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L'Arborea non fa sconti al Barisardo, tra Seulo e Carbonia manca solo il gol, colpo Gonnos con Tomasi

La San Marco esce indenne dalla trappola di Arbus, La Palma avanti di rigore, il Carloforte ritorna a vincere

Le luci erano tutte puntate sulla super sfida tra la capolista San Marco e l'Arbus: i padroni di casa in campo con il chiaro e serio intento di agganciare la vetta e riaprire definitivamente la corsa all'Eccellenza, gli ospiti invece erano attesi dall'ennesima trappola stagionale e a conti fatti possono quasi gioire per il punto strappato ai granata, che permette ai ragazzi di Ledda di mantenere leadership e vantaggio sulla diretta concorrente. Chi ne approfitta è il La Palma, che passa in un campo caldo come quello dell'Andromeda e aggancia il secondo posto, con la lotta play-off che si infiamma, considerando che in corsa torna prepotentemente anche il Carloforte, dopo un periodo di magra, con il successo interno rifilato all'Idolo. La situazione al momento vede dunque quattro squadre in corsa per tre posti. Leggermente più staccato, l'Arborea, che non fa sconti ad un Barisardo affamatissimo di punti salvezza e si tiene stretto il pari, stesso segno in schedina per il confronto tra Seulo e Carbonia, mentre in coda spicca il colpo grosso messo a segno dal Gonnosfanadiga, 2 a 1 a Siliqua. Termina in parità anche lo spareggio salvezza anticipato tra Vecchio Borgo e Quartu 2000.

La giornata non era sicuramente delle più ideali, pioggia battente e vento l'hanno fatta da padrone, soprattutto per due squadre tecniche come Arbus e San Marco, che hanno dovuto mettere da parte, per forza di cose, le raffinatezze per privilegiare l'aspetto fisico e caratteriale. Con il campo ridotto in condizioni al limite dell'impraticabilità, i ventidue in campo hanno saputo comunque offrire un buono spettacolo. La sensazione è che l'Arbus esca dal confronto con un pizzico di amaro in bocca per non aver saputo colpire l'avversario nei momenti, pochi a dire il vero, in cui Daddi e soci sono apparsi vulnerabili. La San Marco si è confermata squadra ben messa in campo, solida ed estremamente compatta: alla fine dei giochi il punticino conquistato ieri vale quasi quanto una vittoria, con i leoni che ora possono correre forte dopo aver superato indenni uno degli ostacoli più difficili. Spetta dunque ai locali provare a fare la partita, e per i primi 30' i ragazzi di Agus provano a mettere sotto pressione la difesa ospite, affidandosi alle incursioni di Falciani. La San Marco non sbanda e da l'impressione di avere la situazione sotto controllo: break di Farci e Pilleri su punizione, ma Toro non è praticamente chiamato in causa. La prima vera parata del portiere di casa arriva alla mezz'ora, su una conclusione di Mura. L'Arbus cerca di pungere con Festa e Flumini, ma Daddi si oppone da campione alle conclusioni degli avversari. I secondi quarantacinque minuti invece si aprono con gli ospiti che spingono fortissimo sull'acceleratore con l'intenzione di sbloccare il punteggio: occasionissima per Mura, che non inquadra il bersaglio grosso per una questione di centimetri; poco dopo è il turno di Farci, murato da Toro, l'azione prosegue con la conclusione a botta sicura di Fanni che però si deve accontentare, si fa per dire, della traversa. Scampato il pericolo, l'Arbus si riaffaccia in avanti con il calcio piazzato di Falciani, alto. La pressione dei locali cala a causa dell'espulsione rimediata da Congiu, doppio giallo, poi nel finale stessa sorte spetta anche a Flumini, rosso diretto per lui: il punteggio è destinato a non sbloccarsi e la San Marco può tornare a casa con il sorriso.

