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Il 9° turno visto da Mereu: «La Nuorese tornerà alla vittoria, l'Arzachena può fermare l'Ostia, l'Olbia sarà protagonista e il Selargius deve confermarsi»
Il tecnico analizza le gare delle squadre sarde

Il 9° turno visto da Mereu: «La Nuorese tornerà alla vittoria, l'Arzachena può fermare l'Ostia, l'Olbia sarà protagonista e il Selargius deve confermarsi»

Nessun derby e cinque gare importanti per le squadre sarde del girone G di serie D. Per inquadrare la nona giornata di campionato e fare un'analisi sullo stato di salute di Arzachena, Olbia, Nuorese, Selarigus e Budoni ci facciamo guidare da Bernardo Mereu, il tecnico più esperto e titolato dell'Isola sulla breccia dell'onda da oltre trent'anni. Il tecnico di Triei, ma quartese di adozione, è stato l'artefice del ritorno in quarta serie dei barbaricini, che avrebbe dovuto guidare anche in questa stagione poi le strade, come è noto, si sono divise alla vigilia della prima uscita stagionale. «Nessun rancore -  dice Mereu - e provo grande affetto per la Nuorese. Ho preferito lasciare nel momento in cui non ritenevo ci fosse più la congiunzione perfetta tra tutte le componenti, così come c'era stata la stagione precedente». 

 

Bernardo MereuProprio la Nuorese apre la giornata e, nell'anticipo di domani contro il Cynthia, vuole interrompere un'astinenza da vittoria che dura da 5 turn

«Le cronache delle gare dicono che, in questo periodo senza successi, tolta la trasferta di Ostia ha sempre fatto bene. Il gruppo è forte e con una grande senso di appartenenza, incontra un avversario giovane che sta attraversando un periodo di difficoltà per cui penso che possa ricentrare la vittoria. Quando offri certe prestazioni le possibilità che tu vinca sono sempre elevate, poi giocano di fronte al proprio pubblico, che ha entusiasmo e sa caricare squadre e società, perciò credo che i tre punti non potranno sfuggire»

Il passaggio del testimone in panchina tra Mariotti e Bacci di due settimane fa è stato meno traumatico del previsto

«Conosco Bacci ed è un allenatore di grande equilibrio, ha fatto subito bene e sono sicuro che continuerà a fare bene perché si trova a lavorare con un presidente capace, una società all'altezza e un gruppo di giocatori responsabili e validi sotto il profilo tecnico e morale. Il pubblico poi si sta riavvicinando sempre più numeroso ai colori verdazzurri e trascinerà la squadra al ritorno alla vittoria»

L'Arzachena ancora imbattuta può fermare il lanciatissimo Ostiamare?

«La squadra di Mauro Giorico è molto solida e, seppur non esprima ancora una grande spettacolarità nel gioco, sta raccogliendo molti punti nonostante abbia incontrato avversari di notevole valore. È messa bene in campo, i giocatori sono sempre molto concentrati e subiscono pochi gol. Al Biagio Pirina arriva la capolista Ostia, una squadra estremamente valida dalla cintola in su ma che soffre un po' dietro, non è imbattibile perciò mi aspetto che l'Arzachena possa ottenere un bel risultato che non sia soltanto il pareggio»

Ad ogni modo un plauso particolare va fatto al club smeraldino visto il ritardo con cui ha programmato la stagione

«Certo che sì. Il ripescaggio ufficiale arrivato ad agosto inoltrato ha costretto la società a fare mercato anche quando gli impegni ufficiali di Coppa Italia erano già partiti, il direttore sportivo Zucchi ha operato molto bene nel trovare i giocatori giusti che sposassero il progetto, l'allenatore ha fatto il resto, dalla sua parlano i numeri»

L'Olbia, invece, arriva da una settimana movimentata con il cambio in panchina e c'è l'Aprilia da battere

«La società ha investito molto in estate allestendo una squadra importante per la categoria che non ha trovato da subito le giuste coordinate per esprimere al meglio il proprio valore. Ultimamente, però, l'Olbia stava venendo fuori bene, come dimostra la stessa prestazione di domenica scorsa ad Ostia, che è stata importante seppur senza il conforto del risultato visto che è maturata una sconfitta immeritata. Il club ha così deciso di cambiare un allenatore bravo come Scotto per riprendere chi l'anno scorso aveva centrato i playoff, Biagioni dovrà continuare su questo trend di gioco positivo possibilmente migliorando la fase difensiva, perché effettivamente i 16 gol subiti in 8 gare non sono pochi. La società non ha mai nascosto che vuole primeggiare, il distacco dalla vetta è importante ma non incolmabile, certo è che per essere da subito protagonisti occorre battere l'Aprilia e il fatto che si giochi al Nespoli può aiutare in questo»

I detrattori dell'Olbia dicono che non potrà fare un campionato da vertice perché ha acquistato giocatori che l'anno scorso si sono salvati nei playoff o sono retrocessi

