In coda il Guspini si avvantaggia su Idolo e Li Punti
Di Pietro al 95' e cambia la vetta: giù il Taloro, comandano Ilva e Ossese, in scia anche la Ferrini
Terremoto in testa alla classifica. Complice lo scontro diretto tra Taloro e Ilva, vinto dai maddalenini all'ultima azione del recupero, i gavoesi perdono la vetta a vantaggio degli avversari che riconquistano il primo posto insieme con l'Ossese tornata al successo (in quel di Quartu) dopo il ko di una settimana fa. Le due nuove leader, a quota 63, si ritrovano un punto avanti ai barbaricini, ora affiancati dalla Ferrini (scontata la vittoria a Castiadas) che, come gli isolani di Acciaro, deve recuperare una gara rispetto alle altre due contendenti alla vittoria finale.
Pesante battuta d'arresto della Nuorese che, nel ko col Porto Rotondo, vede sfumare il proprio inserimento nella lotta al primo posto (sarebbe arrivata a -3 dalla coppia di testa), rimette in gioco il proprio posto nei playoff sia perché di nuovo a portata del Monastir (a -6 ma con la gara contro la Villacidrese da recuperare) e anche perché ha un ritardo di sei punti dalla seconda e la semifinale si annulla con un distacco maggiore o uguale a sette.
La lotta playoff comprenda la sesta in classifica e non va oltre: il Budoni ha pareggiato 1-1 e resta dietro al Monastir; il Sant'Elena deve recuperare i match contro Ilva e Ferrini ma è chiaro che il ko con l'Ossese diventa il classico sogno infranto; il Ghilarza aveva abbandonato ogni ambizione con una lunga striscia negativa che ha messo alle spalle con gli ultimi tre risultati positivi che la portano al fianco dei quartesi; la Villacidrese ha visto svanire le pochissime chance perdendo il recupero di mercoledì con la Ferrini.
Poi si guarda alla lotta salvezza col Porto Rotondo che ha tagliato il traguardo con tre punti d'anticipo dopo aver chiuso l'andata al penultimo posto. Il Bosa ha ottenuto il pass pareggiando ad Arbus e lasciando i mediocampidanesi a +8 dal Guspini che, vincendo a Capoterra, ha appena conquistato la miglior posizione dei playout prendendo due punti di vantaggio su Idolo, sconfitto in casa dal Ghilarza, e Li Punti, stoppato dal Budoni, chiamate ora alla lotta per evitare la terza retrocessione dopo quelle di Asseminese e Castiadas materializzatesi nello spazio di tre giorni a partire da mercoledì scorso.
Il big-match di giornata si è risolto a favore dell'Ilva e toglie al Taloro diverse probabilità di successo che sperava di incrementare proprio con lo scontro diretto in casa. Mariastiai pieno ed entusiasmo alle stelle per il sogno serie D dei gavoesi ma primo tempo bloccato da un confronto aspro, leale e privo di occasioni da rete senza togliere spazio alla lotta a centrocampo. Nella ripresa la squadra di Fadda cerca di sfruttare la leggera supremazia di campo creando pericoli dalle parti di Manis con la punizione di Falchi (ottima risposta del portiere) e la conclusione a fil di palo dello stesso bomber rossoblù. A trenta secondi dal triplice fischio arriva il colpo di testa di Di Pietro, in anticipo sull'uscita di Forzati nel cercare la palla sul calcio piazzato di Aiana, gela la tifoseria di casa e lancia gli isolani in vetta alla classifica. Il paradosso dei gavoesi è che ora non possono sbagliare i prossimi due scontri diretti con Ferrini (fuori) e Ossese (in casa) altrimenti c'è anche il rischio (al momento remoto) di non poter disputare i playoff per distacco.
L'Ossese si rialza immediatamente dopo essere andata ko col Li Punti e spegne il sogno playoff del Sant'Elena in meno di venti minuti di gioco. La squadra di Loriga, senza lo squalificato Chelo e con il capitano Cocco in panchina per preservarlo in vista della sfida di mercoledì a Barletta, piazza l'uno-due con Dettori che chiude in rete l'assist di Zinellu. I due si scambiano i favori e il classe 2002 scaraventa la palla all'incrocio dei pali con un gran dagonale in corsa. Cherchi dice no al tentativo di Pilosu di riaprire la gara e il portiere Palumbo impedisce di subire il terzo gol vincendo il duello a tu per tu con Virdis. Nella ripresa ancora Cherchi attento sulle conclusioni dei quartesi e bianconeri di nuovo in vetta e pronti ad affrontare l'andata della semifinale di Coppa nella trasferta in Puglia.
