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Antonio Madau, allenatore, La Palma
Il presidente: «La retrocessione? Tutti colpevoli, ora ripartiamo»

Il La Palma riparte da Madau, il ds Ibba: «Giovane, emergente e motivato, l'uomo giusto per aprire un nuovo ciclo». Murtas: «Un grazie ad Antinori, resta uno di famiglia»

Il La Palma volta pagina e si prepara all'anno zero. Il club di Sandro Murtas, metabolizzata la cocente retrocessione dall'Eccellenza, inizia a programmare la nuova stagione che vedrà i cagliaritani affrontare il campionato di Promozione dopo 4 stagioni nella massima serie del calcio sardo. Un salto all'indietro imprevisto e duro da digerire, che ha portato ad interrompere il lungo rapporto con Bebo Antinori, il tecnico che dopo 9 anni di panchina biancazzurra ha salutato quella che è stata la sua casa prima da giocatore e poi da allenatore. Per il nuovo corso è già stato individuato il tecnico della ripartenza che doveva avere precisi requisiti, che il direttore sportivo Roberto Ibba riassume così: «Giovane, emergente e motivato da questa nuova avventura». L'identikit giusto per Tonio Madau, da due anni alla guida del Quartu 2000 con all'attivo due salvezze in Promozione l'ultima della quale al termine di una stagione particolare con un esonero poi rientrato dopo l'abbandono della squadra schieratasi al fianco del tecnico. «Dopo le dimissioni di Bebo - spiega il ds Ibba - abbiamo incontrato diversi allenatori e optato per la scelta Madau, visto che ha dimostrato alla guida del Quartu 2000 di saperci fare con una salvezza miracolosa dopo le vicissitudini attraversate dal suo ex club. Ci ha colpito la felicità che abbiamo letto nei suoi occhi, lui è del quartiere La Palma e allenare la nostra squadra è il massimo. Siamo convinti che farà bene». Il direttore sportivo traccia i programmi di prima squadra e settore giovanile: «Dopo una retrocessione abbastanza dura da ingoiare abbiamo cercato di dare una scossa, di aprire un nuovo ciclo con un allenatore che sfrutterà il lavoro fatto coi giovani. Vogliamo fare un campionato tranquillo, i riconfermati sono Littera e Loi, poi cercheremo di convincere altri due elementi e, insieme con l'allenatore, porteremo i giocatori giusto per il profilo del La Palma. Abbiamo un'ottima base coi giovani, i '97 Siddu e Baldussi, ci saranno il portiere Michele Crisponi ('99), il difensore Gigi Piras ('97), il centrocampista Alessandro Sanna ('99), poi dagli Allievi arriveranno Uliana, Urbanski e Laconi, giovani fatti crescere da mister Denis Fercia che è stato nominato alla guida della Juniores per proseguire il bel lavoro fatto coi 2000 e coi '99 che aveva l'anno prima quando ha vinto il campionato regionale. Diamo continuità al lavoro e lui è la persona più adatta, niente da dire sull'operato di Paolo Casu che, a malincuore, abbiamo dovuto salutare».

 

Il presidente Sandro Murtas non manca di esprimere parole di grande stima verso l'allenatore che ha lasciato il club dopo tanti anni di militanza: «Bebo è una bandiera del La Palma, non finirò mai di ringraziarlo per quello che ha fatto, in 9 anni da allenatore abbiamo raggiunto risultati importanti, siamo dispiaciuto per la sua decisione ma la capiamo perché la retrocessione ci ha devastato e non era certamente in preventivo. È stato un ciclo bellissimo, la sua decisione di fermarsi con noi non è un addio ma un arrivederci, continuerà ad essere uno del La Palma, speriamo per il futuro che ci si possa rincontrare, per noi è uno di famiglia». Il numero uno del club è legatissimo al suo ex tecnico: «La retrocessione l'abbiamo accusata tutti, Bebo moltissimo al punto che l'ha portato a prendere questa decisione. Per me è un fratello minore, abbiamo condiviso tante gioie e ha fatto crescere la società. Io ho preso la presidenza quando si salvammo in Promozione ai playout col Monte Alma vinto ai rigori, poi c'è stato un sesto posto, un quinto e il terzo che ci ha portato in Eccellenza tramite i playoff. Dopo di ché i 4 campionati nella massima categoria regionale. È stato sempre un crescendo, con Bebo ci sentiamo tuttora, accetterò i suoi consigli, gli auguriamo per il prossimo anno una destinazione importante, fare un'esperienza al di fuori La Palma gli sarà utile». Sandro Murtas torna sulla retrocessione: «Conseguenza di errori fatti da tutti, società, squadra, mister. Non la si può giustificare imputandola solo ad una componente, siamo tutti colpevoli, a partire dalle valutazioni iniziali che pensavamo fossero giuste e poi si sono rivelate completamente sbagliate. I numeri dicono che non abbiamo segnato tanto e preso molti gol, questi sono stati i problemi principali perché la squadra nel complesso non era inferiore ad altre che si sono salvate. Certe cose non le abbiamo gestite in maniera ottimale, sul mercato di dicembre ad esempio non abbiamo fatto niente e c'è da dire che è stata un'annata del tutto negativa, niente ha girato a favore, compresa l'ultima gara a Orroli nel playout». Il presidente racconta la scelta del nuovo tecnico: «Tra i diversi candidati abbiamo individuato in Tonio Madau il profilo giusto, ci è piaciuto molto, un bravo allenatore, moderno e che lavora coi giovani, è del nostro quartiere ha entusiasmo crediamo di aver fatto la scelta giusta. La retrocessione ci ha portato tanta amarezza ma anche permesso di tirar su qualche giovane, sono venuti fuori dei '99 che saranno una parte importante della squadra del prossimo anno. Con i senior Littera, Loi e i tanti nostri giovani andremo a puntellare il gruppo con tre "anziani" scelti in modo oculato, uno per reparto, saranno il nostro asse centrale per far rendere al massimo la squadra. Vogliamo fare un campionato tranquillo senza proclami né patimenti, abbiamo bisogno di stabilizzarci riniziando un nuovo ciclo».

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2016/2017