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Il Ghilarza non si ferma, Mannu: «Coppa Italia e quinto posto, una stagione ottima. Con l'Uri la vittoria della spensieratezza, ora vogliamo chiudere in bellezza»
Il mister: «Si può stare in alto, le basi ci sono»

Il Ghilarza non si ferma, Mannu: «Coppa Italia e quinto posto, una stagione ottima. Con l'Uri la vittoria della spensieratezza, ora vogliamo chiudere in bellezza»

L'aritmetica la tiene ancora in gioco per i playoff, il prestigio e la storia le impongono di conservare la quinta piazza quale miglior traguardo nelle sei partecipazioni al campionato di Eccellenza. Il Ghilarza si lancia nelle ultime due giornate con il vento in poppa per la convincente vittoria in casa della vice-capolista Atletico Uri e punta a battere Monastir e Taloro, perciò chi si aspetta che la squadra di Graziano Mannu sia propenso ai saldi di fine stagione sbaglia di grosso. «Innanzitutto, per lealtà sportiva è sempre giusto onorare fino alla fine il campionato e poi dico sempre che se uno fa un favore ad una squadra nel frattempo ne sta sfavorendo delle altre, chi pensa di tenersi buoni gli amici deve ricordarsi che, nel contempo, può crearsi dei nemici. Nelle ultime gare credo debbano fare sempre la differenza le motivazioni, a noi mancherà Carboni per squalifica e non so se Cordeddu recupera, perciò il Monastir avrà dei vantaggi ma giochiamo in casa e vogliamo chiudere in bellezza il campionato. Tra l'altro i numeri ci tengono ancora in gioco per i playoff, le speranze di poter scavalcare il Tergu ed eventualmente recuperare punti all'Atletico Uri sono poche ma nel calcio non si sa mai oltre al fatto che ci interessa chiudere al quinto posto e migliorare il miglior piazzamento della storia del Ghilarza, il sesto posto della stagione 2006-07».

 

 

Il tecnico Mannu tra il portiere Carta e il dirigente CardiaContro l'Uri che Ghilarza si è visto?

«Una squadra che incontrava un avversaro sceso in campo per vincere assolutamente in modo da consolidare il secondo posto, noi invece avevamo la spensieratezza di cha sa che può fare una bella partita senza tante pressioni. Infatti, non abbiamo mai perso la calma nemmeno quando ad inizio ripresa eravamo sotto di un gol e con l'uomo in meno, siamo riusciti a beffarli con un grande secondo tempo»

C'è il grande rammarico di non essere nella posizione del Tergu per avere più carte da giocarsi per i playoff

«L'unico rammarico è proprio nello scontro diretto col Tergu che giocammo prima della finalissima di Coppa Italia senza Cirina, Carboni, Stocchino, Idrissi, la differenza dei 4 punti sta in quella gara. Poi per un mese, tra metà gennaio e metà febbraio c'è mancata quella continuità di risultati che ora ci avrebbero permesso di stare subito dietro le tre corazzate del campionato. Prima della gara col Tergu avevamo perso col Tonara con un gol annullato, poi abbiamo buttato via la gara col San Teodoro che conducevamo per 3-0 fino a metà ripresa e in 13' abbiamo subito 4 gol, contro il Valledoria abbiamo beccato il pari a 10' dalla fine con una rovesciata di Ferreira.  Nelle giornate che hanno preceduto la finale regionale di Coppa Italia e il doppio confronto contro il Cassino nella fase nazionale della Coppa ci sono state tante gare ravvicinate che una squadra giovane e con pochi ricambi ha inevitabilmente pagato»

Il rammarico sta anche nella campagna acquisti-cessioni di dicembre?

«Con la società si sono fatte delle scelte valutando glli aspetti tecnici ed economici. Guardando ai primi posso dire che tenendo Angelo Marci e Mattia Caddeo, per i quali sono contento per quanto stanno dimostrando a Guspini e Monastir, insieme con gli acqusiti di Frongia e Ferraro avremmo conquistato i playoff perché avrei avuto la possibilità di gestire meglio le energie di tutti i giocatori. D'altronde, se vuoi gareggiare in due manifestazioni importanti devi avere un organico di spessore, ce lo ha dimostrato il Cassino che quando faceva una sostituzione entrava un grande per un grande, noi invece non riuscivamo a mantenere lo stesso livello»

Al di là di quel passaggio a vuoto e del mercato è comunque una bella stagione

«Credo proprio di sì. Ad oggi il Ghilarza sta facendo il miglior campionato in Eccelllenza della sua storia, ha la terza miglior difesa del campionato dopo Latte Dolce e San Teodoro con meno della metà dei gol subiti l'anno scorso quando si salvò alla penultima giornata e giocando 4 gare in più. Abbiamo vinto la Coppa Italia regionale in una manifestazione dove prima non si era mai passati il primo turno. Perciò dico che vhe il quinto posto vogliamo tenercelo stretto»

Cosa è piaciuto a Mannu del suo Ghilarza?

