«Fusione col Fertilia? Valutata, ma impraticabile»
L'Alghero al capolinea, il presidente Pitalis: «Totale indifferenza tra imprenditori e sportivi, diamo le chiavi del club al sindaco»
Crisi sempre più profonda in casa Alghero 1945. Dopo il difficoltoso campionato di Eccellenza chiuso al terzultimo posto e culminato con la retrocessione senza disputare nemmeno i playout per eccesso di distacco dal La Palma sestultimo, il club giallorosso si ritrova senza più una guida societaria che possa programmare il prossimo campionato di Promozione. Infatti, il presidente Ezio Pitalis, insieme con l'intero consiglio direttivo, si dimette dalla carica e consegna le "chiavi" della società al sindaco della città catalana Mario Bruno.
Il numero uno del club algherese spiega il perché si è arrivati a questa decisione. «Dopo aver portato a termine queste ultime stagioni calcistiche nel massimo campionato regionale attraverso mille difficoltà - dice Ezio Pitalis - ma comunque garantendo la sopravvivenza della gloriosa squadra giallorossa e dando la possibilità a moltissimi ragazzi algheresi di praticare sport e di giocare con la squadra della propria città in un campionato importante, con l’avvicinarsi delle scadenze relative all’iscrizione al prossimo campionato, abbiamo cercato di coinvolgere, attraverso comunicati stampa e convocando addirittura assemblee pubbliche, qualche imprenditore e qualche sportivo appassionato per poter unire le forze e contribuire tutti insieme al rilancio della squadra giallorossa. Purtroppo, con molta delusione e a malincuore abbiamo constatato che l’interesse per la squadra di calcio in città è pressoché nullo, si parla di pseudo cordate di imprenditori pronti ad entrare o a rilevare la società ma nessuno si presenta alle assemblee né ufficialmente né ufficiosamente».
Il presidente dell'Alghero 1945 rivela anche di aver valutato, insieme con il Fertilia di Aurelio Ferroni, l'ipotesi di una fusione ormai non più praticabile visto che i termini ultimi per una simile operazione scadevano lo scorso 26 giugno. «Ci siamo anche confrontati con i dirigenti del Fertilia - spiega ancora Pitalis - per valutare l’ipotesi di una fusione di cui si parla spesso, ma tirando le somme, non crediamo che cancellare l’ennesima gloriosa storia di una squadra o dell’altra sia la soluzione dei problemi, anche perché vorrebbe dire dimezzare le possibilità di giocare ai ragazzi algheresi. Inoltre, nei forum promossi dalla stampa locale, il gradimento dei cittadini e dei tifosi per la fusione è anche in questo caso vicino allo zero». Perciò, per l'attuale gruppo dirigenziale del club giallorosso, l'ultima strada da praticare non poteva essere che quella delle dimissioni. «Valutato l’impegno umano ed economico che deve essere profuso dai pochi dirigenti rimasti - chiosa Pitalis - per affrontare con profitto un nuovo campionato, vista l’indifferenza della città a tutti i livelli e considerato che la 1945 Alghero, a differenza di altre società sportive in città, non ha neanche la possibilità di gestire un impianto sportivo tra quelli di proprietà del comune, anzi è costretta a sommare ulteriori costi per poter utilizzare i campi di calcio, per l’affetto che abbiamo indubbiamente dimostrato verso i colori giallorossi consegniamo al sindaco Mario Bruno le “chiavi” della squadra, sperando che il suo interesse e il suo carisma, unito alle nostre dimissioni, riescano a risvegliare l’interesse di qualche imprenditore finora nascosto nell’ombra».