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Il Tavolara al bivio, Addis: «Con la Viterbese non abbiamo alternative alla vittoria»
Il tecnico: L'Astrea perderà punti, noi ai playout

Il Tavolara al bivio, Addis: «Con la Viterbese non abbiamo alternative alla vittoria»

Ultima chiamata per non retrocedere. Il Tavolara deve farsi trovare pronto all’altro capo della cornetta quando ci sarà da rispondere sì ai playout. Domenica al Nespoli arriva la Viterbese e gli olbiesi non possono chiudere la gara senza i tre punti, come conferma lo stesso tecnico Gianni Addis: «Non c’è alternativa, dobbiamo vincere per ridurre il distacco dalla sest’ultima e portarlo almeno a -8». Il doppio obiettivo, lasciare il Sanluri al penultimo posto e riavvicinarsi all’Astrea, che con 10 punti di vantaggio sulla terz’ultima sarebbe salva senza giocare i playout, non può prescindere dalla vittoria. «Credo che sia realisticamente possibile evitare la retrocessione diretta – continua un fiducioso Addis – qualche punto l’Astrea lo perderà a partire dalla gara col Fidene, poi è chiaro che tutti i ragionamenti sono aleatori, domenica ci sono partite difficili un po’ per tutti, si incrociano squadre in lotta per un obiettivo che sia vincere il campionato o conquistare i playoff oppure evitare la retrocessione o i playout».

 

Perciò la gara contro la Viterbese è da ritenersi per voi uno spareggio anticipato?

«Sono già tre o quattro settimane che le gare per noi sono decisive o quasi, questo è l’ultimo degli ostacoli e battere la Viterbese ci consentirebbe di guadagnare tre punti fondamentali per conquistare i playout. Non abbiamo alternative alla vittoria»

Con quale spirito e stato d’animo il Tavolara si avvicina a questa sfida?

«Siamo tranquilli, veniamo da un ulteriore prestazione non negativa, contro il Guidonia per noi è stata una buona gara nella quale abbiamo cercato di vincere, la squadra c’è ed è viva, in queste feste poi abbiamo lavorato bene»

Ma c’è la possibilità di inguaiare anche il Guidonia distante da voi e Sanluri 4 lunghezze?

«Io credo che sia difficile perché se la squadra laziale potrà fare anche solo un punto contro lo Zagarolo e il Porto Torres non so se noi riusciremo a conquistarne sei nelle due ultime due gare. Molto comunque dipenderà dalle gare di domenica prossima perché se ad esempio il Bacoli, ora staccato di tre lunghezze dalla capolista Aprilia, non dovesse avere più la possibilità di guadagnare il primo posto può darsi che contro di noi giochi pensando già ai playoff»

Vista la classifica si profila la retrocessione di due squadre sarde con una terza che deve almeno sperare di poter disputare i playout, è così dura per i nostri club misurarsi con le laziali e le campane?

«Obiettivamente questo è un girone composto da squadre forti ed è livellato verso l’alto, le laziali sono più attrezzate di noi soprattutto perché per la scelta dei giovani possono contare su un bacino maggiore rispetto a quello sardo»

Il Budoni è già salvo, Selargius e Arzachena non rischiano nulla?

«Per me sono tutte sono già salve, non solo il Budoni. Non pensavo però che la quota salvezza si innalzasse fino a 42 punti»

ll Selargius, che ha 41 punti, è quello che probabilmente ha lavorato meglio con i giovani

«Sì, ha impostato da tanto tempo questa politica, ci ha creduto e non si è fatta prendere dal panico nel momento in cui i risultati non stavano venendo soprattutto in casa; poi ha un allenatore esperto e capace come Virgilio Perra, supportato da una società che ha sempre creduto nel progetto»

Mentre patron Pitta sappiamo essere molto impaziente, lei che ha allenato il Tavolara in tempi diversi come si fa ad andare d’accordo col presidente?

«Non è difficile, il nostro presidente, è vero, ha un carattere particolare ma investe tante risorse economiche e mette molta passione; in alcuni momenti della stagione può darsi che aumentino gli attriti perché non ha pazienza nell’attendere i risultati ma devo dire che quest’anno è un tantino più riflessivo. Quando sono stato chiamato a stagione in corso la situazione di classifica era quasi compromessa, il presidente era però consapevole delle difficoltà che avremmo incontrato fino alla fine della stagione. Lui spende tante risorse finanziarie, ci tiene alla squadra e alla società Tavolara purtroppo non trova corrispondenza questo suo impegno con i risultati sul campo»

Il presidente Pitta ha anche detto che a fine stagione il Tavolara sparirà o comunque lo venderà, un passo che potrà fare a maggior ragione in caso di retrocessione

«Certo, molto dipenderà da come finirà la stagione ma il Tavolara è Pitta, lui non si tirerà indietro in nessun caso, la determinazione è ancora forte»

Ma questo gruppo di giocatori, che era partito per un campionato di vertice, ora che reale valore ha?

«È un gruppo dal quale c’è tanto da prendere, composto da giocatori validi che in serie D possono recitare ancora un ruolo da protagonisti. Il caso Tavolara di quest’anno è particolare, può essere il classico anno sfortunato, gli episodi vanno sempre in un certo modo a noi non favorevole, ma si può vincere ancora con questa squadra. Non tutto è da buttare, non lo è ancora»

Fabio Salis

In questo articolo
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2010/2011
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Girone G
Intervista