«Noi la rivelazione? Siamo una bella scoperta»
Il La Palma all'esame di laurea con l'Arbus, Sanna: «La capolista è una grande squadra, sarà una gara bella e tirata, noi siamo carichi e cercheremo di divertirci»
Prima contro seconda. Da una parte c'è l'Arbus che ha iniziato la stagione avendo in mente l'obiettivo dell'Eccellenza, e dall'altra c'è il La Palma che la categoria l'ha persa dieci mesi fa con un playout e non pensava di creare così in fretta le basi per poterci tornare subito. Due punti separano le contendenti, dopo le due settimane di sosta i fari del girone A vengono puntati sul big-match del Santa Sofia, teatro di una bella sfida che, a 7 giornate dal termine, non emetterà verdetti definitivi ma qualcosa di importante la dirà. Il portiere dei cagliaritani Gigi Sanna inquadra la sfida in casa della capolista: «Stiamo sicuramente bene, questa sosta prolungata all'apparenza potrebbe far allentare la presa ma siamo abbastanza carichi e consapevoli delle difficoltà che andremo a trovare. L'Arbus è una grande squadra, i 12 risultati utili consecutivi parlano chiaro, non sono certo lì per caso. Hanno giocatori importantissimi e di esperienza, fortissimi in attacco e anche in difesa, sono accompagnati da numeri importanti».
Voi avete la miglior difesa e l'Arbus è appena un gol dietro, sarà un duello a distanza anche con il collega Toro
«Fabio è il giocatore che temo di più dell'Arbus, ho molta stima di lui. Ricordo benissimo, nel playout dello scorso anno quand'era all'Orrolese, quanto aveva determinato nella nostra mancata vittoria e, di conseguenza, anche nella retrocessione»
Loro hanno subito meno gol in casa, solo 6 in 11 gare, e voi meno fuori, appena 5 in altrettante partite: finirà 0-0?
«Non sono bravo a fare pronostici ma se finisse così in parità di sicuro faremo comunque divertire chi verrà al campo. Sarà una gara bella e tirata come all'andata, lì avevamo comunque detto la nostra e loro segnarono il gol-vittoria per un episodio. Adesso hanno trovato anche una certa continuità che gli era mancata nella prima parte della stagione»
Poi c'è il dato delle vittorie in trasferta, 8 contro le 6 fatte in casa. Vi esprimete meglio lontano dal Cras?
«Noi cerchiamo di giocare sempre e comunque allo stesso modo. Il fattore casa ci aiuta perché è scomodo a tante avversarie giocare in terra in battuta ma se abbiamo fatto più vittorie in trasferta è per puro caso. A volte, certi pareggi in casa sono state mancate vittorie, come il 2-2 contro il Carbonia determinato da un rigore nel recupero causato da un gesto di stupidità di un compagno rimasto però isolato, sono errori che si compiono, che insegnano a crescere e che si superano con la forza del gruppo»
La ripartenza dopo la la retrocessione ha portato a diversi cambi ma non per il portiere. Come si trovano nuovi stimoli dopo il declassamento?
«La delusione l'ho archiviata immediatamente, non puoi stare lì a rimuginare su ciò che poteva essere e non è stato. C'è stata tanta rivoluzione, anche se all'interno si è sentita meno perché il gruppo si è formato subito, sembra quasi di conoscerci tutti da tanto tempo. Non si sono create fazioni ma un solo gruppo e molto saldo. La squadra la vedevo forse un po' troppo giovane e all'inizio questo mi spaventava ma dalle prime amichevoli, contro squadre di Eccellenza come Samassi e Ferrini, ci siamo sorpresi che reggessimo tranquillamente il confronto e lì abbiamo pensato che potevamo divertirci. Certo, nessuno di noi pensava di arrivare a sgomitare tra i primi posti ma abbiamo sempre avuto una mentalità molto umile, molte gare le abbiamo vinte divertendoci»
Ma ora siete al gran ballo per l'Eccellenza, volete ballare?
«Partecipiamo a questo ballo da ubriachi e spensierati ed è una delle danze più belle che potessimo fare in questo momento della stagione. Noi la rivelazione? Per i nomi che compongono la rosa e i risultati poi ottenuti sul campo posso dire che siamo una bella scoperta»
Chi ti ha impressionato di più tra i vecchi e i nuovi compagni?
«Tutti quelli che hanno deciso di rimanere sono stati grandi ma per me è una gran rivelazione Matteo Sarigu, l'anno scorso ha avuto meno spazio ma ora sta mettendo in mostra le qualità che ha. Poi i fuoriquota mi hanno stupito un po' tutti, da Riccardo Baldussi che è un '97 diventato un'autentica certezza, ad Alessandro Sanna, un '99 cresciuto tantissimo e convocato nella Rappresentativa al Torneo delle Regioni. Tra i nuovi Davide Cocco è un bell'ago della bilancia del nostro centrocampo, il bomber Gianluca Ligas non lo scopro io e si è inserito bene nel gruppo mentre Eduardo Murgia ha faticato all'inizio ma è migliorato tanto. Tra i giovani il '98 Gianmarco Denotti sta venendo fuori benissimo, arrivava da un brutto infortunio ma poi pian piano ha acquisito la condizione e ha mostrato un carattere fuori dal comune, è uno tosto negli allenamenti e in partita»
Chiudiamo con il tecnico Madau, giovane ma sta confermando quanto di buono fatto al Quartu 2000
«Il mister è eccezionale, mi sono trovato benissimo da subito sia a livello umano che tecnico. Quando non andavamo benissimo non si è mai agitato consapevole del fatto che aveva fondato delle basi molto importanti, ci ha sempre fatto capire le cose senza dover urlare. Vuole molta intensità negli allenamenti e in gara, l'ha sottolineato sin dall'inizio. Anche il suo vice Andrea Manca, con la sua esperienza, è una pedina molto importante per il gruppo»