Il La Palma passa sul difficilissimo campo dell'Andromeda, vittoria di rigore, per 1 a 0, ma in questo momento della stagione ciò che più conta sono i punti: i cagliaritani salgono dunque a quota 41, agganciano il secondo posto ed aumentano variabili ed incertezza della corsa all'Eccellenza, con lo spettacolo che non può che guadagnarci. L'Andromeda invece incassa la nona sconfitta in stagione, la seconda casalinga, ma naviga ancora in acque tutto sommato tranquille, con la zona calda distante cinque lunghezze. I padroni di casa partono con le migliori intenzioni: Olla è in gran spolvero, e si vede sin dalle prime battute, quando prima chiama in causa Sanna con un colpo di testa e poi ci prova con una clamorosa acrobazia che per poco non si trasforma nel gol della domenica; il La Palma si fa vivo con Ugas, ma Angioni non si fa sorprendere. E' l'Andromeda comunque a sfiorare il gol: punizione di Addis, intervento provvidenziale di Sanna, che si ripete alla mezz'ora sul tentativo di Farci. In chiusura di tempo, ancora Olla protagonista: la buona volontà c'è tutta, ma a mancare è quel pizzico di fortuna che spesso fa la differenza. Il campo pesante complica, e non poco, lo svolgimento della ripresa, con le due squadre che abbassano nettamente l'intensità della manovra: ci prova il solito Olla, sempre su punizione, dall'altra parte Sarigu non riesce a trovare il bersaglio grosso. A dieci dalla fine, quando il punteggio sembrava ormai destinato allo 0 a 0, il La Palma beneficia di un calcio di rigore: dal dischetto Ligas spedisce alle spalle di Angioni un pallone pesantissimo. Poi ai cagliaritani non resta altro da fare che respingere al mittente gli assalti dei giallo-neri.

Il Carloforte rivede la luce fuori dal tunnel e riabbraccia la vittoria dopo tre ko consecutivi: se è vero che la vetta è piusttosto lontana, con cinque lunghezze di ritardo, lo stesso non si può dire per la coppia di seconde in classifica, di nuovo nel mirino, a sole due punti. Il confronto contro l'Idolo non è una passeggiata, perchè gli ospiti si presentano ben abbottonati dietro e non disdegnano pericolosissime sortite in avanti grazie a Melis e Lancioni, con Grosso che si fa trovare pronto e reattivo. La replica dei tabarchini è affidata a due tentativi di Achenza e Recano, nel finale di tempo è il turno di Sanna e ancora di Recano, ma senza esiti. Nella ripresa il Carloforte prova a cambiare marcia: il primo pericolo nasce da un'incursione di Arrais che innesca Sanna, ma l'attaccante non è abbastanza lucido al momento della conclusione a rete. Lazzaro tenta la fortuna su punizione, ma non trova la gloria sperata; va decisamente meglio poco dopo a Bodano, che di testa corregge in rete un calcio d'angolo di Achenza. Brivido per Grosso quando Boi conclude con un perentorio colpo di testa, ma la sfera si perde sul fondo. Nel finale, Lazzaro ci prova su punizione; la gara si chiude con Arrais che semina il panico tra le maglie della difesa avversaria, ma il punteggio non cambierà più.

Barisardo a caccia di punti salvezza, che in questo momento risultano vitali; dall'altra l'Arborea che vuole consolidare il quinto posto: ci sono tutti gli ingredienti per una partita combattuta, e il campo conferma in pieno le sensazioni, con gli ospiti che seppur con tante assenze non fanno sconti agli avversari. Dopo sessanta secondi, i ragazzi di Firinu hanno la prima vera occasione del match, ma Peddoni da pochi passi calcia alto. Il Barisardo non sta a guardare e mette i brividi a Serra; le due squadre si affrontano a viso aperto ma a sbloccare il punteggio sono gli ogliastrini, con Arras che gira bene in porta capitalizzando un calo di concentrazione della difesa giallo-blu. Nel finale di tempo, il direttore di gara concede un calcio di rigore agli ospiti, per fallo subito da Marco Atzeni, tra le proteste del Barisardo: Murru si oppone al tentativo dello stesso Atzeni dagli undici metri ma non può nulla sul successivo tap-in di Peddoni. Nella seconda frazione, il Barsardo tenta il tutto per tutto a caccia del sorpasso, ma le espulsioni di Pistis e Mameli complicano notevolmente le cose ai ragazzi di mister Cannas. L'ultimo sussulto lo offre Cossu, che manca per un soffio l'appuntamento con la palla che poteva valere i tre punti.
Seulo e Carbonia si presentano al confronto verità di centro classifica con una scorta abbondante di tranquillità, il confronto si rivela piacevole, nonostante il maltempo che ne condiziona la qualità. Parte meglio il Carbonia, che si affida a Konatè, ma l'attaccante ospite non riesce ad impensierire più di tanto Pili che controlla con sicurezza. Il Seulo non sta a guardare: Marcialis va vicinissimo alla rete del vantaggio, ma Milia salva i suoi sulla linea; poco dopo è il turno del solito Tore Boi che però non riesce a prendere la mira giusta. Nella ripresa il Seulo si difende con ordine e prova a sorprendere gli ospiti con pungenti ripartenze: Tocco innesca Marcialis che spara però alto sulla traversa, poi ci provano anche Jacopo Boi e ancora Tocco, ma Bove si salva. Dall'altra parte, Cosa, Zucca e soprattutto Fabio Mastino mettono più di un brivido a Pili, ma il punteggio non si sblocca.

