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Serie D
L'unica vittoria dei turritani contro i sassaresi

Il Latte Dolce nei playout per "colpa" del Porto Torres

Si dice che quando un sardo trova un corregionale fuori dall'Isola è come se incontrasse un proprio familiare. Nel campionato di calcio di serie D, invece, si pensa anche che tra squadre sarde si facciano dei favoritismi perché il nemico è rappresentato dalle avversarie laziali e, a volte, anche campane. Guardando alla classifica di fine campionato sembrerebbe proprio di no visto che le due sfide playout riguarderanno esclusivamente i club coi quattro mori: Budoni-Arzachena e Latte Dolce-Selargius. 

 

Ogni anno il calendario è strutturato affinché molti derby si giochino nelle prime giornate, per non sottoporre subito le squadre isolane alle pesanti trasferte in "continente" anche se poi la volontà della Lega Nazionali Dilettanti è quella di evitare "regali" di fine stagione, visto che quasi tutti i derby del girone di ritorno si disputano quando i giochi sono ancora aperti e si è poco propensi a distribuire prebende. Poi si scopre che l'ultimo derby in calendario è stato alla penultima giornata, tra Budoni e Arzachena, con entrambe le squadre alla ricerca della vittoria perché i primi puntavano alla salvezza diretta e i secondi ad evitare la retrocessione diretta. E si scopre anche che sono stati proprio i derby, con il Porto Torres di mezzo, a determinare la doppia sfida fratricida per non retrocedere. Infatti, il club rossoblù, in Eccellenza con due mesi d'anticipo, ha chiuso con 21 gol segnati, 137 subiti e un bottino di 7 punti di cui 5 conquistati a danno di tre cugine: 3 punti presi al Latte Dolce nell'unica vittoria stagionale, 1 a testa ad Arzachena e Selargius (i restanti due pareggi con Anzio e Astrea). Ma se altri due punti in classifica avrebbero cambiato di poco le sorti di smeraldini e cagliaritani, i tre mancanti ai sassaresi sono quelli che non hanno permesso alla squadra di Pierluigi Scotto di conquistare la salvezza diretta. Non solo, con un Porto Torres poco competitivo, nelle ultime giornate le avversarie dei turritani come Sora, Astrea, Fondi, Maccarese e Palestrina hanno gestito il proprio finale di stagione sapendo di avere quelle vittorie certe in tasca e procedendo a piccoli passi in modo da raggiungere quota 45/46 che avrebbe messo al riparo tutte le squadre laziali dai playout. Il 3-0 che il Latte Dolce rimediò a Porto Torres il 15 settembre scorso è così datato che il proseguo del campionato avrebbe potuto annacquare quegli effetti negativi ma se i sassaresi avessero avuto comunque 3 punti in più in classifica probabilmente non ci sarebbero stati i tanti pareggi degli ultimi tre turni e, di conseguenza, i due derby playout.

 

Ora, Selargius e Arzachena hanno di che rammaricarsi ben oltre i pareggi col Porto Torres avendo sciupato tante altre occasioni per fare punti (vedi gli scontri diretti persi in casa contro il Palestrina), non è così per il Latte Dolce che invece deve disputare un playout per non retrocedere anziché aver festeggiato già la salvezza. E che quota 43 non sia servita nemmeno al Budoni per evitare lo spareggio è un'altra anomalia visto che in nessuno degli altri 8 gironi di serie D chi ha conquistato simili punteggi è costretto a disputare i playout. In questo non ha nemmeno inciso il fatto che la quota-salvezza si sia alzata per la presenza di un Porto Torres che ha perso con tutti da dicembre in poi perché in altri raggruppamenti c'è chi ha fatto peggio come il Ragusa (2 punti), il Nardò e il Bojano (entrambi esclusi dopo 4 rinunce) mentre Riccione e Verbania solo un pochino meglio (5 e 6 punti in più). La Sardegna perciò perderà altre due rappresentanti (oltre al Porto Torres) e se il rischio di arrivare a 4 retrocessioni è stato scongiurato è merito del Latte Dolce che, vincendo all'ultima giornata in casa del S. Maria Mole Marino, ha condannato i laziali ad accompagnare i turritani in Eccellenza evitando un ulteriore spareggio che avrebbe coinvolto l'Arzachena. 

In questo articolo
Campionato:
Stagione:
2013/2014
Tags:
Girone G