L'Atletico Uri salva il 4° posto: perdono Samassi, Guspini e Ghilarza
Il Muravera "vendica" la sconfitta di Coppa con la Nuorese, il Sorso non molla, Stintino e Porto Rotondo riaccendono la corsa-salvezza
La corsa del Muravera verso la serie D è inarrestabile ma il Sorso non ha intenzione di mollare. La capolista demolisce anche la Nuorese, terza forza del campionato capace di vincere i due precedenti match contro i sarrabesi (l'andata e finale di Coppa), ma si trova sempre a ruota i romangini vincenti a Samassi e con 6 punti di distacco a 5 giornate dal termine. Il pareggio nell'anticipo di sabato contro il Taloro lascia l'Atletico Uri al quarto posto perché Guspini e Ghilarza vengono battute da Stintino e San Teodoro, evidentemente più motivate in questo finale di stagione. Il Tonara strappa un buon punto ad Arbus e riduce a 2 le lunghezze il distacco dalla salvezza diretta, il Bosa vince a Monastir e si assicura la permanenza al prossimo campionato di Eccellenza. La drammatica sfida-salvezza tra Tortolì e Porto Rotondo premia i galluresi che però restano ancora terz'ultimi. Lo sprint salvezza entusiasma al pari di quello per il primo posto.
MURAVERA-NUORESE 3-0
Sono bastati 30' di grande calcio e concretezza al Muravera per archiviare il big-match di giornata contro una Nuorese in difficoltà fisica (per gli impegni di Coppa) e mentale (per veder svanire due delle tre possibilità per tornare in serie D). E dire che i barbaricini non avevano nemmeno iniziato male la sfida reclamando per un tocco di mano in area di Cadau sulla punizione battuta da Cocco prima di essere investiti e travolti dalla furia gialloblù in poco meno di 15'. Prima Nurchi supera Semertzidis con un tocco sottoporta sull'assist di La Vista che poi esplode un gran destro dal limite imparabile per il portiere greco il quale si arrende, poco dopo, anche al bel colpo di testa in torsione di Meloni. Prima del riposo l'estremo difensore dei barbaricini viene sollecitato da un altro colpo di testa di Meloni e un altro destro di La Vista contenendo il già cospicuo passivo. Nella ripresa c'è un timido tentativo di riaprire la gara dei verdazzurri, ridotti però in dieci dall'espulsione di Rolandone, con la punizione di Delrio che pizzica la traversa e sul colpo di testa di Nanni murato da Meloni a presidio del palo. Il bomber di casa spreca un buon contropiede cercando l'assist anziché il tiro. Tra i tanti cambi di mister Loi nel finale spicca quello del 2000 Lucas Mhamed, figlio di Gustavo ex attaccante di Gialeto e Selargius tra i primi argentini ad approdare in Sardegna a metà anni Novanta. Per i sarrabesi si avvicina il traguardo della serie D quando mancano 5 giornate. I barbaricini ora rischiano anche di non disputare la finale playoff se il distacco dal Sorso dovesse andare oltre i 6 punti (attualmente sono 5).
SAMASSI-SORSO 1-2
Prima è stata capace di soffrire e poi è stata in grado di segnare i gol che hanno reso innocuo il ritorno del Samassi. Grande vittoria del Sorso, perché ottenuta di squadra, come hanno sempre fatto i ragazzi di Scotto, in un campo difficile e contro un avversario in salute e motivato dal raggiungere il quarto posto, platonico ai fini dei playoff ma sempre prestigioso. Prima mezz'ora senza grandi occasioni ma coi mediocampidanesi di Busanca in pressing alto, togliendo spazio e tempo agli avversari. Al 31' si accende l'ex Caddeo che, su punizione, coglie il palo. Passano 5' e la vice-capolista sblocca la gara con il tiro di Ruggiu, deviato da Vinci, che inganna Atzeni. Il vantaggio distende i romangini che, a metà ripresa, raddoppiano con Pulina bravo a inserirsi nel corridoio giusto e battere Atzeni in diagonale. Nel finale il sussulto dei padroni di casa con la rete di Angheleddu che non basta ad evitare la sconfitta, diventata la terza in casa dopo quelle con Nuorese e Atletico Uri. Il Sorso resta a 6 punti dal Muravera e rimanda la speranza di accorciare in classifica al turno infrasettimanale. Nell'inseguire la vetta Pulina e compagni potrebbero anche annullare i playoff se aumentassero di altri due punti il distacco sulla Nuorese, ora terza a -5.
