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Eccellenza
«Nulla è scontato, ora meno belli ma più punti»

Il presidente Scanu non molla: «Torres straordinaria ma se rallenta l'Olbia deve farsi trovare pronta»

L'Olbia torna a -10 dalla Torres, ancora tanti per tentare una rimonta che, al momento, appare impossibile. Certo è che i 55 punti in 24 partite, in altri campionati di Eccellenza, sarebbero stati sufficienti per agguantare il primato in classifica, il presidente dei galluresi Pino Scanu riconosce al forza dei rivali: «La Torres sta meritando di vincere per la convinzione, continuità e concretezza che ci sta mettendo dall'inizio del torneo». Ma non si arrende perché «nel calcio non c'è niente di scontato. Noi siamo molto contenti dello straordinario campionato che stiamo facendo e sarebbe un peccato non continuare a crederci, d'altronde la Torres non sarà sempre al massimo».

Perciò l'Olbia non ha abbandonato il sogno del primo posto?

«Noi stiamo giocando ogni gara come fosse l'ultima spiaggia, la Torres potrà perdere altri punti come magari recuperarne altri, per noi è un dovere comunque crederci»

Il presidente dei galluresi Pino Scanu

Alla 15ª giornata siete arrivati a -1 dalla capolista poi a dicembre tre pareggi e il ko nello scontro diretto. Cosa è successo?

«È mancata un po' di convinzione e quella mentalità vincente che la Torres ha dimostrato di avere nella gara contro di noi. Aggiungerei anche un po' di sfortuna perché a Sanluri e Carbonia meritavamo di vincere visto che due gol li avevamo segnato e ce li hanno annullati mentre con l'Alghero abbiamo sempre giocato solo nella metà campo loro. Abbiamo anche avuto infortuni importanti, cosa che non è successa alla Torres, buon per loro. Ripeto, loro stanno facendo un campionato incredibile, magari a febbraio capiterà quello che è successo a noi a dicembre, o prenderanno il largo, vedremo»

In tutto questo ha pesato tanto la sconfitta nello scontro diretto prima di Natale

«Noi siamo rimasti delusi per come è scaturito il risultato, dovevamo avere noi la mentalità che ha avuto la Torres nell'affrontarci, poi è chiaro che se all'inizio Castricato avesse fatto gol oppure Deliperi l'avesso fermato in uscita ci sarebbe stato rigore ed espulsione e staremmo parlando di un'altra partita»

Di quella partita si ricorda specialmente ciò che è successo nel dopo gara

«Inutile dire che abbiamo fatto una brutta figura, e dire che all'inizio avevo anche fatto degli omaggi al presidente Lorenzoni. Come società, è chiaro, siamo intervenuti con multe e altri provvedimenti che noi dovevamo prendere perché certi episodi non sono passati inosservati»

Come ad esempio Siazzu che colpisce Deliperi

«Gianluca ha sbagliato e lo sa. Lui stesso ha riconosciuto l'errore e ha avuto il coraggio di chiedere scusa pubblicamente. È stato un momento di debolezza e non è riuscito a contenersi, non l'avrebbe dovuto fare perché uno deve riuscire sempre a sapersi controllare, certe reazioni non dovrebbero mai vedersi nei campi di calcio specialmente a fine partita, quando tutto dovrebbe essersi chiuso al triplice fischio»

Per voi Siazzu è un elemento fondamentale, domenica scorsa ha segnato tre gol al Castelsardo dopo un periodo di appannamento in cui aveva fatto un gol in sei gare

«Gianluca sta facendo un campionato straordinario e siamo contenti che giochi con noi. Ha segnato 25 gol molti dei quali fantastici poi è capitato che a Calangianus ne abbia sbagliato alcuni facili ma quello che sta facendo è memorabile. Ora non deve fermarsi, noi stiamo cercando di stimolarlo a raggiungere altri traguardi come ad esempio il record di gol in una stagione che appartiere a Misani (lo stabilì nella stagione 1963-64, ndr), è a -8 ma mancano ancora tante partite, se dovesse superarlo entrerebbe ancora di più nella storia dell'Olbia. Per me è un ragazzo eccezionale che è da stimolo per tutti i compagni ed aiuta tanto anche i più giovani»

Nel contempo si è creato  il “caso” Castricato

«Nessun caso, per adesso è fuori squadra. È stato sospeso dalla società per non aver accettato una sostituzione scontrandosi in modo pesante e di fronte a tutti con il mister Cerbone. Noi siamo molto attaccati a Luca perché sappiamo che tiene all'Olbia al 100%, se non segna poi si innervosisce ma noi dovevamo intervenire per non creare un precedente e, soprattutto, per rispetto di chi sta in panchina o in tribuna e non gioca e, a differenza sua, accetta le scelte dell'allenatore»

Unico neo di questo 2012 che, per voi, è iniziato molto bene. A gennaio tre vittorie e un pareggio e difesa sempre imbattuta

«I numeri dicono questo. Siamo ripartiti molto bene dopo la sosta, in questo riconosciamo tanti meriti nel tecnico Cerbone. La gara contro la Torres ci ha segnato e insegnato che bisogna avere più determinazione nel vincere le gare. Abbiamo convenuto che bisogna essere più concreti magari a scapito dello spettacolo, diciamo che siamo meno belli ma che facciamo più punti»

Più per tentare di raggiungere la Torres o di staccare il Fertilia di più di 9 punti per evitare i playoff regionali?

«Abbiamo finito di fare i conti, quando li abbiamo fatti ci è andata male. Ogni partita per noi è una finale da affrontare senza guardare né alla Torres e né a chi ci insegue. Tra l'altro il Fertilia lo incontriamo tra due settimane e lì si vedrà a che punto sono i giochi ma prima c'è la partita col Pula, molto difficile»

Anche perché in casa la squadra di Sergio Fadda ha un rendimento da playoff

«È una signora squadra, all'andata mi aveva impressionato per l'entusiasmo della matricola con al seguito un pullman pubblico. Hanno fatto risultati importanti fermando la Torres, va affrontata col dovuto rispetto sapendo che noi siamo una squadra superiore e che chi gioca contro l'Olbia, così come per la Torres, dà sempre il massimo»

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2011/2012
Tags:
Sardegna
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