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Il derby rovesciato, l'Arzachena capolista guarda dall'alto un'Olbia vogliosa di accorciare il distacco
Sfilano gli ex: Mastinu, Steri, La Rosa, Giorico

Il derby rovesciato, l'Arzachena capolista guarda dall'alto un'Olbia vogliosa di accorciare il distacco

È il derby della Gallura e gli ingredienti ci sono tutti. Si parte dal fatto che l'Arzachena è la capolista inaspettata, ma meritata, con 23 punti mentre l'Olbia arranca in decima posizione con 10 punti in meno. Impensabile ad agosto, con il campo che poi ha rovesciato i pronostici estivi. Ci sono gli ex che lo condiscono, tra i bianchi il più gettonato è Giuseppe Mastinu che la serie D l'ha conosciuta in maglia biancoverde, vestita per 5 stagioni a partire dal 2009, diventando uno dei migliori della categoria; ma c'è anche Alessandro Steri, che nel passaggio fatto con gli smeraldini nel 2011-12 lasciò una traccia indelebile con all'attivo 10 reti, record personale in carriera. Dall'altra parte spicca il nome di Luca La Rosa, che a Olbia ha assaggiato la C2 (2 presenze) ed è stato un perno della squadra che è ripartita dall'Eccellenza nel 2010 dopo l'esclusione dai professionisti vincendo il campionato del 2012-13 che ha riportato Olbia in un torneo nazionale. L'allenatore di quell'impresa era Mauro Giorico, attuale guida dell'Arzachena, che lasciò l'incarico a metà del campionato successivo facendo ereditare la panchina proprio a Oberdan Biagioni, tecnico dei bianchi che ha rischiato di non partecipare a questo match dopo un periodo alquanto negativo (2 punti in 5 gare) che, di fatto, ha generato il presente distacco di 10 lunghezze. Cui ha avuto anche il suo peso il punto di penalizzazione comminato due settimane fa dalla Lega Nazionale Dilettanti in ottemperanza al provvedimento del Tribunale Federale Nazionale dello scorso 15 luglio per la vicenda di Cristian Castellas Ortega che fu utilizzato proprio nel derby dello scorso anno contro l'Arzachena quando il tesseramento del difensore spagnolo non era stato ancora regolarizzato.

 

Oberdan Biagioni e Mauro Giorico, due pareggi lo scorso annoAl netto di tutti questi ingredienti si passa ai numeri che narrano di un'Arzachena in grandissima salute e reduce da 13 punti nelle ultime 5 giornate nelle quali ha tramortito Torres, Nuorese e Lanusei mentre domenica scorsa ha demolito nientemeno che il Grosseto con un secco 4-0. Ma l'Olbia ha dato bei segnali di ripresa, le ultime due vittorie con Muravera e Astrea - utili a risistemare alcuni scricchiolii alla panchina di Biagioni, hanno messo in evidenza un Mastinu in grande spolvero (tripletta contro i ministeriali) che un anno fa non giocò il derby al Nespoli per la frattura allo zigomo che lo tenne fuori due mesi. In una cosa primeggiano Molino e compagni ed è nel computo dei gol fatti 18 contro 17, la differenza poi la fa la compattezza difensiva degli smeraldini che hanno subito 7 gol contro le 16 dei bianchi. Sarà proprio il confronto tra difese e attacchi ad incuriosire perché l'Olbia segna solo con Mastinu (5), Molino (6) e Giglio (6), quest'ultimo in dubbio dopo l'infortunio subito col Muravera e sostituito da Formuso che domenica scorsa ha fatto il suo primo gol in maglia bianca. L'Arzachena si opporrà con Brack e Boi, collaudata coppia di centrali ma è in fascia che Petrone e Dedola dovranno ricevere i raddoppi per non andare in difficoltà nell'uno contro uno con Molino e Mastinu. La retroguardia di casa, con i centrali Peana (algherese come il tecnico Giorico) e Miceli, dovrà fronteggiare la forza fisica di Branicki e la corsa potente di Sanna ma in fascia promette scintille lo scontro tra fuoriquota con Cacciotti (o Doddo) e Negrean che avranno il loro bel daffare con Oggiano e Castaldi. Il traffico in mezzo vede un iniziale sottonumero tra i biancoverdi Bonacquisti e Manzini contro Steri, Falasca e Ricciardi che dovrà essere pareggiato con il lavoro a stringere degli esterni.

 

Un anno fa si giocò sotto Natale e, al di là per esser stato ricordato per la vicenda Ortega, il derby vedeva ancora avanti l'Arzachena con 25 punti (appena 2 in più di quelli che ha già conquistato con 5 gare in meno giocate) rispetto all'Olbia che ne aveva 21. La squadra di Biagioni giocò un grande primo tempo caratterizzato dal gol di Moro (fresco ex) e dalla doppietta di Budroni (ora all'Atletico Uri), nella ripresa ci fu la rimonta dei ragazzi di Giorico avviata nientemeno che dal terzino Dedola, indimenticabile doppietta, poi espulso prima che Manzini su punizione pose il sigillo al 3-3 finale. Al Biagio Pirina, alla penultima giornata di campionato, lo 0-0 mise fine alla speranza playoff degli smeraldini mentre i bianchi tennero la terza piazza. L'ex Mastinu cercò la via del gol con un colpo di testa a botta sicura che super Ruzittu riuscì a deviare con un balzo in controtempo. Per domenica la tripla è d'obbligo, probabilmente si arriverà ad una sintesi delle due gare dello scorso anno magari con un pareggio sempre con gol.

 

In questo articolo
Campionato:
Stagione:
2015/2016
Tags:
Sardegna
11 Andata
Girone G