni Sanna dovrebbe chiedere strada al Sansepolcro alla penultima giornata o, addirittura, dover prendersi i tre punti con un Città di Castello quasi certamente in Eccellenza. A meno di cataclismi i civitonici hanno la salvezza in pugno, anche in questo caso dovendo fare corsa sul Muravera e San Teodoro coi calendari più duri, perciò bisogna capire solo vedere quanto prima la squadra di Vigna arriverà al traguardo o se vivrà sul filo del rasoio negli ultimi 180'. 

 

LATTE DOLCE. I quattro punti presi contro San Teodoro e Muravera hanno indirizzato al meglio il finale di stagione. I sassaresi sono dentro i playout come 13ª classifica ma salvi diretti per distacco sulla Torres ma sanno bene che i "cugini" hanno un calendario che può permettere loro di dare una grande accelerata in questo finale di campionato e si fa presto a far scendere il distacco da 11 a 7 punti. Ma la squadra di Paba inizia a fare i calcoli e tra questi c'è che, se non perde domenica col Trestina, prima di Pasqua si becca i tre punti certi col Foligno, dopodiché da quota 35 dovrà capire quanti punti mancherebbero alla salvezza e dove strapparli in un trittico di gare da paura: in trasferta con Monterosi e L'Aquila, in casa col Rieti. Nella peggiore delle ipotesi di tre sconfitte finali dovranno vedere se Torres e Muravera saranno capaci di arrivare almeno a quota 27 e, in quel caso, guarderanno più al calendario dei sarrabesi - dove è complicato capire se potrà fare un'altra vittoria oltre a quella possibile col Lanusei alla penultima giornata, più che a quello dei rossoblù che probabilmente tre vittorie riusciranno a fare. Ogni timore dovrebbe scomparire in caso di vittoria a Trestina perché nel turno pre-pasquale si ritroverebbe già a quota 37 ad una quota di sicurezza salvo improvvise impennate del Muravera. 

 

SAN TEODORO. Ha incassato i tre punti col Foligno e ora si prepara al rush finale con un calendario molto duro perché, esclusa la gara in casa pre-pasquale col già salvo Trestina, incontra quattro delle prime cinque in classifica quasi tutte in ballo anche per il primo posto. Lo stesso tipo di avversarie che avrà il Muravera, perciò la differenza la farà chi tra le due sarà capace di sovvertire i pronostici contro le corazzate del girone. La prima sfida è vedere se la squadra di Tatti porterà a casa un risultato positivo sul campo del Monterosi (senza diversi titolari), che però è a tre punti dalla coppia di testa Arzachena-Rieti e perciò non può più sbagliare specialmente in casa. Le distanze fanno paura, la prima posizione oltre la zona playout è lontana 11 punti perciò quasi irraggiungibile perché dovrebbe accadere che una squadra che arriva da un ruolino di 11 punti in 12 partite - i viola appunto - possa avere quell'impennata di rendimento salva-stagione e contestualmente la Flaminia chiudere con 5 sconfitte. Il primo obiettivo è guardare all'ambita sestultima piazza ma anche lì abbiamo visto che il Latte Dolce può arrivare prima di Pasqua a 34 punti sicuro e forse anche a 35. Anche in questo caso c'è bisogno di due vittorie e un pareggio contro le corazzate sempre contando la vittoria col Trestina. L'altro obiettivo dei galluresi, quello più concreto e immediato, è di tenere dietro il Muravera che ha le stesse difficoltà di calendario ma anche considerare attentamente ad un possibile sorpasso della Torres, che ora si trova 5 punti dietro ma incontra avversarie senza più obiettivi e potrebbe portarla a vincere almeno tre delle ultime cinque sfide di campionato. Ecco perché Ibba e compagni saranno costretti a dover battere, senza se e senza ma, il Trestina e poi anche almeno una corazzata. La rosa per reggere il confronto con le grandi c'è. 

