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Giovanni Cadau, attaccante, Fonni
«Teniamo alla Coppa, il Thiesi è forte ma nulla è impossibile»

Il Fonni si aggrappa al suo bomber, Cadau: «La stagione è partita molto bene poi troppi infortuni, l'obiettivo è la salvezza ma poteva andare meglio»

Un avvio a dir poco stupefacente, con un filotto di cinque vittorie di fila tra la seconda giornata e la sesta e il primo posto in classifica come logica conseguenza, poi il mezzo passo falso rimediato in casa del Calangianus e i primi infortuni: qualcosa di quel meccanismo perfetto si rompe.
Così, dopo il 3 a 1 rifilato al Posada, inizia un momento nerissimo, cinque ko consecutivi e il girone di andata che si chiude con gli 1 a 1 contro Borore e Portotorres. In casa Fonni, conti alla mano, non sono mancati di certo i colpi di scena e le difficoltà, ma i bianco-azzurri guidati da mister Michele Cannas hanno saputo fare quadrato e nella seconda parte del campionato sono riusciti a rialzare la testa con tre vittorie, utili più che per la classifica per dare la classica scossa a tutto l'ambiente.
Tra i protagonisti principali della stagione dei barbaricini troviamo bomber Giovanni Cadau, che guida la classifica capocannonieri dall'alto dei suoi 19 centri e sembra intenzionato a continuare su questa strada per aiutare i suoi a chiudere in bellezza l'annata: da qui alla fine mancano sette gare, con i confronti prestigiosissimi, tra gli altri, contro le candidate principali al salto Thiesi e Li Punti.
I nero-verdi di Rassu saranno anche gli avversari di Coppa Italia, sfida di ritorno in programma per mercoledì 20 marzo, con il 3 a 2 rimediato all'andata che lascia la porta aperta per una clamorosa qualificazione alle semifinali, anche se ribaltare il punteggio non sarà ovviamente un'impresa da poco. Il fortissimo attaccante suona la carica in vista dei prossimi impegni.

«Volevamo ulteriormente allontanarci dalla zona calda della classifica ma purtroppo non ci siamo riusciti — dichiara Giovanni Cadau commentando l'ultima sconfitta rimediata a Posada — loro evidentemente hanno avuto più voglia di noi di portare a casa il risultato e ci sono riusciti con merito, bisogna essere obiettivi».
Nel girone di ritorno il Fonni sta viaggiando a corrente alternata.
«Ci manca un pizzico di fortuna, per prima cosa, considerando che questa stagione è stata caratterizzata da tantissimi infortuni; mai vista una cosa del genere in tutti questi anni, a volte abbiamo dovuto fare a meno anche di 8 elementi contemporaneamente, un aspetto che per una realtà piccola come Fonni incide parecchio. Addirittura siamo rimasti senza fuori quota da schierare, con il mister che ha dovuto pescare gioco forza dagli Allievi; ci sono stati incontri, poi, in cui non avevamo a disposizione nemmeno un cambio».
Eppure l'avvio di stagione è stato a dir poco strepitoso. «Siamo partiti piuttosto bene, non ce l'aspettavamo nemmeno noi, discorso che vale per i giocatori quanto per i dirigenti; in estate l'organico è stato rinnovato, con l'arrivo in panchina di un tecnico nuovo: in questi casi serve del tempo per assimilare le proposte dell'allenatore, ma noi abbiamo bruciato le tappe, e forse è risultato controproducente. L'obiettivo della società per il resto non è mai cambiato: ci hanno chiesto una salvezza tranquilla, senza ansie, e sono convinto che riusciremo a conquistarla, anche se c'è un pizzico di rammarico perché le cose sarebbero potute andare davvero molto meglio».

