Salta al contenuto principale
Il Selargius cerca il riscatto contro l'Olbia, Mannoni: «Non abbiamo ancora vinto un derby, ora è il momento giusto»
Il centrocampista: «Sono sicuro, ci salveremo»

Il Selargius cerca il riscatto contro l'Olbia, Mannoni: «Non abbiamo ancora vinto un derby, ora è il momento giusto»

Il Selargius affila le armi per l'inizio di ritorno e promette una grande gara contro l'Olbia. I biancorossi vogliono riscattare la sconfitta di una settimana fa contro l'Isola Liri che ha un po' complicato i piani salvezza, il derby è l'occasione giusta per riprendere a far punti. Il mister Karel Zeman recupera alcune pedine fondamentali come l'ex Ivan Delrio in difesa e gli squalificati Michele Chelo e Francesco Mannoni. Proprio il centrocampista di Porto Torres, classe 1992, è fiducioso per la sfida contro i galluresi di Oberdan Biagioni: «Finora non abbiamo ancora vinto un derby e questo è il momento giusto per farlo. Ci aspetta un girone di ritorno difficile e abbiamo intenzione di iniziarlo nel migliori dei modi». All'andata vinse l'Olbia 2-0 ma il Selargius fece un'ottima figura. «Al Nespoli non ci aspettavamo di fare una bella gara - ricorda Mannoni - e ci stava un pareggio. Speriamo di riprenderci quei punti anche perché in casa abbiamo fatto sempre bene a parte domenica scorsa e contro l'Arzachena».

 

Francesco Mannoni, centrocampista del SelargiusCosa è successo contro l'Isola Liri, uno scontro diretto che non andava perso?

«Effettivamente era una gara che valeva sei punti e non tre. Il forte vento probabilmente ha condizionato più noi, che facciamo possesso palla e giochiamo palla terra, che non gli avversari. Poi avevamo tante assenze, oltre a me mancavano Chelo, Migoni, Delrio e Puddu, in campo c'erano dei ragazzi che mai avevano giocato dall'inizio e tutti insieme, nella ripresa si è fatto male anche Piselli, poi sono subentrati giocatori molto giovani come Achenza e Piras del '97 e '98 che se inseriti gradualmente avrebbero potuto fare meglio. Insomma, tutte queste cose messe insieme hanno contribuito a fare una prestazione negativa, la gara però è stata decisa da un episodio, davanti eravamo spuntati e non abbiamo fatto un tiro in porta ma noi e il mister abbiamo fiducia e ci rifaremo contro l'Olbia»

Coi galluresi non potete sbagliare un'altra volta, vi serve fare punti

«A questo punto della stagione direi proprio di sì anche perché poi abbiamo la trasferta di Fondi contro una diretta concorrente alla salvezza»

L'Olbia che si presenterà domenica al Virgilio Porcu è profondamente cambiata nei giocatori e nel tecnico

«Senz'altro è un'altra squadra rispetto a quella che abbiamo incontrato all'andata, qualcuno dice che si è indebolita ma non sono d'accordo. Ci sono meno nomi ad effetto ma i giocatori presi per la serie D sono comunque importanti, noi con umiltà proveremo a fare tre punti»

Chi tenere d'occhio tra i galluresi?

«I loro giocatori fondamentali e più rappresentativi, cioè Molino, Steri e Moro. Da qualche partita hanno iniziato ad utilizzare un modulo diverso ma Molino resta sempre uno che fa la differenza, la fonte del gioco che sa illuminare come pochi la partita»

Imposterete la gara sul ritmo?

«Durante la sosta ci siamo allenati duramente, speriamo porti i frutti. Atleticamente siamo a posto, verso la fine delle partite corriamo sempre un po' più degli avversari, dovremo più che altro limitare gli errori perché quando ne facciamo uno poi ne infiliamo altri due o tre, ma è anche vero che abbiamo dimostrato di giocare molto ben,e sebbene a tratti, perciò dobbiamo di migliorare facendo in modo di far durare più a lungo i tratti di gara nei quali ci esprimiamo bene»

L'inizio del girone di ritorno è durissimo perché poi c'è lo scontro diretto col Fondi e ospitate le prime due in classifica con la trasferta a San Cesareo

«Il calendario è difficile, non c'è dubbio ma se riusciremo ad ottenere più punti possibili potremo poi dire la nostra e ci salveremo sicuro. Vedremo alla sesta di ritorno dove saremo, in casa incontreremo squadroni ma siamo una mina vagante, sul nostro campo abbiamo battuto il Terracina quando era settimo, pareggiato contro un'Ostia vice-capolista veramente in forma, perciò dico che non saranno così scontate le gare contro Lupa Castelli e Viterbese anche se hanno dimostrato di essere una spanna sopra le altre. Per il resto ce la giocheremo alla pari contro tutti perché non temiamo nessuno»

Come giudichi il cammino del Selargius nel girone d'andata? Venti punti sono un buon bottino?

«All'inizio nessuno si aspettava che potessimo essere sopra la zona playout, dopo le prime batoste si diceva anche che non potessimo partecipare in modo degno ad un campionato di serie D. Certi svarioni sono dovuti all'inesperienza ma qualche singolo è venuto fuori, Chelo ha segnato 7 gol, Migoni è uno che fa la differenza e ci sta mancando. Considerando che col San Cesareo stavamo vincendo fino all'ultimo e poi abbiamo preso due gol facendo loro un gran regalo e che abbiamo solo pareggiato contro un Anziolavinio in grandi difficoltà, potevamo avere almeno 25 punti in classifica. Bisogna stare più attenti fuori casa, ci sono un po' di cose da limare ma possiamo essere soddisfatti»

L'esperienza di Mannoni al Selargius? 

«Finalmente ho superato dicembre e posso dire che farò un anno intero in una squadra senza essere costretto a cambiare casacca. Sono molto contento, a Cagliari ci sono già stato e mi sono sempre trovato alla grande, i miei compagni sono un motivo in più per stare bene. Con mister Zeman ho un ottimo rapporto e fisicamente non sono mai stato così bene, per chi critica il suo modo di allenare dico che si fa fatica ma poi stai bene in campo e quando sei al meglio fisicamente riesci a divertirti»

Da ricordare anche tre gol segnati, di cui due decisivi, mentre alla qualità nella giocate aggiungi anche una giusta dose di cattiveria 

«Ho segnato sempre su calcio piazzato e ora cerco disperatamente un gol su azione, spero arrivi proprio contro l'Olbia. Sono sempre stato un giocatore con una buona tecnica e dovevo migliorare in altre caratteristiche, in questo devo ringraziare Ninni Corda che a Savona mi ha saputo dare questa cattiveria agonistica che ora mi porto dietro. A Selargius, pur avendo 22 anni, sono uno dei più grandi ed è più facile per me impormi perché non ho il peso di compagni di squadra più anziani. In ogni caso non mi voglio accontentare e cerco sempre di fare ancora meglio»

In questo articolo
Squadre:
Allenatori:
Campionato:
Stagione:
2014/2015
Tags:
1 Ritorno
Girone G
Intervista