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La prima di Andrea Barbarossa in nazionale
Intervista con il gioiellino (sardo) del Cagliari

La prima di Andrea Barbarossa in nazionale

La presenza di Roberto Menichelli, tecnico della nazionale azzurra, sugli spalti del PalaConi in occasione della finale playoff di A2 si spiega ancora meglio, ora che lo stesso tecnico ha incluso Andrea Barbarossa nella lista dei convocati in azzurro. Il gruppo si e'ritrovato oggi e concludera'il raduno con la doppia amichevole contro il Vietnam (guidato dal tecnico italiano Sergio Gargelli), in programma per domenica e lunedì.

Da notare che Menichelli ha convocato soprattutto giocatori giovani, probabilmente per lavorare al suo progetto di medio periodo di ridurre la quantità di oriundi nella selezione.

Abbiamo sentito Barbarossa prima della partenza alla volta di Pesaro, sede del raduno.

Andrea, perdona la banalità della domanda: ti aspettavi questa convocazione?

Sinceramente no. Anche se in realtà ci ho sempre sperato, ma penso che questo sia il sogno di chiunque. Ho sempre dato il massimo per poter essere utile alla squadra, ma mai avrei pensato potesse arrivare la convocazione.

Dieci anni fa, o poco più, sgomitavi per trovar posto nell'under 18 del Quartu 2000 (sempre allenata da Diego Podda). Forse c'erano compagni più dotati di te, ma nessuno è arrivato così lontano: cosa ha fatto la differenza?

Sicuramente ho avuto la fortuna di crescere nella società migliore che ci sia in Sardegna, con un allenatore (Diego Podda) e un presidente (Marco Vacca) che non hanno di certo bisogno di mie presentazioni. Mi hanno sempre aiutato, facendomi crescere in tutto e per tutto e gran parte del merito è loro perchè hanno creduto in me. Io non ho qualità tecniche eccelse ma cerco di dare il 200% per essere al livello degli altri.

Cosa ti senti di consigliare ad un quindicenne che si avvicina oggi al calcio a 5?

Quello che posso dire è che ci sono tantissimi esempi di ragazzi (Manunza, Melis, Ticca e potrei dirne altri) che in questo sport sono partiti da zero, giusto per la curiosità di provare, e poi sono arrivati ad altissimi livelli. Bisogna impegnarsi e divertirsi sempre ed i risultati arriveranno.

Grazie Andrea!

In questo articolo
Stagione:
2012/2013
Tags:
Serie A2
Intervista
Nazionale
Raduno