Uscire dal tunnel non è stato affatto facile. «Eravamo poco abituati a perdere (ride) ed invece nell'arco delle ultime otto partite dell'anno vecchio abbiamo totalizzato appena due punti, con sei sconfitte consecutive e due pareggi». L'unica cosa da fare, in questi casi, è tenere duro e continuare a lavorare. «Serve tanta forza mentale perché il problema principale esplode nella testa, a livello fisico c'eravamo e ci siamo sempre stati, ma non riuscivamo a reagire. La società e mister Cannas ci hanno dato una grossa mano e, fortunatamente, ne siamo venuti fuori, anche se ultimamente stiamo facendo registrare prestazioni altalenanti: venivamo da due successi, poi l'ennesimo stop, strameritato. È una stagione particolare, c'è poco da aggiungere».

Dal punto di vista personale, però, il 37enne Cadau sta tenendo un rendimento altissimo, con 19 reti che ne fanno il capocannoniere del proprio girone. «Sono soddisfatto, anche se il merito va condiviso con tutti i miei compagni oltre che con il mister: dietro di me ci sono dei giocatori validissimi, io sono soltanto il terminale offensivo, mi mettono nelle condizioni ideali per poter segnare. Contando che ho saltato qualche match non posso che essere felicissimo, anche perché ormai ho una certa età (ride)».
I più belli, sino ad ora, sono due. «Uno in rovesciata ed uno al volo, purtroppo entrambi segnati contro la mia ex squadra...».
Gioie e dispiaceri condensati in un unico momento. «Sì, mi è dispiaciuto molto — dice con voce seria — credo che difficilmente riusciranno a mantenere la categoria». Poi si lascia andare ai ricordi. «Sono stato a Dorgali per cinque anni e mi hanno sempre trattato nel migliore dei modi; ci siamo aggiudicati per due volte la Coppa Italia, disputando grandi campionati; vederli in quella posizione non è bello, sono ultimi in classifica a nove lunghezze dai play-out, ci vorrebbe un vero e proprio miracolo ma onestamente la vedo dura».

 

Cadau in estate è stato costretto a prendere una decisione complicata. «Sarei pure rimasto con loro ma la situazione societaria non mi dava le garanzie minime per continuare; conta che sino alla prima decina di agosto non c'era una dirigenza, i calciatori sono stati tutti svincolati e dalle notizie che trapelavano pareva proprio che il club fosse destinato a sparire. Io però avevo ancora voglia di giocare e la proposta del Fonni è arrivata nel momento giusto: tra l'altro ci sono già stato, è il mio secondo paese, diciamo così, perché mio padre è di qui. Mi è piaciuto subito il progetto che mi hanno presentato, hanno in mente di costruire una realtà importante e io cerco soltanto di dare una mano».

La Coppa Italia è ancora un obiettivo raggiungibile. «Ci teniamo moltissimo, faremo di tutto per passare il turno ma c'è un solo modo a disposizione: vincere. Affrontiamo una squadra molto forte in tutti i reparti, abbiamo il dovere di provarci, anche se non sarà per nulla semplice. Però il calcio ci insegna che niente impossibile, vedremo cosa succederà fra quindici giorni». Durante la sosta per il carnevale, intanto, i contrattempi non sono mancati. «Questa settimana ci sono state diverse defezioni, a causa di un virus che ha colpito gran parte della rosa, diciamo che ce lo siamo trasmesso tra di noi, ma chi è sceso a lavorare in campo ha fatto il massimo. Non credo comunque che due allenamenti possano essere determinanti dal punto di vista fisico per quanto riguarda i 90' domenicali». Il calendario ora riserva la sfida contro l'Oschirese: il trampolino di lancio perfetto per il doppio confronto d'altissima quota contro Thiesi e Li Punti. «Penso che nei prossimi 270' si deciderà il nostro campionato, a cominciare dal confronto con una diretta concorrente nella corsa alla salvezza; il nostro intento è quello di evitare i play-out. Poi arriveranno gli scontri contro le prime due della classe, inutile dire che faremo di tutto per smuovere la classifica». All'andata vinse l'Oschirese per 2 a 1. «Da quel preciso momento sono iniziati i problemi, perché ci siamo fatti male in tre dopo il primo tempo. Vogliamo assolutamente riscattarci da quel confronto, ma servirà il massimo di concentrazione per tutti i 90'».

In questo articolo
Squadre:
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2018/2019
Tags:
Promozione
Girone B