Salta al contenuto principale
La Torres spalanca la porta della Lega Pro, è festa 5 anni dopo il fallimento
Il 4-4 di Nola regala la vittoria del campionato

La Torres spalanca la porta della Lega Pro, è festa 5 anni dopo il fallimento

Dalle lacrime alla festa e tutto racchiuso in 5 lunghi anni. Dopo il fallimento del 2008 Sassari torna trionfalmente nei professionisti. La Torres che fu cancellata dalla serie C2 e dovette ripartire dalla Promozione, ora conquista la Lega Pro con una giornata d’anticipo. È bastato un pirotecnico 4-4 nel deserto dello stadio di Nola per spalancare le porte d'ingresso alla Seconda Divisione, i ragazzi di Guglielmo Bacci hanno potuto liberare la gioia e strappare il certificato della squadra più forte del girone G di serie D. Lo dicono chiaramente i numeri e la storia del campionato. In 33 partite 65 punti, una media di 2 punti a partita che potrà essere cifra tonda domenica prossima al Vanni Sanna battendo il Civitavecchia. Miglior attacco con 57 reti segnate e Giuseppe Meloni con 19 gol sale sul podio dei bomber. Miglior difesa con 29 reti subite nonostante le 4 contro il Real Hyria. Maggior numero di vittorie, 17, come la Casertana ma che probabilmente staccherà nell'ultima giornata. Minor numero di sconfitte, appena 2, concentrate a fine ottobre contro Cynthia e Sora. La più lunga striscia positiva con 24 risultati utili consecutivi che lasciano i rossoblù imbattuti da novembre a oggi. Maggior numero di pareggi, 14, come la Lupa Frascati e il Porto Torres ed è forse il motivo principale perché il club sassarese non abbia festeggiato prima della penultima giornata. Se questi numeri vengono uniti al fatto che parliamo di una matricola, inserita in un girone di corazzate come Casertana, Turris, Sarnese, Lupa Frascati e Palestrina, tutto questo rende più definiti i contorni di un'impresa che essenzialmente un padre: Antonello Lorenzoni. Il presidente della rinascita sassarese ha ottenuto tre promozioni in cinque anni, si è avvalso della collaborazione di Vittorio Tossi, egregio direttore generale e ottimo tramite tra squadra e patron. La coppia è diventata trio nel momento in cui hanno deciso che la scalata dovesse compiersi con Guglielmo Bacci in panchia, l'allenatore di Torino che fu chiamato nel finale di due anni fa per conquistare i playoff di Eccellenza e tentare l'ingresso in serie D dalla porta secondaria dopo aver perso il duello con il Sant'Elia nella stagione regolare. L'ex centrocampista della Roma si fermò alle semifinali nazionali, ora ha completato l'opera riportando la Torres nei professionista attraverso una gestione oculata della rosa, creando un forte gruppo, coeso e di alta qualità, miscelando le enormi risorse del parco fuoriquota con quelle degli anziani, che ha fatto ruotare per tutta la stagione togliendo il massimo da ognuno di loro.

Il campionato. La cavalcata che ha stroncato via via la folta concorrenza nasce in un mese e mezzo tra metà novembre e dicembre, a Natale la Torres arriva con sei vittorie di fila (Budoni, Casertana, Torre Neapolis, Isola Liri, Real Hyria e Civitavecchia) e un primato sfilato via via al Sora, Torre Neapolis, Sarnese, conquistato in solitaria il 9 dicembre e mai più mollato nel 2013 nonostante l'affannosa rincorsa della Casertana e Torre Neapolis, le migliori del girone di ritorno (30 punti) dietro solo all'Ostiamare (31). La forza dei rossoblù la si è vista soprattutto negli scontri diretti vinti fuori casa con le due campane, determinante quello di Torre del Greco di due settimane fa quando il vantaggio dei sassaresi era di due soli punti e si rischiava il sorpasso, altrettanto importanti i pareggi che hanno dato quella continuità al cammino che le avversarie non hanno mai avuto: i due 1-1 con la Sarnese hanno avuto la loro valenza, così come lo 0-0 al Vanni Sanna di tre domeniche fa contro la Casertana che arrivava da nove vittorie di fila in trasferta.

 

La gara di Nola. L'apoteosi contro il Real Hyria ha avuto un'assenza illustre. I tifosi della Torres, che non hanno potuto assistere in diretta alla sfida-promozione perché la gara di Nola si giocava a porte chiuse. La cronaca parla di un grandissimo primo tempo dei rossoblù che, nonostante il gran caldo (30 gradi) e il gol dello svantaggio all’8 con Matarazzo, ha avuto una reazione da grande squadra qual è ribaltando il match con la doppietta del bomber Meloni (su assist di Lisai e Migoni), inframezzata dal gol di Nuvoli. Nella ripresa il Real Hyria, alla disperata ricerca dei punti per giocarsi la salvezza ai playout ha dimezzato lo svantaggio con un gran gol di Colucci ma, un minuto dopo, ancora Nuvoli ha riportato a due la differenza di reti. I campani sono potuti rientrare in partita grazie a un generoso rigore che Russo ha trasformata e alla rete in pieno recupero di Foggia giunta quando da Caserta era certa la sconfitta dei falchetti contro la Turris. La Torres ha salvato comunque l’imbattibilità e il 4-4 è servito a festeggiare la promozione in Lega Pro con le urla di De Carlo e compagni nel silenzio dello stadio di Nola.

 

REAL HYRIA: Cascella, Borrelli, Fasci, Biondi, Barbato, Acampora, Maresca (1' st Colucci, 10' st Silvestri), Coppola, Di Bonito (1' st Foggia), Matarazzo, Russo. A disp. Di Matteo, Pietrovito, De Palma, Mastrogiovanni. All. Bruno Mandragora.

TORRES 1903: Secchi, Accardo, Madeddu, Bisogno, Angheleddu, De Carlo, Nuvoli, Manzini, Migoni (41' st Masala), Lisai (22' st Pulina), Meloni (35' st Carboni). A disp. Del Zio, Sotgiu, Leoni, Saba. All. Guglielmo Bacci.

ARBITRO: Panarese di Lecce.

RETI: 8' pt Matarazzo, 16' pt Meloni, 22' pt Nuvoli, 34' pt Meloni, 8' st Colucci, 9' st Nuvoli, 18' st Russo (rig), 48' st Foggia.

NOTE: Ammoniti: Coppola, Angheleddu, Manzini. Angoli: 3-4. Recupero: 2' + 7'. Partita giocata a porte chiuse

In questo articolo
Squadre:
Allenatori:
Campionato:
Stagione:
2012/2013
Tags:
Sardegna
16 Ritorno
Girone G