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Figc, il presidente Andrea Delpin anticipa la fine del mandato: «Mi dimetto, giusto un ricambio naturale dei vertici quando le motivazioni iniziano a scemare»
In carica da 8 anni: spicca Centro Federale e sede

Figc, il presidente Andrea Delpin anticipa la fine del mandato: «Mi dimetto, giusto un ricambio naturale dei vertici quando le motivazioni iniziano a scemare»

All'ultima curva di otto anni al vertice del Comitato Regionale Sardegna Figc Andrea Delpin entra ai box. Il presidente ha rassegnato le dimissioni a pochi mesi (novembre) dal congresso per il rinnovo dalle cariche e lo ha fatto attraverso una lettera indirizzata ai dirigenti delle società di calcio della Sardegna, agli allenatori, ai giocatori, agli arbitri e a tutti i dirigenti e collaboratori della LND in Sardegna che riportiamo integralmente.

"Cari amici, dopo otto anni di intensa attività che da Presidente ho condiviso con il Direttivo regionale e con tutte le strutture periferiche federali è arrivato il momento di lasciare l’incarico. Ritengo che il ruolo di Presidente debba essere sempre caratterizzato da forti motivazioni e sopratutto che debba essere garantito il ricambio naturale nelle posizioni di vertice quando si percepisce che le motivazioni stanno iniziando a scemare.

Alla soglia dei 60 anni sento la necessità di ricaricare le batterie motivazionali impegnandomi in altri ambiti sportivi e nel frattempo di favorire un processo innovativo di ricambio dirigenziale all’interno del Comitato regionale. Il movimento calcistico Sardo è maturo e competente per individuare l’alternativa al sottoscritto senza traumi e tensioni. Sia all’interno che all’esterno del Comitato regionale esistono ottime risorse umane e professionali per individuare una nuova classe dirigente che mi auguro possa proseguire quel processo di modernizzazione che ha caratterizzato questi ultimi 8 anni di attività. Per questi motivi e per garantire a tutti gli utenti un processo trasparente e pienamente democratico di individuazione della nuova squadra federale, senza che la mia presenza in Federazione possa in alcun modo condizionare le scelte, anticipo di qualche mese la mia uscita di scena e comunico a tutti voi le mie dimissioni immediate dal ruolo di Presidente del Comitato Regionale.

Non mi piace fare auto celebrazioni del lavoro svolto, ma di sicuro rimarrà in me e nel consiglio direttivo uscente la soddisfazione, fra le altre, per la realizzazione del Centro Federale di Sa Rodia (struttura unica in Italia) e della sede federale di Cagliari. Entrambe le realizzazioni, frutto di importanti investimenti, non hanno mai causato costi per le Società ma al contrario concorrono ad una crescita tecnico/formativa di tutto il movimento calcistico isolano. Ringrazio tutti coloro che nei diversi ruoli, talvolta anche con atteggiamenti critici ma sempre graditi, hanno accompagnato la mia esperienza presidenziale e mi hanno aiutato a crescere soprattutto come uomo.

Auguro un sincero in bocca al lupo a tutti voi ed una serena vacanza estiva"

 

Insegnante Isef e docente universitario nella facoltà di scienze motorie di Cagliari e presidente della Federazione mondiale ISF (International Schoolsport Federation), Andrea Delpin fu eletto nel 2008 battendo la concorrenza di Andrea Contini. Nel primo mandato registrò un aumento di iscritti tra le prime squadre dei campionati regionali, quelle dei settori giovanili, il calcio a 5 e il calcio femminile. Nell'estate del 2011 fu presa l'importante decisione, al termine di una riunione congiunta con gli allora presidenti delle società di calcio dell'Eccellenza, di innalzare il numero dei fuoriquota da due a quattro come effetto immediato di contenimento delle spese degli ingaggi dei calciatori. Una decisione che ha scatenato negli anni sempre discussioni sull'opportunità o meno di aver raddoppiato il numero dei giovani da schierare obbligatoriamente, decisione poi estesa anche al campionato di Promozione. Fu promotore della rivoluzione dei campionati regionali con la formula dei playoff-playout che coinvolgeva squadre di differenti campionati (i famosi triangolari poi aboliti dopo qualche stagione) per rendere meno "scontati" i finali di stagione. Nel novembre del 2012 fu candidato unico e rieletto all'unanimità, per alzata di mano, di fronte ad una platea gremitissima e alla presenza dell'ospite di lusso, Gigi Riva, e al presidente dell'Assemblea Benedetto Piras, ottenendo così il secondo mandato quadriennale. In quell'occasione si parlò del progetto e la sua realizzazione del centro federale di Oristano - una Coverciano sarda con 3 campi di calcio a 11 in erba artificiale e due campi di calcio a 5 sempre in erba artificiale - dopo che nel frattempo la sede delle federazione a Cagliari era passata dai vecchi uffici di Via Sonnino ai nuovi di via Bacaredda e che il sito internet ebbe una moderna rivisitazione con la crescita in parallelo della pagina Facebook fino alla divulgazione delle attività di calcio regionale nella sezione Sardegna dedicata all'interno della rivista Calcio illustrato. Il centro federale Sa Rodia, recentemente intitolare alla memoria del vice-presidente Tino Carta, fu inaugurato definitivamente il 15 gennaio del 2014 con una amichevole tra la Rappresentativa di serie D in procinto di partecipare al Torneo di Viareggio e la Primavera del Cagliari, quasi un anno dopo l'assegnazione alla Sardegna dell'organizzazione della 52esima edizione del Torneo delle Regioni. In questi anni il centro federale ha ospitato i raduni delle Rappresentative sarde, le finali di Coppa Italia di Eccellenza e Promozione e le finali playoff salvo qualche eccezione. Due estati fa rese pubblica l'ambizione di guidare la Lega Nazionale Dilettanti in sostituzione di Carlo Tavecchio passato a dirigere la Federcalcio in luogo di Abete. Ma la concorrenza fu spietata e rinunciò all'incarico in favore dell'elezione di Felice Belloli, presidente del Comitato Regionale Figc Lombardia, poi dimessosi dopo neanche un anno di presidenza. L'estate scorsa l'ultima rivoluzione dei campionati con l'abolizione della Terza categoria, inglobata nella Seconda che diventa così l'ultimo gradino del calcio sardo, più l'inserimento di un girone in più di Prima, il tutto per armonizzare geograficamente i vari raggruppamenti. Da non dimenticare, negli 8 anni di mandati, il ritorno dei campionati amatoriali e la realizzazione del torneo del beach soccer.

In questo articolo
Argomenti:
Stagione:
2015/2016
Tags:
Sardegna