ATLETICO URI-TALORO 0-0
Le speranze di una semifinale playoff per l'Atletico Uri passavano da una vittoria nell'anticipo di sabato, che non è arrivata perché il Taloro si conferma un osso duro e con la voglia di chiudere il suo grande campionato più in alto possibile. I giallorossi di Salaris hanno spinto maggiormente nella ripresa avvicinandosi al gol con la traversa colpita da Mereu su punizione e un gran tiro di Tedde passato vicino all'incrocio. I gavoesi di Marchi hanno sfiorato il colpaccio con Littarru ma Sotgia ha negato il gol all'ex Tonara. L'Uri ha conquistato due punti nelle ultime tre gare giocate e, considerando anche che in mezzo c'è stato il riposo, nell'ultimo mese non è arrivato quell'ulteriore scatto - dopo il tris di vittorie con Monastir, Samassi e Guspini - tanto auspicato per ricucire lo strappo dalla Nuorese che deve ancora incontrare.
STINTINO-GUSPINI 3-2
La vittoria di chi non si arrende mai. I cinque schiaffoni rimediati dal Samassi hanno probabilmente svegliato lo Stintino che, per tutto il primo tempo, è stato costretto ad inseguire il Guspini passato subito in vantaggio con Vercelli - rischiando il raddoppio con Bodano (traversa) - e poi riscattato avanti con l'ex Cherchi dopo il momentaneo pareggio di Glorioso e la traversa colpita da Muglia. Prima del riposo un tocco di mano in area avversaria porta Muglia a realizzare il 2-2 su rigore. Ad inizio ripresa il gol del definitivo sorpasso con Spano bravo a risolvere una mischia in area. I mediocampidanesi non ci stanno e gettano nella mischia le punte Stocchino e Tomasi ma rischiano sui due tentativi di Glorioso ben rintuzzati dal portiere Massa. Al triplice fischio la squadra di Pia e Masotti esulta per aver riacceso la corsa alla salvezza evitando l'aggancio del Porto Rotondo, per i biancorossi di Piras invece è la conferma di una fragilità difensiva che ogni tanto riaffora insieme ad una discontinuità di rendimento che non ha permesso loro di lottare per i playoff. Il traguardo quarto posto resta comunque a portata di mano e passa per il derby di mercoledì a Samassi.
ARBUS-TONARA 1-1
Continua il litigio tra l'Arbus e la vittoria, risultato assente in casa granata per tutto questo inizio di 2019. Eppure contro il Tonara si stavano creando le basi per ottenere i tre punti perché dopo pochi minuti dall'avvio di gara la spizzata di Malandra, sulla punizione laterale di Recano, vale il vantaggio. La reazione dei barbaricini arriva con Zeutsa che trova in Toro un baluardo insormontabile. Ad inizio ripresa la squadra di Agus non affonda il colpo del ko con Sanyang e, soprattutto, con Atzori che si presenta di fronte a Saraò e manda fuori da distanza ravvicinata anziché servire al suo fianco il liberissimo Caboni. I rossoneri si salvano e ne approfittano con la scheggia Oggiano che prende in contromovimento la difesa di casa per involarsi verso Toro e siglare il pareggio. La squadra di Cirinà difende con forza l'1-1 mentre i mediocampidanesi falliscono buone opportunità con Caboni e Atzori lasciando ai propri tifosi il ricordo della vittoria con la Nuorese del 2 dicembre scorso come ultimo successo al Santa Sofia. Il Tonara porta a quattro la striscia di risultati utili di fila e si ritrova con lo Stintino di nuovo in scia pur avvicinandosi alla Ferrini.
