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Tonio Madau, allenatore, La Palma
«Per noi una stagione clamorosa, non c'è nulla di scontato»

Il La Palma ha i playoff in cassaforte ma può andare oltre, Madau: «Sarà dura mantenere il passo della corazzata San Marco, serviranno testa, cuore e gambe»

Nella fase cruciale della stagione, si sa, i punti pesano il doppio, ma per conquistarli spesso e volentieri non basta sudare le famosissime sette camicie: chiedere conferma al La Palma Monte Urpinu che domenica ha avuto la meglio sul Vecchio Borgo Sant'Elia ma solo al termine di una vera e propria battaglia, con i ragazzi di Miro Murgia che hanno venduto la pelle a carissimo prezzo, come è giusto che sia per una compagine in corsa per la salvezza, chiudendo tra l'altro il match in otto uomini contro undici. Ligas e soci, però, si sono dimostrati assolutamente all'altezza per l'ennesima prestazione di livello, anche e soprattutto sul piano della grinta e della personalità, contro uno degli avversari più quotati, in questo senso.
 

Il tecnico Tonio Madau e i suoi ragazzi intanto possono festeggiare per aver raggiunto il primo traguardo stagionale: l'accesso aritmetico ai playoff, che nello scorso campionato sfumarono all'ultimo, con ben cinque giornate di anticipo: niente male per un gruppo giovane che ha saputo lasciarsi alle spalle squadre formate da elementi ben più esperti. Eppure, l'annata potrebbe chiudersi con il botto, perché la San Marco capolista è sempre a portata di sorpasso, distante appena una lunghezza con lo scontro diretto all'ultima giornata. Sperare nella vittoria finale non è un azzardo, ma appare, dati alla mano, quasi doveroso.


«Domenica abbiamo faticato parecchio — ammette mister Madau una cosa che comunque avevamo messo abbondantemente in preventivo: è normale, soprattutto quando affronti squadre a caccia di punti salvezza. Devo ammetterlo: il Vecchio Borgo, pur chiudendo l'incontro in inferiorità numerica, ci ha messo in grossa difficoltà; ci tengo a fare pubblicamente i complimenti al loro allenatore perché mi rendo conto che non è semplice gestire certe situazioni, considerando che giocano le partite interne in un campo che non è il loro. In pratica sono sempre in trasferta».

Il La Palma ha mostrato grande personalità contro una delle compagini più grintose e ostiche dell'intero girone. «Sotto questo punto di vista ci siamo disimpegnati benissimo, anche se c'è stato un calo mentale a metà gara su cui dobbiamo riflettere. Nei primi 20' ho visto ottime cose, poi abbiamo arretrato un po' il baricentro, forse per paura di subire il pareggio. Subito dopo l'espulsione di Murgia è arrivato il raddoppio e la partita si è messa in discesa. Il risultato ora è molto importante, più della qualità del gioco probabilmente: se vuoi rimanere là sopra devi portare a casa i tre punti, non ci sono altre scelte».

Le reti che hanno deciso l'incontro sono state di Sarigu e Cocco, quest'ultimo recuperato da qualche gara dopo un lungo periodo di assenza. «Davide mi segue da tanti anni ormai, dai tempi del Quartu 2000; è un ragazzo di cui mi fido ciecamente, oltre che un grandissimo amico. Come giocatore non si discute, ha calcato palcoscenici importanti, non sta di certo iniziando a giocare a pallone oggi. Matteo lo conoscevo già ma ho avuto il piacere di allenarlo per la prima volta qui al La Palma lo scorso anno; si sta confermando ad altissimi livelli, mi regala puntualmente grandi soddisfazioni; sta mettendo in mostra ottime cose, non solo sul piano realizzativo ma anche per le giocate che offre. Sono convinto che potrebbe fare benissimo anche in categorie superiori».

Intanto i playoff sono una certezza, anche per la matematica, peraltro con ben cinque giornate di anticipo. I bianco- azzurri meritano un applauso.
«Si tratta di una gioia immensa, un traguardo clamoroso, per quanto mi riguarda. Alla fine dello scorso campionato ero stato piuttosto chiaro con la società: per continuare avevo chiesto che venissero confermati il 90% dei ragazzi in rosa, l'unico modo per proseguire con il progetto di ricostruzione iniziato con il mio arrivo».
Nella passata stagione i playoff sono svaniti soltanto per la peggiore differenza reti nei confronti del Carloforte, un dettaglio. «Di solito è difficilissimo ripetersi a questi livelli, eppure grazie all'innesto di alcuni nuovi arrivi siamo andati addirittura meglio, il lavoro paga, ne sono assolutamente convinto, una crescita importante per tutto il gruppo e l'ambiente, che solo due anni fa era incappato in una dolorosissima retrocessione. Ora siamo ad un punto dalla prima della classe, fa piacere, chiaramente».

Domenica scorsa i cagliaritani hanno avuto una grandissima chance per piazzare il clamoroso sorpasso, ma con il Sant'Elena è arrivato soltanto un punto.
«Io sono abituato a vedere l'aspetto positivo delle cose: abbiamo ridotto ulteriormente il distacco dalla vetta, mentre il Carbonia ora è staccato addirittura di otto lunghezze. Il calcio è così: ci era già successo nell'ultima uscita di gennaio, con il pari rimediato a Gonnosfanadiga e la San Marco che non era andato oltre lo 0 a 0 in casa del Villasor. Ogni domenica ci aspettano delle vere e proprie battaglie, un discorso che vale per tutti: la capolista, ad esempio, domenica l'ha spuntata solo al 90' grazie ad un calcio di rigore».

Il Seulo sarà proprio il prossimo avversario sul cammino dei cagliaritani. «Li conosciamo benissimo, possono contare su giocatori fortissimi come Jacopo e Tore Boi, giusto per citarne due: in questa dimensione hanno il talento sufficiente per poter fare la differenza in qualsiasi momento».
Madau spende un pensiero per il collega. «Mi dispiace per l'esonero di Floris: è un ragazzo preparato e professionale, ma nel nostro mondo sono cose che capitano».
All'andata il match si chiuse a reti bianche. «Eppure non ho nulla da rimproverare ai miei, l'unica pecca del giorno era stata la scarsa lucidità sotto porta. Cercheremo di essere più cinici e concreti davanti, in modo da sfruttare ogni chance per segnare».

Il testa a testa per la vittoria finale sta tenendo tutti con il fiato sospeso, per uno dei duelli più entusiasmanti degli ultimi anni. «Serviranno testa, cuore e gambe, in percentuali uguali. Noi stiamo andando ben al di sopra delle nostre possibilità, rispetto ai piani di inizio stagione; non è affatto scontato riuscire a mantenere il passo di una corazzata che secondo me avrebbe potuto ritagliarsi un ruolo da protagonista anche nel campionato di Eccellenza, con uomini e soprattutto un allenatore di livello assoluto. È un confronto che ci sta regalando tanto, in termini di esperienza».
Per lo spettacolo sarebbe perfetto se le due compagini mantenessero un distacco minimo sino all'ultima giornata, in cui andrà in scena il confronto diretto. «A me piacerebbe arrivarci con quattro lunghezze in più (ride). Un punto o due punti di vantaggio cambiano poco, a prescindere poi da chi si troverà al comando: queste partite non si giocano di certo per il pareggio, l'unica cosa che conta è la vittoria».
La sensazione generale, comunque, è che si arriverà al capitolo finale con il titolo ancora in discussione. «È quello che penso anche io, ma mancano ancora quattro partite: non possiamo dare nulla per scontato».

In questo articolo
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2018/2019
Tags:
Promozione
Girone A