Parità, per 1 a 1, nel confronto tra Sant'Elena e Selargius: a conti fatti, soprattutto per come si era messa la gara, i padroni di casa possono tirare un bel sospiro di sollievo e continuano nella loro striscia di risultati positivi. Il Selargius si conferma cliente piuttosto ostico: al 25' Mura brucia la difesa di casa sul filo del fuorigioco e trasforma in oro colato il bell'assist di Ibba per il vantaggio. Il Sant'Elena ci mette più del previsto a riprendersi dallo choc e nelle ultime battute della prima frazione si affaccia in avanti con Testa e Mulas, ma Dessalvi controlla con facilità. I selargini vicini al raddoppio, invece, con la bella giocata sull'asse Mura – Porceddu. Nella seconda parte di gara il Sant'Elena si propone in avanti con maggior peso e convinzione: Mulas e Perinozzi cercano di avere la meglio sulla retroguardia ospite, dall'altra parte Mura fallisce di un soffio il match ball. La partita vive il suo momento decisivo nei minuti finali: su un corner battuto da Perinozzi sbuca Angioni che evita la beffa ai suoi.
C'erano punti pesantissimi in ballo nella super sfida tra il Siliqua e il Gonnosfanadiga: i padroni di casa scendono in campo con il chiaro intento di allontanarsi quanto più possibile dalla zona calda, che ora è a sole quattro lunghezze; gli ospiti invece, decisamente con l'acqua alla gola, almeno rispetto agli avversari, non hanno tante alternative a parte la vittoria. La partita è avvincente, con i ragazzi di Corsini che partono con il piglio giusto e al 20' riescono a sbloccarla grazie alla rasoiata di Cossu su idea di Munzittu. Bastano però appena dieci minuti agli ospiti per impattare: Pinna si mette in spalla i suoi e firma l'1 a 1 con un'azione caparbia. Nella ripresa le due squadre non affondano i colpi, ma a cinque dal termine Tomasi pesca dal cilindro una vera e propria perla e dal nulla si inventa un gol capolavoro, in acrobazia, che vale per il decisivo sorpasso.
Al Quartu 2000 serviva l'ennesima impresa per dare un'altra netta sterzata alla propria classifica, ma il colpo riesce solo per metà, perchè la sfida contro il coriaceo Vecchio Borgo si chiude in parità, con il punteggio di 1 a 1. Passano per primi proprio i locali, con Casula che non sbaglia sull'assist di Pibiri. Gli ospiti, colpiti nell'orgoglio, replicano, e piuttosto bene, con Piras e l'ottimo Meloni, ma Berosi non si fa sorprendere. A cinque dal riposo però, la staffilata di prima intenzione di Farci vale per il meritato pari. Il Vecchio Borgo potrebbe passare nuovamente in avanti, ma la bella conclusione di Murgia impatta sulla traversa. Il secondo tempo si apre con l'incursione di Piras che spreca una ghiotta chance; il tocco morbido di Meloni invece mette alla prova i riflessi di Berosi, che ci arriva puntuale. Il Vecchio Borgo arretra il suo baricentro, il Quartu aumenta invece la pressione: botta da fuori di Meloni e palla che si infrange clamorosamente sul palo. Dall'altra parte, Floris cerca gloria, ma invano, con una conclusione dalla distanza. Ultima occasione del match sui piedi di Carta, che non riesce però a superare Berosi.

In questo articolo
Campionato:
Stagione:
2017/2018
Tags:
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Girone A