Salta al contenuto principale
Eccellenza
Il portiere: «La Figc ci crei un torneo Over 30»

Giocatori in rivolta, Deliperi: «Pronti a scioperare, la norma sui fuoriquota danneggia anziani e giovani»

Gli allenatori d’Eccellenza stanno iniziando a fare sentire la propria voce, cercano d’incontrarsi tra loro per poi incontrare i vertici federali e discutere sul problema che può causare l’utilizzo dei quattro fuoriquota. Ai giocatori, invece, basta un sms mandato dalla spiaggia o da casa e i messaggi su facebook per capire che tra loro serpeggia un malcontento diffuso che potrebbe sfociare verso una decisione clamorosa. Simone Deliperi, portiere 31enne della Torres, l’anticipa così: «Noi siamo pronti a fare lo sciopero, questa modifica della norma sui fuoriquota danneggia noi anziani e gli stessi giovani. A questo punto sarebbe meglio che la Figc ci faccia disputare un campionato Over 30».

 

Simone DeliperiSimone spiega bene, voi giocatori siete disposti a fare sciopero?

«Ma certo, ci stiamo già muovendo. Ho sentito Daniele Corsi, Pierluigi Porcu, Pierpaolo Garau, Marco Manis, Alessandro Frau e tanti altri, ci riuniremo e chiameremo voi giornalisti per comunicarvi ciò che avremo deciso. Magari la Federazione ci creerà un campionato a parte»

Tu hai giocato in campionati di Lega Pro dove l’obbligo dell’utilizzo dei fuoriquota è di tre salvo poi premiare le squadre che giocano con tanti giovani

«A parte lo stimolo che danni i compensi in denaro, la scelta è sempre meglio di un obbligo. Io non avevo mai disputato un campionato d’Eccellenza, il livello è ottimo perché ci sono due soli fuoriquota. Non è un caso che i tifosi abbiano preferito vedere più una partita d’Eccellenza come Torres-Fertilia piuttosto che il derby di serie D tra Porto Torres e Arzachena»

Da giocatore e compagno di squadra spiega bene cosa accade ai giovani che rientrano nella fascia dei fuoriquota

«La maggior parte di loro è composta da ragazzi presuntuosi e senza rispetto nei confronti di allenatori, non ascoltano i compagni più anziani e si permettono pure di saltare gli allenamenti perché tanto sanno di avere il posto assicurato. L’obbligo non va bene, se un giocatore è bravo gioca comunque. Io ricordo che quando ho esordito in serie D a Calangianus nel 1997 c’era già l’obbligo di far giocare quelli nati nel 1977 ma io che avevo tre anni in meno e ho giocato comunque»

In che modo i giovani vengono danneggiati?

«Dal fatto che vengono utilizzati in ruoli particolari come il portiere o gli esterni bassi o alti, mai difensori o centrocampisti centrali o attaccanti. Quanti portieri giovani bravi continueranno a far parte delle rose quando avranno 21 o 22 anni? In giro vedo sempre gli stessi nelle squadre più importanti»

Qual è la difficoltà che state trovando ora voi anziani

«Per noi “anziani” le trattative si sono fermate improvvisamente, non si può modificare la norma a mercato in corso. Così facendo non si fa sentire più nessuna società perché ora anche la Promozione aggiungerà un giovane in più da schierare, ma io in Prima categoria non vado a giocarci meglio che ci facciamo disputare un campionato Over 30 e poi vediamo quali partite i tifosi sceglieranno di vedere»

Perché le società hanno chiesto il raddoppio dell’utilizzo dei giovani in Eccellenza?

«Perché spesso sono composte da ex giocatori che non trovano posto come allenatori e si inventano dirigenti, non hanno soldi, non mantengono gli impegni e spingono per avere più giovani in campo così hanno la scusa se i risultati non arrivano. E poi non si capisce che il bacino d’utenza per pescare questi giovani è sempre diverso da zona a zona della Sardegna, le grandi piazze come Cagliari, Sassari, Nuoro e Olbia non avranno problemi mentre le squadre dei piccoli centri saranno costrette a far giocare giovani inadeguati»

Il campionato d’Eccellenza è impegnativo, fare calcio e studiare si può? 

«Ora come ora no. Noi come Torres siamo andati a giocarci l’ultima gara di playoff che poteva darci la finale nazionale senza alcuni giovani che erano impegnati negli esami, quelli invece che si dedicano al calcio mollano la scuola e poi, finito il periodo dei fuoriquota, vanno nelle categorie minori. Noi abbiamo Carlo Piga, un ’91 fortissimo che l’anno prossimo rischia di non giocare perché magari gli si preferisce uno con più esperienza»

Cosa suggerisci allora?

«Di abbassare il limite d’età per i fuoriquota e lasciarne due come era quest’anno. Bisogna capire che il giovane diventa bravo se gioca con “anziani” di qualità se si confronta invece con tanti altri giocatori di pari età non cresce»

E quale rischio c’è per i giovani, soprattutto 17enni, che saranno obbligatoriamente schierati dal 1’?

 «Che le società spendano di più per il loro reclutamento, quando li prendi da fuori occorre l’appartamento e il vitto, poi non vengono seguiti e mollano la scuola o fanno tardi la notte. Altrimenti assisti a queste leve impartite all’ultimo momento dalle società come stanno facendo a Valledoria e Castelsardo nelle quali partecipano gli stessi giovani che seguiranno o l’una o l’altra società che offrirà a loro più soldi»

In questo articolo
Squadre:
Campionato:
Tags:
Sardegna
Intervista