«Porcu non può rimanere ma c'è Recano, faremo altri acquisti»
L'Arbus si riaffaccia in Eccellenza, Agus: «Si riparte da uno zoccolo duro, la forza del gruppo fa la differenza, non vogliamo restare nell'anonimato»
Dall'Eccellenza manca dalla stagione 2003-04, una lunga parentesi d'assenza che l'Arbus ha chiuso vincendo il girone A di Promozione con una progressione importante di 19 risultati utili di fila. I granata sono rimasti 5 mesi e mezzo imbattuti e concentrati verso quell'unico obiettivo atteso 14 anni. Per i mediocampidanesi sarà la sesta partecipazione nel massimo torneo regionale e lo sarà nel segno della continuità seguendo la rotta tracciata dal tecnico Nicola Agus, riconfermatissimo e impegnato nella composizione della squadra che si affaccia nell'elite del calcio sardo con la voglia di far parlare di sé.
«L'Arbus cercherà di fare un buon campionato - dice mister Agus - senza rimanere nell'anonimato ma stando comunque sereni e tranquilli perché siamo consapevoli del livello di difficoltà che c'è in Eccellenza. Anche io, come allenatore, sono in discussione in questa categoria ma sto facendo tutti i gradini della gavetta avendo allenato in tutte le categorie delle giovanili, allenato in Seconda, Prima e Promozione (tre campionati vinti di cui due col Samassi, ndr) e una parentesi in serie D (col Sanluri, ndr)». Agus, che da calciatore ha indossato le maglie di Porto Torres, Latte Dolce, Villacidro, Guspini, Arbus e che con la Nazionale militare è arrivato terzo ai mondiali del 2005, riparte da uno zoccolo duro: resteranno in granata il portiere Fabio Toro, il difensore Guglielmo Falciani, i centrocampisti Paulis e Lilliu, l'esterno Alessio Congiu. Era riconfermato ma andrà via il centrale di difesa Porcu, prontamente rimpiazzato. «Daniele è un ragazzo straordinario, serio e di una correttezza unica, per problemi lavorativi non può restare e al suo posto arriverà Gianluca Recano (ex Carloforte, ndr) col quale c'è già un accordo. È importante avere un'ossatura, la forza del gruppo può fare la differenza al contrario di quando hai troppe prime donne che poi si demoliscono tra di loro. L'ho constatato da giocatore e da tecnico». Un reparto che potrebbe subire un restyling è l'attacco, con il tecnico che può far fruttare le conoscenze avendo giocato fuori dalla Sardegna con Scalea, Atletico Cosenza, Corigliano e Schiavonea: «Sto cercando di raggiungere gli accordi per tenere Diego Flumini e Umberto Festa ma ci sono anche trattative con attaccanti che hanno fatto la serie D come Mattia Gagliardi (15 gol con la Palmese) e Flavio Marzullo (7 reti con il Pomigliano). Per ora sono ipotesi ma non so fino a che punto possano andare in porto. In ogni caso ci sono canali aperti non solo in Italia, trattative aperte sulle quali è corretto mantenere il riserbo». Il tecnico granata è al lavoro ogni giorno: «Perché siamo dentro un cantiere aperto. Un mio vecchio allenatore della nazionale militare, Fabio Branchini, diceva: "Questi stage sono palazzi senza porte e finestre, c'è chi entra e chi esce". Di nomi se ne fanno tanti ma poi bisogna cercare di trovare la quadra giusta con gli acquisti».