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Seconda categoria
Mr. Baldinu: "Il futuro? Per ora non so, si vedrà"

Il sogno ad occhi aperti dello Sprint Ittiri diventa realtà

E' finalmente arrivato, anche per lo Sprint Ittiri, il momento dei meritatissimi festeggiamenti.
La squadra allenata da mr. Baldinu ha infatti centrato, battendo con il punteggio di 3 a 1 la Folgore Mamoiada, il traguardo della promozione in prima categoria, dopo aver concluso il triangolare play-off al secondo posto.
La sfida decisiva di sabato scorso nascondeva, in realtà numerosissime insidie: rappresentava in un certo senso una delle ultime possibilità per lo Sprint Ittiri di coronare un sogno inseguito per 34 partite e, aspetto ancora più importante, arrivava dopo la fatale e roccambolesca sconfitta, per 1 a 0, contro il Malaspina; battuta d'arresto questa che avrebbe potuto compromettere irrimediabilmente il morale di una squadra giovane che rischiava seriamente di perdere tutto a pochi centimetri dall'arrivo.

 

Mr. Baldinu, avete conquistato la promozione in prima categoria dopo il netto 3 a 1 con cui vi siete sbarazzati della Folgore Mamoiada.
Immagino la soddisfazione sia tanta, da parte sua.

«Si, è stata sicuramente una bella partita, giocata bene da parte nostra.
L'ottimo stato del campo ci ha permesso di esprimerci al meglio; siamo riusciti a mettere in risalto tutte le nostre caratteristiche migliori.
Era una partita che temevamo alla viglia, ma in sostanza l'abbiamo affrontata in maniera adeguata. Loro sono sicuramente una buona squadra, non li conoscevamo; siamo partiti un po' in sordina, prendendoci il tempo necessario per studiare e capire l'avversario.»

 

Mi sembra che lo Sprint Ittiri non abbia pagato, a livello psicologico, la roccambolesca sconfitta contro il Malaspina.
«Noi eravamo convinti di aver giocato una buona gara contro il Malaspina, quest'aspetto è stato molto importante; probabilmente ci è mancato soltanto un pizzico di fortuna in quell'occasione.
Contro la Folgore Mamoiada abbiamo disputato una buona gara, sotto il profilo della determinazione e della convinzione; pensavamo di poter fare bene, e così è stato.»

 

Quale è stata la differenza più grande tra queste due partite, secondo Lei?
«Sinceramente, la differenza più grande l'ha fatta il campo.
Ad Osilo abbiamo trovato un campo davvero difficile, molto polveroso, sicuramente non adatto per le nostre caratteristiche e per il tipo di gioco che cerchiamo ogni volta di esprimere.
A Macomer invece il terreno era in ottime condizioni.
Consideriamo poi anche il fatto che contro il Malaspina abbiamo giocato con 35 gradi di temperatura; nell'ultima partita invece il clima era decisamente più adatto.»

 

Avete già dei piani per il futuro oppure è ancora prematuro parlarne?
« (ride) Personalmente in questo momento ho intenzione di ricaricare le batterie, perchè è stata una stagione travagliata sotto molti aspetti.
Per quanto riguarda il futuro, io penso di aver fatto bene: vediamo un po' cosa succede, è ancora presto per parlarne, sia per quanto riguarda lo Sprint Ittiri sia per quanto riguarda eventuali proposte che potrebbero arrivare.»

 

La vostra stagione si è conclusa nel migliore dei modi: ha qualche ringraziamento o qualche dedica particolare che vorrebbe fare?
«Mi sento, prima di tutto, di ringraziare i ragazzi che nonostante le innumerevoli difficoltà incontrate quest'anno, in un campionato difficile come quello che abbiamo disputato, hanno davvero dato tutto.
A fine stagione la stanchezza si è fatta sentire, il peso di aver giocato 34 partite si è accumulato a tutti gli altri impegni che ognuno di noi ha fuori dal campo, ma loro si sono impegnati al massimo per inseguire questo grande traguardo e soprattutto per arrivare preparati alle sfide decisive; non è stato assolutamente facile, si meritano un grandissimo applauso.
Vorrei poi ringraziare Giovanni Sanna, mio strettissimo collaboratore nonchè direttore tecnico, il Presidente e tutta la società che ci hanno permesso di fare questo salto di qualità.»

In questo articolo
Campionato:
Stagione:
2011/2012