In casa solo Ostia e Arzachena hanno fatto meglio
La Torres non decolla a Rieti, il problema è in trasferta: 3 sconfitte in 4 gare, 1 solo punto e appena 1 gol
Ora si può ragionare su dati completi. Dopo 8 giornate la Torres è 11esima, con 11 punti, a 3 lunghezze dalla zona playout e a 7 dal primo posto ma con 10 squadre che la precedono in classifica. Il recupero perso col Rieti ha spostato di molto le analisi sui rossoblù perché una vittoria avrebbe chiuso alla grande il tour de force (4 gare in dieci giorni) e portato la squadra al quinto posto, e perciò nei playoff, a soli 4 punti dalla vetta.
La sconfitta, seppur di misura e benché arrivata su una delle poche occasioni del Rieti, se non l'unica, è la terza in otto gare e conferma alcuni aspetti negativi che sta mostrando la squadra di Ferazzoli: segna poco, un gol a partita, e ha difficoltà a fare punti in trasferta, appena un punto in 4 gare, con appena una rete messa a segno, quella di Demartis su punizione nel pareggio con l'Albalonga. Il tecnico chiede un immediato bagno di umiltà, rimarca che la squadra ancora non si è calata nel campionato e che si illude di poter vincere facile quando gioca contro avversari alla sua portata salvo poi restare con un pugno di mosche in mano. In effetti, le tre sconfitte hanno un unico comune denominatore: la Torres gioca, non segna e poi subisce il gol degli avversari senza riuscire a rimontarlo. A Muravera fece un buon primo tempo, sbagliò qualche occasione ad inizio ripresa, subì la rete di Dessena e poi attaccò in modo confusionario. Ad Arzachena fu colpita a freddo, si riorganizzò subito, creò e si divorò una serie di occasioni per poi subire nel finale la rete del definitivo ko. A Rieti ha avuto il pallino del gioco in mano, concedendo quasi nulla in difesa ma si è persa nell'ultimo passaggio, subendo il gol a 15' dalla fine difficilmente rimediabile contro avversari ben chiusi a difesa della vittoria.
Scotto dovrebbe essere il suo bomber principe ma non può portare la croce e deliziare, nella gara vinta con l'Olbia è stato determinante nell'azione che ha permesso a Lisai di segnare il pareggio. Con le sue qualità dovrebbe però calciare di più in porta e rimpinguare il suo bottino. Santaniello si è visto a Rieti per la prima volta in stagione, in carriera in doppia cifra ci è andato solo 5 anni fa col Sapri (15 gol). Chelo è stato utilizzato a gara in corso o in sostituzione di Scotto quando è stato squalificato due giornate. Demartis è un trascinatore a cui non si può rinunciare ma al quale forse manca l'ultimo passaggio, quello che ha il trequartista puro. I giovani sono bravi e sparsi in tutti i reparti: Musto ('96) si è sbloccato con l'Olbia ma partendo dalla panchina, Masala ('96) gioca se Bottone sta male, Rasak ('96) gioca se non c'è Masala o Musto oppure quando Ferazzoli schiera 5 fuoriquota per l'assenza di qualche senior di troppo. Per i '97 se c'è Gueli a centrocampo non c'è Raucci in difesa ma al suo posto gioca Della Guardia, un '95 come il portiere Fadda.
La Torres ha una serie di attenuanti tra infortuni (Santaniello, Bottone), squalifiche (Scotto, Lisai) e calendario intenso (per via dei due recuperi) ma non può permettersi altri passi falsi. Perché quello di Rieti è arrivato dopo aver battuto la capolista Ostia con l'uomo in meno, l'Olbia in rimonta e pareggiato in casa dell'Albalonga. E fa fare un passo indietro nella convinzione di poter ricucire lo strappo dalle squadre di vertice. In casa il passo è quello giusto, 10 punti in 4 partite, meglio hanno fatto solo Ostiamare e Arzachena (prima e seconda in classifica) con l'en-plein. In trasferta, c'è solo il Castiadas fanalino di coda che ha fatto di peggio perdendo sempre ma comunque segnando un gol in più dei sassaresi. E' qui che deve fare una grande salto la squadra sassarese, ritrovando le reti (necessariamente coi recuperi di Lisai e Santaniello) e vittorie (cercasi ancora la prima), scalando posizioni e non fallendo le gare contro squadre non di vertice (tra le prime sei solo il Grosseto c'è da incontrare). Domenica al Vanni Sanna arriva il San Cesareo, penultimo con 4 punti, che non può rappresentare un ostacolo alla risalita.