MONASTIR-BOSA 1-2
In casa Monastir sembrano tornati i periodi di arrabbiatura di inizio stagione quando alcune decisioni arbitrali avevano determinato certi risultati negativi. Contro il Bosa manca all'appello un calcio di rigore sacrosanto per un evidente fallo di mano in area rossoblù non rilevato dall'esordiente arbitro Natola di Alghero. Che non ha avuto dubbi, in precedenza, nel fischiare il penalty a Tronu per il momentaneo pareggio e quello ad Isidoro Pinna che è valso il nuovo e definitivo sorpasso. Al netto delle decisioni arbitrali la gara ha visto i padroni di casa inseguire gli avversari scattati in avanti grazie al gran gol su punizione di Mattiello. La squadra di Manunza gioca bene e costringe alla difensiva gli avversari non trovando la via del gol con Serra, Tronu e, prima del riposo, con Melis fermato da un magistrale intervento di Sechi. L'ex portiere della Torres si esalta anche nella ripresa fermando Serra e, nel finale, deviando in angolo la punizione di Lai e opponendosi al colpo di testa ravvicinato di Cissè. Il rigore non dato in pieno recupero rende il dopogara incandescente e fa capire al Monastir che, dopo il riposo di mercoledì, dovrà sudare ancora: domenica prossima contro il Tonara sarà un match-chiave per la salvezza. Il Bosa, con un po' di buona sorte che non guasta mai, corre spedito verso la storica permanenza in Eccellenza.
TORTOLÌ-PORTO ROTONDO 1-2
Era lo spareggio che doveva decidere chi tra le due squadre poteva ancora sperare nel playout e chi avrebbe visto da vicino lo spettro della retrocessione diretta. Vince il Porto Rotondo che non migliora la posizione in classifica per via della vittoria dello Stintino ma accorcia sul Tonara con un distacco utile a salvaguardare lo spareggio. E perde il Tortolì che aggiunge un'altra grave sconfitta a quello maturata nel precedente turno casalingo col Tonara. I rossoblù, dopo il riposo e la vittoria col Bosa, non stanno sfruttando il calendario e anche le opportunità in gara come quella al 90' quando Meloni ha sparato alto il rigore del possibile pareggio. Gli olbiesi hanno sbloccato il match in apertura con il colpo di testa di Mulas il quale ha fallito poi il raddoppio centrando la traversa con una sforbiciata. Ad inizio ripresa gli ogliastrini colgono il pari con Usai e si gettano a capofitto alla ricerca della vittoria esponendosi alle ripartenze che il duo Mulas-Senes sfrutta in occasione del gol-sorpasso a metà tempo. La squadra di Marini vince dopo tre ko di fila e ora è atteso al derby gallurese con lo spirito di chi vuole allontanare lo spettro della retrocessione diretta. Per i rossoblù di Murino saranno tremendi i prossimi 4 giorni con le trasferte a Nuoro e Muravera.
SAN TEODORO-GHILARZA 1-0
Bella vittoria ma quasi certamente tardiva. Anche perché 5 mesi senza festeggiare un successo ha determinato l'ultimo posto in classifica con speranze minime per conservare la categoria. Eppure la settimana trascorsa è stata in tono dimesso per via degli addii del diesse Gianfranco Moro e del centrocampista offensivo Enrico Verachi, emblema di quella che doveva essere la stagione del rilancio dei galluresi - per via del valore del giocatore - ma che si sta via via trasformando nella seconda retrocessione di fila. Il Ghilarza non è stato capace di approfittare delle occasioni del primo tempo con l'ex Ibba, fermato dall'intervento sulla linea di Vispo, e con Demurtas, bella parata di Corsi. Nella ripresa entra Malatesta e decide il match scattando sul filo del fuorigioco e battendo Fadda. L'attaccante ex Dorgalese verrà poi espulso nel recupero e non potrà prender parte alla gara col Porto Rotondo. Il derby di Coppa Italia aprì la stagione dei viola, partita in evidente ritardo, le prime due vittorie di fila furono illusorie ma in pochi avrebbero pensato che sarebbero poi passati 5 mesi prima di tornare ad incamerare tre punti tutti insieme.