La Ferrini rispetta il pronostico e rifila quattro gol al Castiadas nella prima frazione di gioco. Apre Ledda e raddoppia Fabio Argiolas, prima del riposo arriva la doppietta di Podda. Nella ripresa tanti giovani in campo per la squadra cagliaritana con l'esordio di Gabriel Pinna, il secondo figlio in squadra di mister Pinna il quale decreta la retrocessione aritmetica dei sarrabesi dopo averli condotti quattro anni fa in serie D (leggi qui). I neroverdi tornano in Promozione dopo 13 anni, undici partecipazioni in Eccellenza e due in serie D, la prima arrivata col ripescaggio nel 2010 e un'altra con la già menzionata storica vittoria del 2018. I cagliaritani, invece, rimangono i primi avversari dell'Ilva per il salto di categoria avendo un recupero da disputare e lo scontro diretto all'ultima giornata in casa dei maddalenini ma prima devono passare dalla sfida col Taloro.
La Nuorese cade nella striscia vincente del Porto Rotondo che, al Caocci, infila l'ottava vittoria di fila nel girone di ritorno e festeggia la salvezza con tre turni d'anticipo. La squadra barbaricina è costretta già dopo 3' ad inseguire gli avversari scattati avanti con la 20esima rete in campionato di Alessio Mulas. Il bomber sfiora il raddoppio in una prima frazione in cui i verdazzurri ci provano, senza fortuna, con le punizioni di Cocco. Nella ripresa i ragazzi di Cantara falliscono il raddoppio con Scanu e Ragatzu e vengono puniti da Murgia, terzo cannoniere della squadra, a segno con un tap-in sul tiro di Bruno respinto corto da Congiunti. Deiana salva il doppio vantaggio su Scioni e Cocco ma nulla può sul rigore di Ragatzu. I galluresi conservano il 2-1 fino al triplice fischio e festeggiano il traguardo con lo strepitoso girone di ritorno: 29 punti in 14 gare.
Il Monastir non gioca contro la Villacidrese ma conserva ancora possibilità minime di aggancio del quinto posto (ora più concreto) e di riduzione di distacco dalla seconda (sempre più difficile). Pur senza giocare la squadra di Manunza conserva la sesta piazza per il pareggio del Budoni in casa del Li Punti. Galluresi avanti verso la mezzora col gol di Monteiro, entrato ad inizio gara al posto dell'infortunato Santoro, e sassaresi sempre ad inseguire con il gol annullato a Tenerelli (espulso per proteste) e col pareggio realizzato al 90' dal sempreverde Borrotzu, ex di turno avendo vestito la maglia biancoblù una decina d'anni fa in serie D.
Il punto della squadra di Salis introduce il discorso salvezza perché il prezioso 1-1 raggiunto allo scadere permette di perdere la compagnia del Guspini - avversario nell'ultimo impegno casalingo - ma di agganciare l'Idolo. Per gli ogliastrini arriva una grave sconfitta interna contro il Ghilarza che potrebbe essere pagata anche con la retrocessione diretta visto il non facile finale di campionato (fuori con Nuorese e Budoni, in casa col Monastir). I guilcerini sembrano aver ritrovato lo smalto del girone d'andata: pungenti in avanti con i gol di Chergia nel primo tempo, di Caddeo (rigore) e del baby Mele (classe 2004), e granitici dietro (zero gol subiti). La squadra di Masia si affaccia ora sul baratro salvo doversi ritrovare nelle ultime tre giornate in cui dovranno piazzare almeno due colpi da tre punti per effetto del sorpasso del Guspini, vincente da pronostico contro la già retrocessa Asseminese, e pronto al bis dopo Pasqua col Castiadas, la seconda squadra già retrocessa aritmeticamente. Ma la via della vittoria per la squadra di Piras è stata tutt'altro che agevole, anzi nel primo tempo i mediocampidanesi sono caduti nell'incubo della sconfitta andando sotto di due gol nel primo quarto d'ora. Caddeo e Sainas approfittano dell'ansia da retrocessione dei biancorossi che, nella ripresa, si trasforma in recupero da disperazione, Riaccende le speranze l'argentino Bravo, di testa su angolo di Fadda, per il pareggio bisogna attendere l'ingresso di Festa, al rientro dopo oltre un mese di stop per infortunio e gli scampoli di gara nel recupero di Monastir, che trova il pareggio a 10' dal termine catapultandosi con fame rabbiosa sulla respinta di Medda al tiro di Fadda. Quest'ultimo diventa sempre più l'uomo della provvidenza siglando il gol-sorpasso sull'assist di Bravo, tre giorni dopo aver evitato la sconfitta col Monastir con uno stupendo sinistro al volo. Nella corsa salvezza va registrato il traguardo raggiunto dal Bosa col pareggio di Arbus, i planargiesi di Carboni salgono a quota 38 e diventano irraggiungibili per le tre in lotta nella zona playout. Entrambe hanno comunque inseguito la vittoria sin dai primi minuti con la squadra di Falco andata vicinissima al gol dopo 1' con Diaz (traversa su punizione) e poi con l'occasione di Atzori (calcia alto da pochi passi) mentre Manfredi salva i granata su Paolo Carboni nel primo tempo e su Ongania ad inizio ripresa. I mediocampidanesi hanno 8 punti di vantaggio sui "cugini" del Guspini ma col calendario (Ilva e Ossese fuori, Nuorese in casa) che non fa stare ancora tranquilli Baggini e compagni