«Spero di continuare un lavoro iniziato tre anni fa»
Il Settimo vola in Prima, Sanna: «Un grande risultato ottenuto da ragazzi eccezionali»
Il Girone A della Seconda Categoria incorona la sua regina: il Settimo si aggiudica la corsa al primo posto, battendo la concorrenza di due rivali forti quanto attrezzate come il San Vito e il Triei, che hanno avuto il grande merito di tenere aperto il discorso per il salto di categoria sino all'ultimo ma, alla fine, la capolista è riuscita a piazzare il colpo decisivo, grazie al punticino raccolto in casa nel match contro il La Salle, e grazie, anche e soprattutto, al contemporaneo pareggio rimediato dai ragazzi di Padiglia, impegnati nella sfida in esterna contro il Su Planu.
Per mister Mario Sanna la soddisfazione è tanta, anche perché vincere la resistenza delle dirette inseguitrici non è stato affatto facile, ma bomber Concas e soci sono stati a dir poco formidabili, come testimoniano, del resto, i numeri collezionati dai blu-bianco-rosso-neri: attacco stratosferico, con ben 80 centri all'attivo, quando mancano ancora 90' al rompete le righe, e difesa a prova di bomba, con appena 18 reti incassate; in queste 25 uscite le vittorie ammontano a 19, i pareggi sono 4 e le sconfitte solo 2, tra le altre cose, metabolizzate piuttosto rapidamente. Alla luce di questi dati si comprende meglio la grande stagione messa in piedi dalla compagine del presidente Giuseppe Corona.
«Abbiamo preparato la gara di domenica scorsa nel migliore dei modi — dichiara mister Mario Sanna — come sempre fatto, del resto, nel corso della stagione. Il La Salle ha giocato la sua onestissima partita, come è giusto, senza regalarci niente, e ci mancherebbe altro. È venuta fuori una bella sfida, interpretata ottimamente dalle due squadre, a prescindere dal risultato finale di 0 a 0». Il tecnico poi aggiunge: «Noi abbiamo iniziato il match un po' più contratti del previsto: a dire la verità molti ragazzi hanno sentito un pizzico di pressione: i punti in palio pesavano tantissimo e sono stati leggermente condizionati. Nei primi 10' non siamo stati molto efficaci, loro invece hanno colpito un palo clamoroso con un tiro dai trenta metri di Ortu, ma da quel momento in poi ci siamo spinti in avanti con maggiore coraggio e determinazione, fallendo diverse occasioni da gol, anche se c'è da dire che il portiere avversario è stato provvidenziale».
Il San Vito, nel frattempo, sudava le proverbiali sette camicie per avere la meglio sul Su Planu e continuare a sperare nell'aggancio alla vetta.
«Eravamo in contatto con alcune persone che erano a vedere la partita: sapevamo che anche i nostri diretti inseguitori stavano pareggiando e dunque abbiamo potuto fare festa, anche senza conquistare i tre punti pieni, con un margine di quattro lunghezze che ci dava ampie garanzie in questo senso e ci ha permesso, in sostanza, di chiudere il discorso prima dell'ultima sfida, in casa loro, che non sarebbe stata proprio una passeggiata, a pensarci bene».
La soddisfazione, si capisce bene, è tantissima.
«Questo successo è figlio del lavoro che ho iniziato, in pratica, tre anni fa, quando ero subentrato alla terza giornata, ma avevamo fatto a tempo a giocare solo altre due gare, per un mese in totale, e poi ci eravamo dovuti fermare a causa dell'emergenza Covid». Sanna ricorda: «All'epoca ero stato contattato dal direttore sportivo, Lello Maccioni, che ancora ringrazio per la possibilità che mi ha dato, anche se attualmente non fa più parte dell'organigramma del Settimo. Avevo già avuto modo di lavorare con lui nel Città di Selargius e, tra le altre cose, ho giocato tanti anni nella sua squadra, la Maccioni Marmi, nel campionato Amatori».
Il Settimo ha avuto diversi alleati al proprio fianco nella corsa al titolo.
«L'amministrazione comunale ci ha messo a disposizione una struttura splendida, che in molti ci invidiano. Sono sempre stati tutti molto disponibili e pronti ad accogliere le nostre richieste. Ora stanno ultimando i lavori negli spogliatoi nuovi, che dovrebbero entrare in funzione per la prossima stagione».
La società, dal canto suo, ha fatto un grandissimo lavoro in fase di programmazione.
