Latte Dolce e Tharros risalgono, Villacidrese ko
Il Budoni è l'unico a fare tris, al Monastir sfugge la prima vittoria a Calangianus e Ghilarza no
Tre giornate e una sola regina. Non una sorpesa, perché il Budoni è accreditato a vincere il campionato di Eccellenza ma comunque è un primo segnale verso chi non è riuscito a piazzare la tripletta iniziale. Siamo agli inizi e, soprattutto, alla quinta gara ufficiale in 17 giorni, quasi tutte disputate a 30-35 gradi e c'è chi è più o meno in ritardo di condizione, di amalgama o di composizione della rosa. Sta di fatto che i galluresi calano il tris nella difficile trasferta sul campo del Li Punti grazie non ad uno dei suoi bomber (Meloni-Villa) ma ad un centrocampista come
Sandro Scioni, che nel suo bagaglio tecnico ha la capacità di inserirsi in area avversaria o il tiro da fuori per andare a segno, come è capitato nel finale della gara al Li Punti stadium. Ora la capolista avrà un primo scontro diretto ricevendo la visita dell'Ossese, a riposo in questo turno infrasettimanale e pronta a rilanciare le le proprie quaotazioni in chiave primato.
Non hanno tenuto il passo le altre tre capolista. La Ferrini ha pareggiato il match interno con l'Iglesias, la cui anomalia è aver fatto il primo punto per la forza tecnica che hanno confermato gli iglesienti pur in una situazione ancora fluida di calciatori che partono (vedi Monteiro e Todde) e che arrivano (il centrocampista Paradiso all'esordio). I cagliaritani di Pinna hanno mostrato maturità nel saper rispettare un grande avversario, lasciando loro il pallino del gioco e una occasione con Fanni (destro a giro a fil di palo) ma semore pronti a colpire con ripartenze fulminee con Murgia (staffilata di sinistra disinnescata dal volo di Toro) e con Fabio Argiolas (che reclama per un'atterramento in area di rigore). Nella ripresa match bloccato e occasione per i padroni di casa con il rigore in movimento mandato fuori dal neoentrato Alberto Usai (in crescita di condizione) anche se nel finale un tiraccio dalla distanza di Filippi stava regalare il colpaccio ai rossoblù. I cagliaritani restano comunque gli unici a non aver subito reti in questi primi 270' di campionato.
Il Lanusei è stato fermato sull1-1 dal San Teodoro-Porto Rotondo, non a caso ancora imbattuto. I galluresi hanno avuto un approccio iniziale aggressivo alla gara, sfiorando il vantaggio con Varrucciu sugli sviluppi di un calcio d’angolo, ottima la risposta di Faraone che salva la propria porta. Poi cresce la squadra di Masia e al 35′ trova il vantaggio con il colpo di testa di Usai, in seguito ad un corner regalato dagli avversari. Immediata la reazione dei ragazzi di Marini e immediato arriva il gol del pareggio, firmato da Ruzzittu con una spendida punizione che vede la palla infilarsi all’incrocio dei pali. Nella ripresa il gran caldo rallenta il gioco e "annulla" la creazione delle palle-gol sebbene ci provi per gli ospiti Saiu partito questa volta dalla panchina.
La Villacidrese conosce una cocente sconfitta per mano del Carbonia che non conosce limiti al proprio inizio di stagione perché, dopo aver battuto 3-0 l'Iglesias in Coppa, la squadra di Mingioni ha racimolato tre sconfitte per poi rifilare tre gol alla difesa imbattuta dei mediocampidanesi. Sblocca il match dopo 5' la perfetta punizione di Porcheddu, la palla calcia forte e tenuta bassa si infila nell'angolo coperto dal portiere Quiriti che, forse, si aspettava l'esecuzione a giro sopra la barriera. Passano altri 10' e c'è la percussione di Dore a sinistra con cross in mezzo, ci mette la punta del piede Bruno, la palla cambia traiettoria e inganna il portiere Quiriti. Una mazzata per la capolista che reagisce col destro alto di Palermo il quale, all'ora di gioco, lascia la sua squadra in dieci uomini. Al 20' la squadra di Mannu si vede assegnare contro un rigore inesistente che Prieto spreca calciando alto. Al 91' arriva comunque lo 0-3 con un tiro a lunghissima gittata di capitan Serra, una palombella che beffa Quiriti.
In seconda posizione, a quota 7 punti, risale il Latte Dolce che impara la lezione del match contro il Sant'Elena e, questa volta, fa fruttare i due gol realizzati nella prima metà del primo tempo per battere il Bosa. Come contro i quartesi la squadra di Giorico parte a spron battuto e passa al doppio vantaggio: dopo 11’ Scognamillo serve Cabeccia in area che si libera per la conclusione da consumato centravanti e batte Sechi. I planargiesi reagisce con Dieng e Unali ma Congiunti fa buona guardia. Al 23’, però, raddoppia Kaio Piassi su calcio di rigore assegnato per l'atterramento di Scognamillo da parte di Sechi. Nella ripresa la squadra di Carboni prova a rientrare in gara con Imoh (tiro fuori da buona posizione) e Faye (chiuso in angolo), quella di casa cerca di chiudere il match con Pireddu, bravo Sechi a sventare, con il neoentrato Celin, che colpisce la traversa. A tempo quasi scaduto arriva il gol rossoblù con Imoh, sugli sviluppi di un calcio d’angolo, ma non basta a togliere i tre punti ai biancocelesti.