«Io posso parlare di Luigi Pinna e Alessandro Steri, che ho avuto a Villacidro e grazie ai quali ho vinto un campionato di serie D e una Coppa Italia di categoria oltre ad ottenere una salvezza in C2. Sono giocatori di grande valore, scelti da chi ha fatto il mercato ad Olbia proprio perché funzionali ad un progetto importante e non sulla base della classifica della squadra in cui giocavano la scorsa stagione. Anzi, hanno una forza morale che li rende completi proprio perché capaci di giocare in squadre che vincono i campionati o che raggiungono la salvezza. Lo stesso si potrebbe dire di Mastinu e Delrio che hanno già dimostrato, anche in serie D, di essere giocatori più che all'altezza»

Il Selargius contro il Terracina cerca il tris di vittorie

«La squadra di Zeman l'ho vista due volte in questa stagione, a Olbia in occasione dei premi Ussi e l'ultima in casa contro il Sora. Al Nespoli, all'esordio in campionato, perse 2-0 ma giocò una grande partita, due settimane fa l'ho trovata molto attenta nella retroguardia, che attacca e difende di squadra, ora i giocatori si muovono in maniera più organica. Ospitano il Terracina che è la vera delusione del campionato, una squadra ingessata che sta soffrendo molto in casa mentre in trasferta ha ottenuto le due uniche vittorie, non sarà facile per Atzori e compagni vincere ma ci sono tutti i presupposti per mantenere questo processo di crescita intrapreso nelle ultime due gare»

Gare nelle quali si è evidenziato una registrata netta alla difesa

«In effetti avevano ottenuto alcune sconfitte dai risultati sconcertanti nel punteggio, ora va molto meglio e se una rondine non fa primavera è altrettanto vero che aver visto già due rondini vuol dire che ci sono ottime possibilità che la primavera sia alle porte. In difesa è stato inserito un elemento importante come Antonio Usai, che ha garantito oltre a qualche gol anche un po' di esperienza: sebbene sia del '93, l'ho avuto al Sant'Elia in serie D e l'anno scorso l'ho portato a Nuoro per vincere in Eccellenza. Il suo innesto, unito al rientro di Piselli e gli apporti che danno Patacchiola e Capelli, ha dato solidità alla difesa biancorossa che da due gare non subisce gol»

Il Budoni a Sora cerca la vittoria che ripaghi un periodo di grande sfortuna

«La squdra di Cerbone gioca molto bene ma non riesce a raccogliere in termini di punti quanto semina durante la gara. Credo stia pesando l'assenza di un giocatore come Fontanella, che ha grande capacità tecnica e realizzativa e, per caretteristiche di gioco, sia il giusto incastro tra attacco e difesa. Le conseguenze del fatto che manchi da diverse partite le sta pagando poi Villa, che non si ritrova un compagno di reparto ideale e col quale ha già un grande affiatamento. Il Sora in casa è un avversario molto temibile, ha vinto sempre tranne che con la Lupa Castelli ed è reduce dal successo con la Viterbese, poi può contare su una tifoseria molto calda e ha un buon reparto offensivo. La possibilità che il Budoni vada incontro ad una trasferta difficile sono elevate ma il Sora che ho visto a Selargius commette dietro delle ingenuità, se i galluresi sapranno approfittarne otterranno un risultato positivo»

Con il cambio Biagioni-Scotto a Olbia, resta solo Giorico a difendere l'onore degli allenatori sardi in serie D

«Questo è un periodo in cui i nostri club danno maggior fiducia ai colleghi d'oltre Tirreno, che certamente hanno delle qualità. Ma questo non vuol dire che gli allenatori sardi non siano all'altezza, anzi ritengo che abbiano qualità eccezionali e l'abbiano già dimostrato. In altre regioni c'è una chiusura totale verso gli allenatori "non locali", in Sardegna non è così e non so se sia un bene o un male, questo è però un momento in cui i nostri club, per convenienza economica o strategia societaria, si rivolgono ai tecnici continentali»

Quanto manca a Bernardo Mereu una panchina?

«Dopo 34 anni sempre ad allenare, abituato a vivere la settimana in funzione della gara della domenica sarei un falso se dicessi che non mi manca, però ora ho la possibilità di seguire con più attenzione la serie A e vedere qualche gara di serie D ed Eccellenza»

Perciò è pronto ad accettare una nuova sfida?

«Faccio l'allenatore di calcio e sono più che pronto a seguire un progetto di lavoro ma i miei 34 anni di carriera sono stati caratterizzati dal fatto che ho accettato sempre proposte nelle quali c'era una condivisione totale di obiettivi e metodi di lavoro con tutte le componenti che formano un gruppo, perché un allenatore non deve trasferire ai giocatori solo concetti tecnico-tattici ma deve poter lavorare in un ambiente in cui gli venga riconosciuta la propria dignità per avere quella forza maggiore nello svolgere la professione. Dopo aver rinunciato al contratto con la Nuorese ho avuto offerte anche da club fuori la Sardegna ma, dopo aver allenato la Torres in serie C1, decisi a suo tempo che per seguire la mia attività lavorativa potevo solo dedicarmi a squadre isolane»

In questo articolo
Allenatori:
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2014/2015
Tags:
Sardegna
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