 

MURAVERA. Non c'è dubbio che, sulla carta, è quella che sta peggio. Perché arriva da un girone di ritorno con 9 punti all'attivo, perché dopo le dimissioni del tecnico Piras a fine gennaio ha vinto solo col Foligno (a tavolino) e sul campo ha pareggiato due gare su sette disputate dalla coppia Franco-Concas. Infine, perché ha un calendario duro e quasi identico a quello del San Teodoro ma rispetto ai galluresi anche 3 punti in meno che in questa fase della stagione pesano tantissimo. Inutile ricordare che la gara di sabato scorso col Latte Dolce andava vinta e che probabilmente rischia di pesare tanto nel conteggio dei distacchi. Perché la distanza dai sassaresi, nell'ottica di un eventuale sorpasso della Torres, diventerebbe determinante per disputare o meno il playout. Ipotizzando che il Latte Dolce, da qui alla fine, possa prendere solo i 3 punti col Foligno i sarrabesi dovranno farne almeno 5, ossia vincere la penultima col già salvo Lanusei e strappare almeno due pareggi nelle gare con L'Aquila, Rieti e Ostia in trasferta e con il Monterosi in casa oppure battere una di queste quattro corazzate se i sassaresi biancocelesti faranno anche un pareggio a Trestina. Ogni speranza di salvezza, perciò, passa per uno o più exploit a partire dalla gara di sabato in casa del L'Aquila che potrà dare tanto entusiasmo in caso di successo oppure buttar giù psicologicamente in caso di sconfitta e sorpasso del giorno dopo della Torres. In caso di pareggio in Abruzzo e vittoria dei rossoblù sassaresi ci sarebbe una parità a quota 23, utile a ricordare che per i sarrabesi non varrebbe nemmeno il vantaggio negli scontri diretti (pareggio 0-0 e vittoria 2-1) nel caso che la terzultima posizione porti alla retrocessione diretta per eccesso di distacco dalla sestultima: il regolamento dei playout stabilisce, nella fattispecie, che "poiché viene a concretizzarsi irreversibilmente la definizione di una retrocessione diretta nel campionato di categoria inferiore, si rende necessaria la gara di spareggio per definire la squadra che, a seguito del distacco pari o superiore a punti otto dalla 13ª classificata, è retrocessa direttamente senza la disputa dei playout che spetterebbe alla vincente dello spareggio in casa della 14ª classificata". Diciamo pure che a Pasqua, dopo aver giocato anche la gara interna col Monterosi (che giocherà senza il bomber Pippi), si vedrà se i gialloblù staranno o meno peggio di oggi. L'anno scorso compirono il miracolo salvezza facendo 12 punti nelle ultime sette giornate, ora il massimo che possono strappare è un playout in casa - tenendo dietro il San Teodoro e la Torres - ma sarebbe importante anche disputarlo in trasferta per giocarsi l'intero jolly in una gara secca e avere il non trascurabile diritto di poter fare domanda di ripescaggio in caso di sconfitta. A Muravera sperano che l'ultima gara a Ostia dia esiti positivi come l'anno scorso ma è difficile pensare che i lidensi siano scarichi quando ora si trovano a tre punti dalla coppia di testa Arzachena-Rieti e chiudere al secondo o terzo posto comunque permetterebbe delle sfide playoff in casa con tanti incassi sicuri.

 