«La crescita di molti giovani, alcuni erano ex Allievi che avevano qualche apparizione in prima squadra. E mi hanno impressionato i "grandi" per lo spirito con cui affrontano gli allenamenti e le partite, mi riferisco a Deliperi, Cirina, Frongia, lo stesso Stocchino che aveva iniziato la stagione più tardi o Ferraro che ci ha messo tanto entusiasmo quando è rientrato in maglia giallorossa. Con loro hanno fatto molto bene anche Cordeddu, Carboni, Chergia, Madau. Ho allenato un gruppo di giocatori importanti e di persone eccezionali»

Parliamo del futuro del Ghilarza, sarà questa la classica sparata di una stagione oppure è una realtà che può confermarsi ai piani alti dell'Eccellenza

«La società è organizzata per stare in alto, sono in tanti nella dirigenza e si impegnano moltissimo tutti i giorni, e poi ci sono degli sponsor importanti. In questa stagione si è fatto un bel passo in avanti per poter dare continuità a questi risultati importanti»

Ci sarà anche una continuità tecnica?

«A Ghilarza sono stato bene e ci siamo già sentiti per il prossimo anno ma è ancora presto per entrare nei dettagli. Adesso ci sono due gare di campionato molto importanti a cui teniamo perché vogliamo chiudere in bellezza. Dietro di noi ci sono squadre che puntano a migliorare la classifica come Valledoria e Taloro, tra l'altro i gavoesi li incontreremo all'ultima giornata e vorremmo tenerli dietro»

La foto più bella della stagione?

«Sicuramente la finale di Coppa Italia regionale vinta col Taloro dopo essere passati in svantaggio. Io in particolar modo ci tenevo molto dopo aver perso quella ai rigori contro il Porto Torres quando allenavo il Carbonia. Ma è stato tutto il percorso fatto molto bello perché per vincere il trofeo abbiamo eliminato le migliori squadre del campionato: il Latte Dolce che è salito in serie D, il San Teodoro che è secondo e il Tergu che è quarto. Un percorso duro ma gratificante, poi siamo stati eliminati dal Cassino che è arrivato fino alla semifinale»

Il Ghilarza deve giocare ancora tre gare, oltre al campionato c'è la finale di Supercoppa da giocare contro Bosa o Carbonia

«Mercoledì andrò a vedere la finale di Coppa Italia di Promozione. Personalmente sarebbe bello incontrare il Carbonia, la squadra della mia città, perciò sarei contento se vincesse anche se non sarà facile contro una bella realtà come quella del Bosa. La mia ex società sta disputando un grande campionato e può farcela ancora a centrare i playoff, il che dimostra il valore dell'allenatore Andrea Marongiu che ha guidato una squadra giovane e sappiamo bene che già non è non facile vincere quando alleni giocatori affermati figuriamoci se fai giocare dei '98 e '99. In finale di Coppa ci sono arrivati anche loro battendo la più forte del torneo, l'Orrolese, e sul loro campo»

Torniamo al campionato: il Latte Dolce ha vinto con merito?

«Ho già chiamato il mister Massimiliano Paba e gli ho fatto i miei complimenti sinceri che rinnovo pubblicamente. Quando una squadra subisce così pochi gol, appena 15, ha il miglior attacco segnando 70 reti e non perde da 27 partite, beh non può che meritare questo grande risultato. C'è un lavoro dietro di due anni che ha portato ai risultati che si sono visti in tutti questi mesi»

Come si evolve la corsa playoff?

«Il San teodoro chiuderà secondo e annullerà la semifinale, poi si vedrà nella finalissima chi avrà più testa e gambe. Il Tergu potrebbe farcela a giocarsi la semifinale in virtù dello scontro diretto che ha l'Atletico Uri in casa del San Teodoro e sarà una mina vagante perché ci arriverà spensierato rispetto agli altri e con più carica. Ad ogni modo dalle sfide dei playoff verrà fuori una squadra che come organico e qualità tecnica può fare bene anche negli spareggi nazionali»

Per la salvezza si sono create due coppie di squadre in lotta per evitare i playout e la retrocessione diretta

«Lo scontro diretto all'ultima giornata tra Monastir e Tonara sembra uno spareggio anticipato ma il suo valore dipenderà molto dai risultati di domenica. Se il Monastr sarà capace di fare due vittorie avrà la certezza di salvarsi e quindi sarà meritato però non pensavo mai che a 180' dalla fine fosse ancora in ballo per evitare i playout; tutti i cambi di allenatore hanno fatto perdere concentrazione perché la squadra deve seguire regole nuove e metodi diversi, loro hanno peccato in questo, probabilmente sarebbe stato giusto fare tutta la stagione con Riccardo Spini senza nulla togliere e chi siede ora in panchina o si è seduto per qualche giornata prima ancora. Il Tonara sa che potrebbe salvarsi già domenica e col Selargius in casa non si farà sfuggire l'occasione per vincere, poi la squadra di Pier Paolo Piras avrà l'ultima giornata l'impegno facile col Porto Corallo e costringerà il Castelsardo a battere domenica il Valledoria ma è un derby e conoscendo il mister Ventricini e l'ambiente credo che non regaleranno niente, sarà dura per la squadrà di Cirinà. D'altronde anche il Valledoria, come noi del Ghilarza, non siamo ancora fuori dal discorso playoff e sappiamo quanto il calcio sia strano»

In questo articolo
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2015/2016
Tags:
Sardegna
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