Seconda vittoria in casa di fila e secondo 2-1 per la Tharros che, dopo aver regolato l'Iglesias, si ripete col Sant'Elena. Gli oristanesi avevano pagato nel turno precedente un solo giorno di riposo tra la gara di Coppa Italia col Ghilarza e l'anticipo a San Teodoro, quel giorno in più di riposo ha permesso alla squadra di Murru di passa sul doppio vantaggio con Fadda e Atzori. I quartesi cercano di risalire la china così come hanno fatto col Latte Dolce e riaprono la gara con la rete di Caboni, la chance del pari è sui piedi di Ragatzu che fallisce il rigore del possibile 2-2 e il bomber ex Nuorese non riesce a riscattare l'errore quando ha anche l'occasione a tu per tu con Stevanato. I biancorossi chiudono in dieci per l'espulsione di Calaresu (salterà il match col Latte Dolce) ma tengono il successo che li proietta a quota sei in classifica.
Prima vittoria in campionato e primi gol per il Calangianus talmente in astinenza da marcatura che, nel giro di 13', ne mette a segno tre contro la Nuorese. Sblocca Spano che conquista e trasforma un calcio di rigore. L'ex Budoni e San Teodoro è decisivo nel raddoppio perché va al tiro al termine di una percussione travolgente, Feltrin respinge ma nulla può sulla ribattuta di Martiniello. Il tris lo cala il difensore Ongania che insacca di testa sugli sviluppi di un calcio d'angolo. I barbaricini, con ancora Dessolis in panchina dopo le dimissioni di venerdì scorso del calangianese Tamponi, provano a rialzarsi dal tappeto procurandosi un calcio di rigore che Falcone realizza. Nella ripresa Cocco imbecca il neoentrato Di Nardo ma Forzati salva, per due volte Spano manca la possibilità di siglare la doppietta ma la vittoria è oramai in cassaforte per i giallorossi di Melino sbloccatisi in classifica e nei gol realizzati.
Festeggia il primo successo in campionato anche il Ghilarza che sfrutta il match interno per regolare all'inglese l'Arbus. Gara subito sbloccata sul calcio di rigore di Orro, bravo anche a procurarselo. Nella ripresa il raddoppio è una perla dell'arburese Caddeo, ex di turno, che batte Manfredi. Il bomber giallorosso, però, termina anzitempo il match per l'espulsione per doppio giallo e salterà la trasferta di Carbonia. La squadra di Cirinà aggiusta le cose alla terza giornate, i granata di Lello Floris, invece, cercheranno i primi punti nel match col Monastir.
E, proprio il Monastir, muove la sua classifica contro il Taloro dopo aver riposato nella prima giornata e perso 5-2 a Budoni. Nel primo tempo gara piacevole anche se bloccata, Castro ferma in angolo l'incursione di Magno e poi Fadda respinge il sinistro sul primo palo di Thiago sugli sviluppi del corner. Alla mezzora affondo dentro l'area di Falchi, cross morbido per Mele che insacca di testa, esultanza fermata dal primo assistente perché, sul traversone, la palla sarebbe stata calciata dopo aver oltrepassato la linea di fondo. Sull'altro fronte Fadda chiude lo specchio al diagonale di Pilloni. Prima del riposo sventagliata dell'argentino Castro per il connazionale Musso, stop di petto e assist a centroarea ma spazza Aramu. Nella ripresa si accende la gara ed è merito di Pilloni che, prima impegna Fadda con un diagonale mancina e poi conquista due calci di rigore trasformati prima da Magno e poi da Ligas, sul secondo è anche espulso il portiere Fadda che, tra il primo e secondo penalty, aveva salvato sul diagonale dell'indemoniato Pilloni. I gavoesi, in dieci uomini, ritrovano lo spirito di tante battaglie passate dopo aver rischiato di subire il 3-0 sul palo colpito dal neoentrato Arangino (2005). La carica dei rossoblù la suonano Castro e Mele, l'argentino batte l'angolo per il colpo di testa del capitano. Passano 2' e il difensore pennella una gran palla da prima del centrocampo, Mele fa sponda di petto per l'accorrente Falchi che batte Atzori con un sinistro angolato. La squadra di Madau improvvisamente si risveglia e sfiora due volte il 3-2 nella stessa azione: gran spunto di Luca Floris, palla in mezzo per Ligas, girata di prima intenzione respinta d'istinto da Mozzo e poi l'ex Sigma manda fuori. Poco dopo Castro ferma il diagonale in area di Thiago e il match si chiude col secondo gol annullato a Mele per un tocco di mano sullo stacco aereo.