Il Castiadas torna a comandare, Dessì: «Ma la strada è ancora lunga e tortuosa»

Come dopo la vittoria ad Arbus, anche nell'anticipo a Guspini il Castiadas vince, passa il sabato in vetta e poi ci rimane anche la domenica perché la risposta del Monastir non va oltre il pari e, così, lascia la leadership del girone A di Promozione ai sarrabesi, reduci dal quinto successo esterno su cinque gare giocate fuori dall'Annunziata.

Il tecnico Cristian Dessì elogia la prova dei suoi, capaci di mantenere il possesso palla e la gara in pugno prima e dopo il rigore che Falciani si è fatto respingere ma poi ha ribattuto la palla in rete, «Una partita bella, combattuta ma mai sofferta - commenta mister Dessì - L'abbiamo condotta non dico a senso unico perché ci sono anche gli avversari in campo ma il primo tempo è stato giocato davvero bene, nella ripresa ci siamo abbassati un po' troppo prima della fine perché tendiamo a portare a casa il risultato. Abbiamo avuto qualche occasione, poi sciupata perché avevamo speso tantissimo. Vincere a Guspini, in queste condizioni climatiche e di campo non era semplice. Il rigore è stato netto all'interno di una grandissima azione. Il primo rigorista è Mboup e il secondo è Falciani ma questi due figli di buona donna hanno invertito le consegne, per fortuna sulla respinta Falciani ha fatto gol».

Tenere la vetta non sarà facile, i prossimi due avversari sono temibili: «Il Terralba è un'ottima squadra, l'Arborea pure, bella e compatta con un allenatore come Perra che non sto io a descrivere. Stiamo facendo il nostro campionato, stare più in alto possibile e stiamo giocando grandissime gare. Non è semplice perché la strada è lunga e tortuosa, ci saranno partite con pareggi, sconfitte e vittorie, perciò bisogna stare calmi e sereni, lavorare durante la settimana per far vedere poi in campo le cose che sappiamo fare. Alleno un gran gruppo, la squadra sta cambiando tanto, chi entra dà sempre il massimo come Massessi e Tamburini. Onano non stava bene ma ha fatto una grande gara, purtroppo probabilmente ci lascerà e per noi sarà una grave perdita. Ci muoveremo sul mercato perché non possiamo lasciare nulla d'intentato e di, conseguenza, troveremo un giocatore alla sua altezza».