«Il nostro problema più grande è nella testa»
Farina è sicuro: «Questo è l'Abbasanta che tutti si aspettano»
L'Abbasanta rialza la testa e inanella un altro preziosissimo successo, dopo quello strappato contro la Corrasi, al cospetto di una squadra quotata, seppur ultimamente in leggera crisi, come l'Arborea di Costella: una vittoria importante, perchè rilancia sul piano del morale, oltre che in classifica, i ragazzi allenati da Farina, che si stanno lasciando velocemente alle spalle un periodo particolarmente difficile, solo due punti in cinque gare, che ha rischiato seriamente di compromettere l'intera stagione.
«L'Abbasanta è una bella squadra, l'ho detto tempo fa e lo confermo anche oggi; sapevo anche che se ci fossero mancati dei giocatori importanti avrei avuto dei problemi, come in effetti è accaduto. Siamo partiti benissimo, poi le assenze ci hanno pesantemente penalizzato e abbiamo rimediato magre figure; ora stanno rientrando tutti gli elementi e stiamo tornando ad essere la squadra che tutti si aspettano.
Sono convinto che chi ha un buon organico alla fine la spunta, anche se poi con il mercato i valori in campo cambiano, ed è una fortuna arrivare alla fine del campionato con la rosa inalterata, di questi tempi».
Voi state studiando delle mosse particolari in questa sessione per puntare, magari, al salto di qualità?
«Secondo me non ci vuole tanto per rinforzare questa squadra, ma io ho la fortuna di avere alle spalle una società seria che prende gli accordi solo quando può rispettarli.
Dipende tutto dai dirigenti, io le mie indicazioni le ho date, loro sono concordi con me su quello che serve, però sono anche coscienti che devono fare le cose per bene, altrimenti è inutile, soprattutto in questi tempi in cui è facile fare promesse ma meno mantenerle».
La seconda piazza è distante soltanto 4 lunghezze: non mi dica che non ci state pensando.
«Certo che ci fa gola, anche se il nostro quest'anno è davvero un bel campionato, con delle ottime squadre, ci sono dei giocatori importanti, scesi dalle categorie superiori per giocare in Prima. Nessuno parte con il risultato già acquisito, ogni partita nasconde molteplici insidie: noi siamo andati a Santa Giusta e ce le hanno suonate di santa ragione, e avevano solo 5 punti in classifica; non si può dare niente per scontato.
L'Arborea è andata a Orosei e ha stravinto, ma con noi ha perso; regna assolutamente l'equilibrio: noi siamo a due punti dal terzo posto, ma ci sono tante altre squadre nella nostra stessa situazione. Se si esclude la Macomerese, tutte le altre sono sullo stesso livello: parlo del Monterra, dell'Arborea, del Santa Giusta, del Bosa, dello stesso Macomer, che è una bellissima squadra eppure si trova nelle parti basse; è ancora presto, mancano ancora venti partite da giocare, ci saranno ancora tantissime sorprese, ne sono sicuro».
La trasferta di Montalbo, in questo senso, è un impegno da non sottovalutare, anche se i vostri prossimi avversari non vincono ormai da quattro turni.
«Per noi le partite sono tutte difficili, perché nel momento in cui non le riteniamo tali abbiamo perso in partenza: il nostro più grande problema sino a questo momento è stata la testa.
Forse è anche una cosa normale: vinci quattro partite e pensi di essere bravo e magari non sei più umile come lo eri prima; poi ti capita che a Santa Giusta te le suonano e ti ridicolizzano, allora ti metti in discussione e ricominci da zero, proprio come abbiamo fatto noi.
Stiamo crescendo, ci farebbe piacere non ripetere le brutte prestazioni che abbiamo fatto in precedenza, almeno non avere dei cali di tensione che ci portano a fare figuracce.
Sicuramente – continua Farina - la Montalbo è una buona squadra, ha nomi importanti, ma noi non possiamo permetterci altri passi falsi clamorosi: abbiamo incassato dieci gol in tre partite, quando non hai la testa può succedere questo e anche di peggio, come accaduto alla stessa Montalbo nell'ultima sfida contro il Cabras, che tra le altre cose è una signora squadra, una di quelle che mi ha impressionato di più: giocano bene, corrono, sono veloci, hanno un bell'organico, hanno entusiasmo perché sono una matricola e vogliono farsi valere.
Hanno gli stessi punti nostri, e anche loro potrebbero fare un pensierino e puntare in alto: mancano 19 partite, perché non provarci?»
Tra tre settimane vi aspetta invece il big-match contro la Macomerese: avrete una grossissima occasione di rientrare prepotentemente in gioco.
«La Macomerese è una squadra fortissima, non è possibile che una squadra abbia tutti questi punti senza esserlo. Mi farebbe piacere affrontare la Macomerese con tutta la rosa a disposizione, senza infortuni, e mi farebbe piacere giocarmela alla pari: se saranno più bravi ci complimenteremo come è giusto che sia».
L'impegno è fissato per il 29 dicembre, proprio a cavallo per le feste: pensa che lo spettacolo possa risentirne?
«I problemi che abbiamo noi li avranno tutti: purtroppo la federazione ha preso questa decisione, vedremo di conciliare gli allenamenti per far si di essere pronti per la partita, nonostante le feste che ci complicheranno un po' le cose».