«A partire dal presidente Giuseppe Corona, il vicepresidente Nicola Mura, che è stato tra i più attivi, assieme a tutti gli altri dirigenti, tra cui Marci e Pitzalis, ma la lista sarebbe lunga. Di sicuro hanno tirato su un bel giro di persone che hanno tutte a cuore questa causa».
Anche il paese ha risposto alla grande.
«Da qualche mese è nato un gruppo di ultras del Settimo, che ci ha costantemente dato il suo sostegno, anche in trasferta nelle tappe più dure, come le partite in Ogliastra che sono sempre ostiche: mettono in campo tanto agonismo e non ti fanno mai giocare con tranquillità. Il supporto dei tifosi è sempre importante, ti fa sentire come se giocassi sempre in casa; ti dà una marcia in più. Nell'ultima gara c'erano 400-500 persone sugli spalti, certe cose non si vedono neppure sui campi di Eccellenza o di Serie D. È sicuramente un motivo di orgoglio in più per noi».
Il tecnico ritorna sulla cavalcata trionfale del suo Settimo.
«La società è stata brava a fare tesoro degli errori commessi l'anno scorso, anche se comunque eravamo riusciti a fare un buon campionato. Il club ha fatto tutte le valutazioni del caso ed i miglioramenti sono evidenti. Per prima cosa è stata ringiovanita la rosa: a parte tre-quattro anziani, che sono l'asse portante, come Pisano in difesa, Concas in attacco e Sarritzu a centrocampo, gli altri ragazzi sono tutti dei classe 2002, 2003, 2004 e 2005».
Sanna ritorna su uno dei momenti decisivi di tutto il torneo.
«La vittoria strappata al San Vito, in casa loro, è stata pesantissima: in quell'occasione abbiamo mandato un chiarissimo segnale non solo ai nostri avversari diretti, ma a tutte le rivali. Anche il pari ottenuto contro il Triei ci ha dato maggiore consapevolezza nei nostri mezzi: nonostante il giorno ci mancassero diversi titolari, siamo riusciti a portarci sul doppio vantaggio; loro però possono contare su un giocatore di altissimo livello come Giovannino Tegas, che in una categoria come la Seconda è un autentico lusso. Ne approfitto per fare i complimenti a mister Matteo Fois, ha davvero fatto un ottimo lavoro e mi fa piacere, considerando che lo conosco da tantissimo tempo».
Il Settimo vanta, tra le altre cose, la difesa meno perforata del torneo.
«È un dato sicuramente importante, significa che il reparto arretrato si è comportato benissimo, anche se poi ci siamo sempre difesi a pieno organico; se abbiamo subito così poco è anche grazie al lavoro degli attaccanti. Nella seconda parte della stagione è risultato fondamentale il contributo di Cristian Murrocu, un ragazzo che negli anni passati ha giocato tra i pali con il Fonni ma che ormai studia a Cagliari».
Sanna non nasconde le sue ambizioni in vista del futuro prossimo:
«Nei prossimi giorni la società incomincerà a fare le sue valutazioni e io ovviamente mi metto a disposizione anche per il prossimo anno. È chiaro che mi piacerebbe molto continuare questa avventura con loro, qui mi sento a casa, ma staremo a vedere che piega prenderanno le cose, anche perché ancora ci mancano da giocare gli ultimi 90'».
Si chiude con la solita carrellata di saluti e ringraziamenti.
«In primis penso alla mia famiglia, che ho sempre sacrificato per via dei miei impegni, ma che mi ha sempre sostenuto, anche e soprattutto quando le cose non andavano benissimo. Ci tengo a ringraziare ancora l'amministrazione comunale, a partire dal sindaco Gigi Puddu, del suo vice Lello Concu e dell'assessore allo sport Stefano Atzori, sempre disponibili a darci tutto il loro sostegno e appoggio. In più, una dedica particolare va ai nostri supporter, il gruppo dei B.U.S e a tutto il resto della tifoseria, che ci ha sempre fatto sentire grande calore, anche nelle trasferte più lontane. Un grazie particolare va a tutta la popolazione di Settimo e, infine, alla dirigenza del club, partendo dal presidente Giuseppe Corona, al vicepresidente Nicola Mura e a tutti gli altri dirigenti, che ci hanno permesso di lavorare sempre al meglio, senza mai farci mancare nulla. Infine, un grazie particolare va ad un gruppo di ragazzi eccezionali, che con sacrificio e impegno sono riusciti ad ottenere un grande risultato».