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Francesco Loi, allenatore, Tortolì
«Andiamo a testa alta, orgogliosi di quanto fatto finora»

Francesco Loi ritrova il suo Tortolì: «Contro il Latte Dolce avevo chiesto una partita moralmente perfetta, tutti hanno dato l'anima»

Una pareggio che poteva essere una vittoria e un punto che, nel finale, poteva anche non essere conquistato. Il Tortolì che pareggia col Latte Dolce stando con l'uomo in meno dal 40' del primo tempo ha soddisfatto il tecnico Francesco Loi: «Avevo chiesto alla squadra di fare una partita moralmente perfetta, tutti hanno dato l'anima ed è ciò che mi interessava più del risultato. Il Latte Dolce sta sotto in classifica ma ha un organico importante, ho visto una grande squadra avversaria e la mia giocare alla pari. La squadra sta bene in campo, che ha una mentalità importante e si confronta in una categoria che non ha mai fatto, andiamo a testa alta e siamo orgogliosi di quanto fatto finora. Guardando il nostro calendario avrei messo tre firme per avere ora 6 punti. Noi siamo retrocessi e dobbiamo cercare di salvarci, in serie D contano non solo i punti ma anche i mezzi punti, siamo nel girone più competitivo degli ultimi dieci anni, visto che ci sono almeno 9 squadre attrezzate per vincere e quelle che fanno parte della seconda fascia sono molto forti». La squadra rossoblù si è battuta con grande ardore: «Abbiamo fatto una gran partita, preparata bene e cambiando modulo, ho visto grande sacrificio e molte idee, abbiamo giocato con pochi tocchi e un'ottima circolazione di palla essendo pungenti in ripartenza fino a quando eravamo in parità numerica. Non abbiamo snaturato la squadra quando siamo rimasti in dieci, abbiamo tenuto le due punte in campo, cambiando qualcosa per evitare di andare in grandissima sofferenza. Abbiamo corso come dannati nonostante i trenta gradi e spero che questa sia la prova che faccia star zitto qualcuno sul livello atletico della squadra». Mister Loi ha parole dolci per tutta la squadra e per alcuni in particolare: «Figos nelle ultime tre partite ha segnato 4 gol, sa giocare per la squadra, parla poco e corre tanto. Ha fatto il mediano con qualità, quantità e grande spirito di sacrificio. Floris è sprecato per la categoria, gioca in serie D per ingiustizia calcistica e lo fa con grande professionalità dando sempre qualcosa in più oltre le parate. Vignati era infortunato e in bilico per la tribuna, l'ho portato in panchina perché volevo nei 20 tutti i giocatori che negli anni mi hanno dimostrato un certo carattere, è stato un azzardo farlo giocare ma in quel momento mi serviva dare centimetri e ordine alla difesa».

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2017/2018