TORRES. Arriva da un'intera stagione fatta nel fondo della classifica, al giro di boa era ultima con 8 punti e quasi spacciata anche per i pericoli di essere schiacciata dai problemi di bilancio. Invece, con l'avvento in società di Salvatore Sechi ha corso su due fronti: quello degli accordi economici per pagare i giocatori che avevano fatto la vertenza evitando punti di penalizzazione (ora deve affrontare le ultime due condanne ai pagamenti di Scalzone e Varriale) e quello in campo per recuperare posizioni. Una mano gliel'ha data la radiazione del Foligno, un'altra il ridimensionamento del Città di Castello e, infine, il fatto che Muravera e San Teodoro abbiano avuto nel 2017 un andamento con una media inferiore al punto a partita. Cioè quella che ha mantenuto la Torres, riveduta tantissimo sul mercato di gennaio, che mister Pasculli ha provato a riportare su (8 punti in 8 gare) fino alle due sconfitte con Lanusei e Ostiamare che hanno riportato in panchina Misiti. Il quale ha riscosso i tre punti col Foligno e pareggiato domenica scorsa con l'Arzachena rimettendo in sesto la media. Proprio l'1-1 in rimonta con gli smeraldini primi in classifica, per come è arrivato attraverso il gioco e il carattere, unito al calendario che mette i rossoblù senza più corazzate del girone come avversarie fa pensare quanto le speranze di evitare la retrocessione diretta siano concrete. Attualmente, la Torres come terzultima sarebbe retrocessa per eccesso di distacco rispetto ai cugini del Latte Dolce. Per accorciare le distanze può perseguire il vero obiettivo che è quello di scavalcare il Muravera e questo potrebbe arrivare già nel prossimo turno quando al Vanni Sanna arriva il già salvo Sansepolcro e si conoscerà già il risultato dei sarrabesi. In concreto i rossoblù puntano fare il pieno in casa contro i toscani e poi con Flaminia e Avezzano, oltre ad avere la trasferta pre-pasquale in casa del Città di Castello probabilmente all'ultima spiaggia dopo che si prenderà i tre punti col Foligno. L'altra trasferta con l'Albalonga, alla penultima giornata, resterà problematica se l'avversario sarà ancora in lotta per i playoff (ha anche il traguardo della Coppa Italia). Sulla carta ha il calendario migliore, ora dovrà trasformare i calcoli in punti concreti, sfruttando l'effetto Vanni Sanna che potrà diventare decisivo nel caso di un playout in trasferta ma contro il Latte Dolce, perché giocherebbe sul suo campo, o addirittura nel caso di un playout in casa se avrà la forza e la bravura di superare anche il San Teodoro. 

 

CITTÀ di CASTELLO. È quasi spacciato perché semmai dovesse recuperare una posizione avrebbe poi un distacco forse incolmabile sulla sestultima. Solo vincendo tutte le altre quattro gare oltre a quella a tavolino di domenica contro il Foligno può sperare perché chiuderebbe a 29 punti ipotizzando un Latte Dolce che non vada oltre i 34-36 punti. Presumibilmente il verdetto potrebbe arrivare giovedì prossimo contro la Torres ma se è vero che gli umbri non vincono una gara da oltre sei mesi è altrettanto vero che non hanno mai affrontato una gara in tono remissivo. Anche quando hanno perso se la sono giocata fino alla fine, perfino nel 5-0 di Arzachena (la sconfitta più netta in questi sei mesi) hanno avuto diverse occasioni per rientrare in partita prima di subire i tre gol finali. Ai sassaresi renderà il compito molto difficile così come ha fatto domenica scorsa al Lanusei che si è imposto di misura al Bernicchi con un gol-lampo di Papini dopo nemmeno 1' di gioco.

 

 

LA VOLATA SALVEZZA (in maiuscolo le gare in casa)

LANUSEI

(37 punti)

FLAMINIA

(36 punti)

L.DOLCE

(31 punti)

S.TEODORO

(25 punti)

MURAVERA

(22 punti)

TORRES

(20 punti)

CITTÀ di CAST.

(14 punti)

             
AVEZZANO Arzachena Trestina Monterosi L'Aquila S.SEPOLCRO Foligno
Flaminia LANUSEI FOLIGNO TRESTINA MONTEROSI Città di Cast. TORRES
ALBALONGA Torres Monterosi L'Aquila Rieti FLAMINIA S.SEPOLCRO
Muravera S.SEPOLCRO RIETI OSTIA LANUSEI Albalonga Avezzano
NUORESE Città di Cast. L'Aquila Rieti Ostia AVEZZANO FLAMINIA

 

 

 

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2016/2017
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