L'interno di Belvì: «Spero nel 10° gol, poi festa»
Il Tonara cerca la salvezza contro il Selargius, gli ex Sanna e Atzori: «Gara determinante da vincere a tutti i costi, può rendere inutile lo scontro a Monastir all'ultima giornata»
Sono entrambi ex Selargius e sono i fari di un Tonara in cerca della vittoria che può chiudere il discorso salvezza. Cristian Sanna e Giuseppe Atzori, l'anno scorso hanno vestito la maglia granata per metà campionato prima di passare insieme con i barbaricini trascinandoli per la prima volta nella loro storia in Eccellenza. Quella categoria che il club di Maria Elena Dessì vuole mantenere dopo una stagione di alti e bassi, di tecnici cambiati (via Lello Floris e promosso dalla Juniores Marco Succu) e occasioni non sfruttate. Ma ora i due centrocampisti rossoneri sanno che la gara contro il Selargius è di quelle da non sbagliare, una vittoria al "Su Nuratze" e contemporaneamente una non vittoria del Monastir a Ghilarza potrebbe dare il via ai festeggiamenti con 90' d'anticipo, altrimenti tutto verrebbe rimandato alla gara in casa proprio della Kosmoto in una sorta di remake della finale playoff del maggio scorso vinta ai rigori dal Monastir.
«Dobbiamo vincere per forza - dice Cristian Sanna - sperando che il Ghilarza ripeta la prova fatta contro l'Uri e allora potremmo essere salvi già domenica, non vogliamo participare ad una coda del campionato né a giocare la "rivincita" contro il Monastir al quale auguro comunque di potersi salvare insieme a noi». L'intermedio classe 1992, cresciuto nel Cagliari e poi esploso nel Progetto Sant'Elia e nella Nuorese entrambe guidate da Bernardo Mereu, è a quota 9 gol nella classifica marcatori: «Spero di segnare il gol della salvezza, in casa e di fronte al nostro pubblico che ci ha sempre sostenuto. Toccare la doppia cifra per un centrocampista è un buon bottino ma credo che avrei potuto fare molto di più se non avessi sofferto da fine novembre di una fibrosi all'adduttore che mi non mi permette di calciare bene e scattare, a fine campionato risolverò il problema con un piccolo intervento». Anche il faro della squadra, il 33enne Giuseppe Atzori, mette a fuoco il match di domenica: «È una gara fondamentale, vogliamo prenderci i tre punti per chiudere subito il discorso salvezza evitando così di ripetere a distanza di un anno uno spareggio col Monastir. Il Selargius è una squadra viva come ha confermato domenica scorsa contro il Latte Dolce dove meritava di pareggiare». Sanna sa che l'impegno è gravoso: «Il Selargius è partito male ad inizio stagione ma a dicembre si è rinforzato bene, sono lì al penultimo posto e vorranno vincere in casa nostra per staccare il Castelsardo, verranno a fare la gara ma, alla fine, se giochiamo come in tante altre gare fatte quest'anno dove abbiamo messo in difficoltà chiunque, con la giusta concentrazione e con le "palle", la vittoria non ci sfuggirà». Il Tonara invece è lì a soffrire perché qualcosa non è andata per il verso giusto: «Siamo una squadra giovane, quando siamo stati senza Michele Pili, Peppe Atzori e Calaresu i più grandi eravamo Ferreli, io e Boi, un '91, un '92 e un '93. Senza certi inconvenienti saremmo dovuti essere già salvi, come d'altronde ha fatto il Taloro, invece le pressioni sono state tante». Atzori, invece, torna su una gara che sta facendo la differenza in questo finale di campionato: «Senza il problema di Castelsardo, una gara pareggiata sul campo e poi data persa per un regolamento non chiaro che ha portato a considerare ancora squalificato un giocatore che pensavamo avesse scontato le giornate, avremmo potuto avere un punto in più in classifica ora determinante. Mi auguro, ripeto, che con la vittoria di domenica si chiudano i conti, è una partita decisiva, l'impegno come ogni gara fatta finora non mancherà; ciò che a volte è mancato, invece, è quella consapevolezza di non essere assolutamente inferiori a diverse squadre che ora veleggiano tranquillamente a centroclassifica».