«Ancora è lunga, da immaturi abbassare ora la guardia»
Il Monastir vola, Angheleddu: «Battuto il Castiadas facendo una gran gara, gratificato dal gruppo»
Il Monastir prende il largo nel girone A di Promozione e vien difficile pensare che, dopo aver vinto lo scontro diretto per 2-0 contro il Castiadas (qui la cronaca della gara), non faccia ritorno immediato in Eccellenza. Ma i campionati non si vincono ad inizio febbraio e il tecnico Marcello Angheleddu sa bene che c'è da fare ancora della strada tortuoso pur nel conforto dei numeri: ancora imbattuta con 13 vittorie e 6 pareggi, miglior attacco con 44 gol segnati e seconda miglior difesa con 14 reti subite.
«Mancano 15 partite - osserva Angheleddu - e il +9 sulla seconda è un risultato che nell'ambiente Monastir un po' tutti avremmo messo la firma ma, allo stesso tempo, è ancora molto lunga. Fare l'errore adesso di abbassare la guarda sarebbe da immaturi e non da squadra che vuole crescere. Il campionato per noi riparte da Guspini, una trasferta molto impegnativa. Anche se ha giocato un po' a nascondino è una squadra attrezzata per fare molto bene, una piazza che conosco e, soprattutto, conosco il valore dei suoi giocatori. All'andata il risultato di 4-2 è stato troppo rotondo rispetto a quello visto in campo».
Il giovane tecnico è soddisfatto per la prova dei sui nel big-match: «È andato tutto bene. Per chi vive il mio ruolo è stata una grande soddisfazione perché sul campo ho visto i ragazzi dare tutto e con un criterio ben preciso, cioè facendo quello che si era provato in settimana. Questo mi gratifica molto e dà la misura del gruppo che sto allenando, ragazzi che credono in questo percorso. Si è visto un grande Monastir e questo deve farci riflettere, guardando la classifica era uno scontro diretto e i ragazzi l'hanno interpretata con una carica emotiva superiore ad altre volte. E, soprattutto, non hanno abbassato la guardia. L'approccio alla partita è stata la prova che la loro testa era carica a mille. Il campionato è lungo e impegnaitvo, dall'inizio ci hanno incorniciato il ruolo di favorita e i ragazzi vivono una qualche minima pressione, perciò è capitato che alcune volte si siano lasciati punti per strada per cali di concentrazione, anche se fisiologici».
Mercoledì c'è l'impegno in Coppa, la semifinale d'andata ad Arborea: «Daremo spazio a a chi ha avuto meno minutaggio, ho 23 giocatori tutti importanti, Loro mi mettono in difficoltà nelle scelte e, vivendoli tutti i giorni, vedo il loro massimo impegno e dedizione perché credono in tutto quello che abbiamo creato loro attorno».