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Carlo Sanchez, allenatore, San Teodoro
«Non mollare mai è nel mio dna, pensiamo all'Albalonga»

Il San Teodoro vola ma Sanchez resta coi piedi per terra: «Nonostante la splendida vittoria a Tortolì siamo ancora retrocessi»

L'unica vittoria delle squadre sarde nel turno infrasettimanale in serie D porta la firma del San Teodoro. Il 3-1 a Tortolì vale l'aggancio in classifica agli ogliastrini ma il distacco dalla sest'ultima, il Monterosi, è ancora eccessivo per poter disputare i playout. Il tecnico Carlo Sanchez è contento del successo ma èrealista: «Avevamo la necessità di fare un risultato importante a Tortolì perché la classifica è quella che è. In questo momento non dobbiamo mollare perché nonostante la splendida vittoria saremmo ugualmente retrocessi. Dobbiamo trascorrere bene le vacanze di Pasqua e poi prepararci per la gara contro l'Albalonga, vogliamo continuare nella striscia di risultati importanti e tentare fino all'ultima giornata, se poi gli altri saranno stati più bravi a farci rimanere sotto allora sarà merito loro».

 

I viola, che avevano le assenze pesanti di La Vista e Bagatini, hanno contenuto gli attacchi iniziali degli ogliastini e poi hanno colpito sfruttando le fasce. «Avevamo preparato la partita sugli attacchi esterni - dice Il tecnico napoletano - è la nostra qualità perché lì abbiamo giocatori veloci, ho iniziato con Varela a destra e Rapone a sinistra, li ho invertiti e sono stato fortunato nel primo gol segnato da Rapone. Al di là degli squalificati, che ci hanno seguito in trasferta, il giocatore più importante è Di Antonio del 2001, era il 21esimo convocato ed è andato in tribuna. I ragazzi sono uniti e proveremo fino all'ultima partita, nella gara di Fiumicino ,di ambire alla conquista di un playout che per noi sarebbe importante».

 

Il San Teodoro corre a perdifiato e ha pedine intercambiabili che permettono a mister Sanchez di variare le posizioni degli interpreti: «Il calcio di oggi prevede giocatori duttili, bisogna adattarsi ed essere rispettosi verso i propri compagni, il giocatore deve mettere la qualità al servizio della squadra. Che è composta da tanti giovane e correre tanto è quasi naturale, una forza interna. Poi lo staff tecnico è molto competente, ho trovato delle splendide persone come il mio collaboratore Gianfranco Parlato, il preparatore atletico Onorato Ventroni e quello dei portieri Marco Deiana che stanno facendo un gran lavoro. Se oggi abbiamo una piccola speranza di raggiungere un risultato importante è grazie a loro e a questo grande gruppo».

 

Carlo Sanchez è arrivato a gennaio con il San Teodoro ultimo in classifica con 7 punti e ne ha conquisato 16 in 12 giornate: «Quando ho preso la squadra ho detto ai ragazzi di non guardare la classifica perché poteva essere dprimente, se sono arrivato qui è perché c'è la voglia di salvarsi e di emergere, io non mollo mai fino all'ultimo, è nel mio dna, ho cercato di inculcare ai ragazzi questa mentalità, mi stanno seguendo e questa è la mia più grande soddisfazione».

In questo articolo
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2017/2018
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12 Ritorno