Capitano e punta: «P. Corallo battuto con merito»
Fertilia, Mereu e Puddu sicuri: «Ci faremo valere anche nei playoff nazionali»
Stefano Mereu e Marco Puddu erano presenti tre anni fa a Sassari quando furoni sconfitti 2-1 dalla Torres nella finale playoff. Allora il Fertilia era allenato da Mauro Giorico che chiuse lì il ciclo con i giuliani per lasciare spazio all'emergente Massimiliano Paba che, proprio dal centrocampista e l'esterno offensivo - entrambi classe 1987 - ha iniziato il nuovo corso del club di Aurelio Ferroni arrivato a giocarsi un posto per la serie D dopo aver battuto 2-1 domenica scorsa il Porto Corallo nella finale playoff.
Stefano Mereu è stato decisivo nel successo dei canarini con una magistrale punizione sotto l'incrocio che ha reso nullo il tentativo di Sanna, subentrato 20' prima all'espulso Manis, di intercettare la sfera calciata con forza e precisione. «Mi è andata bene - dice con modestia lo specialista al sesto centro sui calci piazzati, settimo stagionale - ho scavalcato la barriera e il portiere non ci è arrivato. Sono contento, al di là del mio gol, perché abbiamo vinto meritatamente, mostrando gioco e personalità». Sugli episodi contestati, il capitano dei giuliani non ha dubbi: «L'espulsione di Manis è giusta perché Chelo avrebbe potuto tranquillamente concludere l'azione se non fosse stato travolto dal portiere e per il rigore non fischiato ad Arcamone il mio compagno (Luiu, ndr) mi ha detto che non l'ha toccato. La nostra vittoria resta limpida e bella». Mereu si proietta alle gare che il Fertilia dovrà affrontare il 25 maggio e l'1 giugno contro la rappresentante dell'Umbria: «Non sapevamo neanche chi avremmo incontrato in caso di vittoria, ora ci prepareremo al meglio per affrontare queste due gare con la stessa mentalità che ci ha contraddistinto in tutto il campionato. Ci faremo valere anche nei playoff nazionali».
Marco Puddu non ha segnato ma ha fornito una grande prova. «Siamo felici per aver centrato questo grande traguardo - dice il mancino tornato ad ottimi livelli dopo due mesi fermo ai box per un infortunio a fine gennaio - e sono contento per me dopo aver sofferto stando fuori per diverse gare nel momento più importante del campionato. Per fortuna ho recuperato qualche giornata prima della fine e ho potuto giocare questa finale». L'attaccante aveva anche da farsi perdonare l'espulsione di tre anni fa: «È vero, contro la Torres reagì ad una gomitata e presi la seconda ammonizione dopo solo mezzora di gara, ci tenevo a vincere e a giocar bene per cancellare quella macchia». Obiettivo raggiunto. «Il nostro successo è meritato - rimarca Puddu - perché ottenuto attraverso il gioco e creando occasioni oltre ad aver segnato due gol». Sugli episodi contestati: «Il rigore trasformato da Chelo c'era così come l'espulsione di Manis e, sul rigore chiesto da Arcamone, devo essere sincero: a me dal campo sembrava ci fosse però mi fido di ciò che mi ha detto il mio compagno e cioè che non ha fatto fallo». Il quasi 27enne esterno offensivo pensa alle prossime sfide: «Non conosciamo ancora il nome del nostro avversario né il valore ma, a prescindere da questo, noi ce li giocheremo con la voglia di andare sempre più avanti, speriamo fino a metà giugno». Il giorno della gara di ritorno della finalissima...